Alla scoperta del ruolo del portiere

Il portiere ricopre un ruolo sui generis rispetto agli altri dieci giocatori schierati in campo. È l’unico della squadra che, all’interno della propria area di rigore, può prendere la palla con le mani.
Per distinguersi dal resto del gruppo di solito indossa una divisa con colori differenti e un paio di guanti per consentire una presa solida del pallone.
Ecco una piccola curiosità: nel 1992 è stata introdotta una regola secondo la quale, in caso di retropassaggio volontario da parte di un compagno, il portiere può prendere la palla con le mani solamente se il passaggio è di testa o di coscia. Prima, invece, poteva farlo per ogni retropassaggio di piede.
Nel corso degli anni, le caratteristiche richieste a un estremo difensore sono cambiate. I portieri di oggi in particolare devono essere dotati di una tecnica di base pari a quella dei giocatori di movimento. Questo perché molto spesso sono proprio i portieri a dare il via all’azione offensiva. Quindi, oltre a saper difendere lo specchio della porta, devono dimostrare di essere bravi anche in fase di impostazione del gioco.
Insomma, la figura del portiere richiede un mix di tecnica e prestanza fisica. Una condizione che nell’era del calcio moderno viene raggiunta anche con il supporto della tecnologia: smart glasses, realtà virtuale, dispositivi e software digitali sono componenti sempre più utilizzate, e destinate a far parte della routine di preparazione.