L’osservatore: un ruolo fondamentale per il futuro dei giocatori

Ogni giocatore ha una storia da raccontare. Molte di queste sono fatte di sacrifici, rinunce, decisioni sofferte. Tutte, o quasi, iniziano allo stesso modo: c’è stato qualcuno capace di riconoscere il loro talento.
L’osservatore, detto anche talent scout, ha il delicato compito di identificare e valutare i giovani talenti da proporre alle squadre di calcio, e dalle sue valutazioni può letteralmente dipendere il futuro di un atleta.
Questa importante professione del mondo dello sport nasce negli Stati Uniti agli inizi del ‘900. In Europa il primo club calcistico a investire nella figura del talent scout è stato l’Ajax, seguito poi negli anni successivi da tutte le maggiori società europee.
Di solito un osservatore lavora per conto di una società calcistica, che in base al proprio progetto di squadra richiede giocatori con specifiche caratteristiche. In passato, l’osservatore studiava le doti dei giovani talenti esclusivamente a occhio nudo, andando di persona sui campi di calcio. Adesso, invece, è supportato anche dalla tecnologia, grazie ai video con cui può visionare le performance e soprattutto grazie a software sempre più sofisticati che consentono di analizzare e confrontare le statistiche e i rendimenti dei giocatori.