Trasmissione dei corrispettivi: come rimediare in caso di problemi di rete

14.07.2025 - Tempo di lettura: 4'
Trasmissione dei corrispettivi: come rimediare in caso di problemi di rete

Non c’è da perdersi d’animo se ci sono problemi di rete che impediscono la trasmissione dei corrispettivi: ci sono 12 giorni per l’invio e, in ogni, caso sul portale dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la procedura di emergenza

Per rispettare gli obblighi di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi è fondamentale avere a disposizione un Registratore Telematico o anche un software e una connessione a internet.

E, anche in caso di problemi di rete, non ci sono rischi immediati di violazione delle regole. Gli esercenti hanno a disposizione 12 giorni di tempo e possono, in ogni caso, avvalersi di una procedura di emergenza.

Trasmissione dei corrispettivi: 12 giorni di tempo per rimediare ai problemi di rete

La chiusura della cassa è il momento cruciale per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi: usando il Registratore Telematico, dopo questa operazione l’apparecchio predispone il file contenente i dati dei corrispettivi da trasmettere all’Amministrazione finanziaria.

Successivamente prova a collegarsi con i server dell’Agenzia e, non appena il canale di colloquio è attivo, trasmette i dati.

In caso di problemi di connessione ci sono 12 giorni di tempo per fare nuovi tentativi che vadano a buon fine:

  • riconnettendo l’RT alla rete internet;
  • copiando il file dei corrispettivi (sigillato dall’RT) su una memoria esterna (come, ad esempio, una chiavetta USB) e utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale Fatture e Corrispettivi.

La prima strada, quindi, si può seguire se il problema di rete è momentaneo e la situazione ritorna alla normalità in tempi brevi.

In ogni caso c’è anche la via alternativa da percorrere: gli esercenti possono avvalersi dell’apposita funzionalità prevista per coloro che non riescono a trasmettere, entro i termini, il file XML dei corrispettivi correttamente predisposto e sigillato elettronicamente dal dispositivo, dopo la memorizzazione dei dati.

Trasmissione dei corrispettivi: la procedura di emergenza

Come si legge nelle specifiche tecniche, la funzione online “Assenza di rete” presente sul portale Fatture e corrispettivi permette di effettuare la trasmissione nel caso in cui il dispositivo risulti correttamente funzionante ma si stiano verificando problemi di rete.

Si può utilizzare a prescindere dal fatto che siano dovuti all’operatore internet utilizzato o alla connettività del dispositivo.

In questo caso tramite il Registratore Telematico si predispone il file dei corrispettivi, comprensivo del sigillo elettronico apposto con il certificato dispositivo.

A questo punto la procedura che, di solito, è automatizzata viene gestita dall’esercente che può estrarre e trasmetterli utilizzando la funzionalità disponibile al seguente percorso:

  • “Area Gestore ed Esercente”;
  • “Procedure di Emergenza > Assenza di rete”.

Nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate si legge: “si ricorda che la funzionalità ha valenza solo emergenziale e quindi va utilizzata esclusivamente in caso di effettiva necessità”.

Trasmissione dei corrispettivi: come avvisare l’Agenzia delle Entrate dei periodi di stop

In caso di periodi di stop, invece, le regole da seguire sono diverse. Quando le mancate comunicazioni sono programmate basterà segnalare le giornate di chiusura al momento della prima trasmissione dei corrispettivi della giornata di apertura.

Diverso è il caso di una pausa superiore ai 12 giorni, che si verifica ad esempio in concomitanza con ferie o chiusure stagionali.

Come più volte ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, è preferibile segnalare i periodi di inattività impostando il Registratore Telematico con lo stato “fuori servizio” utilizzando lo specifico codice 608 (magazzino/periodo di inattività).

Si tratta di una sorta di comunicazione preventiva all’Amministrazione finanziaria per segnalare che, al contrario dei casi di problemi di rete, non c’è alcuna anomalia alla base delle mancate trasmissioni.

Va specificato, in conclusione, che non si tratta di un vero e proprio adempimento: per gli esercenti seguire questa procedura può essere una buona norma, ma non rappresenta un obbligo.

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