It’s coming to Rome

Centoventi minuti: delusione, gioia, emozione, rabbia. La girandola dei sentimenti è cambiata varie volte nel corso della partita, ma alla fine si è fermata in un’esplosione di gioia.
12 luglio 2021
It’s coming to Rome

Le piazze italiane in festa, gli abbracci, i caroselli: una notte magica che si può sintetizzare nel meraviglioso abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli.

Una vittoria di gioco e di cuore. Gli Azzurri non si sono buttati giù dopo l’istantaneo vantaggio inglese, la bolgia di Wembley non li ha fatti tremare, anzi li ha caricati. La partita è stata un lungo monologo con i bianchi d’Inghilterra a chiudersi per cercare di mantenere il vantaggio.

Sì perché per quasi la totalità della partita c’è stata una squadra che ha provato a inventare gioco e l’altra che si è limitata a difendere. Gli Azzurri sono stati fantastici, un gruppo unito che si è sfilacciato solo qualche minuto dopo il gol a freddo.

Le facce concentrate e determinate sono il simbolo di un intero Paese che vuole essere protagonista. La lotteria imprevedibile dei rigori è stata un’altalena di emozioni, ma ancora una volta ci ha premiato, ha premiato il gioco, la freddezza e la determinazione.

La gioia dal prato verde di Wembley si è propagata in ogni dove, i tricolori sono sventolati ovunque, la festa è iniziata e il sogno è compiuto, siamo campioni: it’s coming to Rome.