Statuto ASD e SSD: cosa contiene e ultime novità

15.11.2023 - Tempo di lettura: 7'
Statuto ASD e SSD: cosa contiene e ultime novità

Non ci sono dubbi: quello dello statuto ASD e SSD è uno tra i temi più caldi, dibattuti e complessi nel mondo dei sodalizi sportivi dilettantistici. Questo perché, nonostante tale documento sia fondamentale e centrale nella vita delle associazioni e delle società, spesso viene compilato in modo disattento; inoltre, non di rado, vengono introdotte delle novità che ne modificano in parte le modalità di creazione e di gestione. Vediamo, quindi, cos’è lo statuto di una ASD e di una SSD, quali sono gli elementi che devono obbligatoriamente essere presenti e quali sono le novità del 2023 introdotte dalla recente Riforma dello Sport.

Statuto ASD e SSD: che cos’è?

Iniziamo con il definire cos’è lo statuto per le Associazioni Sportive Dilettantistiche e per le Società Sportive Dilettantistiche. Per prima cosa, va ricordato che:

  • le ASD sono costituite come associazioni ai sensi della Legge Regionale, ed hanno come principale scopo la promozione dello sport;
  • mentre le SSD sono costituite come società ai sensi del Codice Civile, e sono prevalentemente orientate alla gestione commerciale dell’attività sportiva.

Detto questo, entrambi i sodalizi sportivi devono necessariamente produrre e presentare all’atto della fondazione uno statuto, ovvero il documento che contiene gli obiettivi dell’organizzazione sportiva nonché le norme che ne definiscono il funzionamento.

Va precisato che non si tratta di un mero adempimento formale, da affrontare solamente in quanto dovuto per legge: è infatti proprio da questo documento che prende forma la disciplina dell’ASD come della SSD.

Differenza tra atto costitutivo e statuto di ASD e SSD

Prima di approfondire la conoscenza dello statuto di un’Associazione Sportiva Dilettantistica e di una Società Sportiva Dilettantistica e scoprire cosa deve contenere tale documento, vale la pena fare una distinzione tra statuto e atto costitutivo.

Tanto lo statuto, quanto l’atto costitutivo, va detto, risultano obbligatori per tutte le ASD che desiderano richiedere l’affiliazione al CONI e che mirano ad ottenere le agevolazioni fiscali previste dalla Legge 398 del 1991.

  • L’atto costitutivo è un contratto attraverso il quale si dà vita all’associazione, andando quindi a certificare che i relativi Soci hanno deciso di creare un’organizzazione per perseguire delle finalità sociali ben precise. In altre parole, l’atto costitutivo è il verbale della costituzione.
  • Lo statuto, invece, va a normare il neonato sodalizio sportivo.

Cosa deve contenere lo statuto di ASD e SSD?

All’interno dello statuto delle SSD che optano per la forma di società di capitali o di cooperative devono essere presenti tutti gli elementi previsti dal Titolo V – delle Società del Codice Civile.

Lo statuto delle ASD e delle altre SSD prende invece forma a partire da quanto previsto dall’articolo 90 della legge 289 del 2002, e deve contenere una serie di informazioni ed elementi imprescindibili.

Vediamoli a seguire:

  • La denominazione dell’associazione;
  • L’oggetto sociale con riferimento alle attività sportive dilettantistiche;
  • L’indicazione della sede: nel caso questa informazione non sia presente nello statuto della ASD, la normativa vigente prevede che la sede sia individuata nel luogo in cui si svolgono nel concreto le attività dell’associazione;
  • L’assenza di fini di lucro, nonché la previsione che i proventi non saranno in nessun caso suddivisi tra i Soci. Questa dichiarazione è di fondamentale importanza sia dal punto di vista fiscale che da quello giuridico;
  • Il rispetto del principio di democrazia interna e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati;
  • La previsione dell’elettività delle cariche sociali (cosa che invece non si trova negli statuti delle società sportive dilettantistiche che optano per la forma di società di capitali o di cooperative);
  • L’organizzazione di attività sportive dilettantistiche, ivi comprese le attività didattiche per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento delle dette attività sportive;
  • Lo scopo di costituzione del sodalizio sportivo dilettantistico;
  • La norma che prevede il divieto per gli amministratori di ricoprire le stesse cariche sociali in altre società e associazioni sportive relative alla medesima disciplina sportiva, nelle stesse federazioni;
  • La dichiarazione della gratuità degli incarichi degli amministratori;
  • Le modalità di scioglimento dell’associazione sportiva o della società sportiva;
  • La devoluzione del patrimonio residuo a fini sportivi nell’eventualità di scioglimento dell’associazione o della società sportiva, salvo diversa destinazione imposta dalla legge vigente;
  • Il riferimento all’obbligo di rispettare le direttive CONI ed eventuali regolamenti delle Federazioni sportive nazionali nonché di eventuali società o associazioni alle quali si desidera affiliarsi;
  • La norma che esclude a priori la temporaneità della partecipazione alla vita associativa;
  • La norma che prevede il diritto di voto degli associati, nonché la possibilità di apporre modifiche allo Statuto e ai regolamenti;
  • Le condizioni relative all’ammissione, al recesso e all’esclusione dei soci; l’ammissione è subordinata alla visione e alla piena accettazione dei principi dell’associazione, delle delibere del Consiglio Direttivo, del rispetto delle norme statutarie nonché del pagamento della quota associativa;
  • La conferma del principio del voto singolo;
  • La conferma della sovranità dell’assemblea dei soci;
  • La distinzione tra le funzioni attribuite all’assemblea ordinaria e quelle attribuite all’assemblea straordinaria, nonché le maggioranze necessarie per la delibera, in prima e in seconda convocazione;
  • Il riferimento alla non trasmissibilità della quota associativa, eccezion fatta del trasferimento a causa di morte.

Le novità 2023 per gli statuti di ASD e SSD

Come è noto, il 1° luglio 2023 è entrata in vigore la riforma organica del lavoro sportivo, step finale di un lungo lavoro iniziato nel 2019, che si è sviluppato con la legge delega n. 86/2019, per arrivare al decreto correttivo D.Lgs. n. 163/2022, con le disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. n. 36/2021.

Così come ricorda quest’ultimo, tutte le SSD e le ASD sono chiamate ad adeguarsi alle nuove disposizioni, per non andare incontro a una cancellazione automatica dal RAS, ovvero dal Registro nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche, che racchiude per l’appunto tutte le ASD e le SSD. La conseguenza concreta sarebbe quella di perdere diverse agevolazioni pensate per gli enti sportivi dilettantistici.

Ma cosa cambia a proposito degli statuti ASD e SSD?

Sono 3 le novità più importanti da questo punto di vista, ovvero:

  1. Se nell’articolo 90 della legge 289/2002 ci si limitava a prevedere all’interno dell’oggetto sociale la semplice organizzazione delle attività sportive dilettantistiche (comprese le attività didattiche), con la recente riforma nello statuto diventa necessario specificare anche l’esercizio in via stabile e principale delle attività sportive dilettantistiche, comprese la preparazione, l’assistenza e la didattica;
  2. Se la legge 289/2002 non prendeva in considerazione nessuna attività “diversa” da quella sportiva (come, per esempio, l’attività di noleggio di attrezzatura sportiva, l’attività di vendita di attrezzatura sportiva o la sponsorizzazione di eventi) le nuove regole ammettono che le SSD e le ASD possano esercitare attività diverse qualora queste siano espressamente previste dallo statuto, indicate come strumentali e secondarie rispetto all’attività principale;
  3. Infine, come visto sopra, il regolamento precedente prevedeva il divieto assoluto per gli amministratori di ASD e di SSD di ricoprire la medesima carica in altre ASD e SSD della medesima Federazione Sportiva; con la riforma il divieto è relativo a qualsiasi carica, anche se diversa.

Il Correttivo Bis (Decreto Legislativo n.120 del 29 agosto 2023) della Riforma dello Sport, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad inizio settembre, ha introdotto ulteriori adempimenti, tra cui un periodo transitorio per adeguare gli Statuti di ASD e SSD alle nuove disposizioni stabilite dalla Riforma (che riguardano oggetto sociale ed esercizio di attività strumentali e secondarie a quella sportiva dilettantistica). Il Correttivo sancisce che il mancato perfezionamento degli statuti entro il 31 dicembre 2023 “rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso”.
Viene inoltre precisato che le modifiche statutarie adottate entro il 31 dicembre 2023 sono esenti da imposta di registro qualora abbiano lo scopo di conformare gli stessi alle disposizioni del DLgs. n 36/2021.

Come gestire al meglio i documenti societari?

Come si è visto, la creazione e la gestione dello statuto di Associazioni Sportive Dilettantistiche e di Società Sportive Dilettantistiche è un passaggio tutt’altro che trascurabile. In più, bisogna dire che lo statuto non è l’unico documento importante per le organizzazioni dilettantistiche.

Ecco perché, anche per la gestione documentale, risulta fondamentale dotarsi di un gestionale per ASD e SSD.

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