Sanzioni scontrino elettronico: le novità della riforma fiscale

17.12.2024 - Tempo di lettura: 9'
Sanzioni scontrino elettronico: le novità della riforma fiscale

La riforma fiscale ha introdotto una serie di novità per le sanzioni relative allo scontrino elettronico: le nuove regole sono contenute nel decreto legislativo n. 87 del 2024 che interviene e modifica la normativa di riferimento.

Tra riduzioni e nuovi limiti, cambiano le conseguenze per gli esercenti che non rispettano le regole di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi: una panoramica sull’evoluzione dell’apparato sanzionatorio.

Come sono cambiate le sanzioni relative allo scontrino elettronico?

Dal 1° settembre 2024 chi commette errori o violazioni sulla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi paga un prezzo meno salato rispetto al passato.

Oggetto di modifica è il provvedimento chiave per il sistema sanzionatorio relativo allo scontrino elettronico, il decreto legislativo n. 471/1997 che, a sua volta, rimanda anche al decreto legislativo n. 127/2015.

L’importo dovuto in caso di irregolarità, omessa, errata o tardiva memorizzazione o trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri, passa dal 90 al 70 per cento dell’imposta dovuta in relazione al corrispettivo non memorizzato o trasmesso, ovvero inviato in maniera errata.

Bisogna, poi, considerare che si applicherà in ogni caso una sanzione minima di 300 euro, una soglia più bassa rispetto ai 500 euro previsti in precedenza.

Stessa riduzione è prevista per i commercianti che non emettono scontrini, ricevute o documenti di trasporto o in caso di emissione per importi inferiori a quelli effettivi: anche in tal caso la sanzione passa dal 90 al 70 per cento dell’imposta relativa ai corrispettivi oggetto di violazione.

Limite di 1.000 euro per le sanzioni relative allo scontrino elettronico

Rilevante è anche l’inserimento di una soglia massima di 1.000 euro per trimestre in caso di sanzioni di 100 euro per ogni omesso, tardivo o errato invio dei dati dei corrispettivi giornalieri che non incidono sulla liquidazione dell’IVA.

 

Un limite che nasce dall’esigenza di evitare “l’effetto di applicare sanzioni sproporzionate rispetto all’effettivo disvalore della condotta”, come ha sottolineato la relazione illustrativa della prima impostazione del decreto sanzioni.

Scontrino elettronico e Registratori Telematici: le sanzioni in vigore dal 1° settembre

Le novità, inoltre, toccano anche i Registratori Telematici e le conseguenze previste per violazioni o irregolarità.

In caso di mancato o irregolare funzionamento degli strumenti si applica una sanzione del 70 per cento.

Va da 250 a 2.000 euro, invece, la somma da pagare per il mancato intervento di riparazione degli strumenti utilizzati per adempiere all’obbligo di scontrino elettronico, nei casi in cui l’esercente abbia correttamente annotato i corrispettivi nel registro d’emergenza.

Stesso meccanismo è previsto per la sanzione legata all’omessa verifica periodica degli apparecchi.

Cassa in Cloud
Il gestionale completo per negozi, ristoranti e franchising. Grazie alle App integrate, gestisci da un unico account il locale fisico e l'e-commerce.

Articoli correlati