Come si calcola l’ADR Hotel e perché è così importante

L’ADR è uno degli indicatori chiave utilizzato in ambito alberghiero per la gestione e il monitoraggio delle tariffe volto a massimizzare i ricavi degli hotel e strutture ricettive in generale.
Come per qualsiasi altra attività, avere delle metriche da monitorare (in gergo tecnico “KPI” dall’inglese “Key Performance Indicator”) è essenziale per determinare il benessere della tua azienda, ma anche per prendere decisioni basate sui numeri che possono ottimizzarne la gestione.
Vediamo, allora, cos’è esattamente l’ADR, perché conviene calcolarlo e quali sono le strategie da mettere in atto per migliorare le prestazioni della propria struttura, sia essa un hotel, un B&B o una casa vacanze.
ADR hotel: significato e definizione
L’ADR (Average Daily Rate), ovvero la tariffa media giornaliera per camera venduta, è uno dei KPI fondamentali per valutare le performance economiche di una struttura alberghiera. Questo indicatore rappresenta il valore medio, espresso in euro, al quale sono state vendute le camere in un determinato periodo, escludendo le camere gratuite o invendute.
Monitorare l’ADR permette di capire quanto realmente il cliente paga in media per notte, al netto di offerte o sconti applicati. È una metrica essenziale per hotel, B&B, case vacanze e qualsiasi struttura ricettiva che voglia impostare una strategia di prezzo solida e mirata.
In un contesto sempre più competitivo, conoscere e controllare l’ADR consente al gestore di ottimizzare le politiche di revenue management, adattare dinamicamente le tariffe e massimizzare i ricavi in base alla stagionalità, alla domanda e al comportamento dei clienti.
H3: Differenza tra ADR e altri KPI (RevPAR, occupazione, GOPPAR)
L’ADR non è l’unico KPI da considerare per misurare le performance alberghiere. Per ottenere un’analisi completa, è necessario confrontarlo e integrarlo con altri indicatori chiave come:
- RevPAR (Revenue per Available Room): misura il ricavo medio per ogni camera disponibile, e non solo per quelle effettivamente vendute. Si calcola moltiplicando l’ADR per il tasso di occupazione. È quindi un indicatore più completo della redditività generale.
- Tasso di occupazione: esprime la percentuale di camere effettivamente vendute rispetto a quelle disponibili in un dato periodo. È utile per capire il grado di utilizzo della capacità ricettiva.
- GOPPAR (Gross Operating Profit per Available Room): misura il margine operativo lordo generato per ogni camera disponibile, considerando anche i costi operativi. È un indicatore utile per valutare la redditività complessiva, non solo i ricavi.
Comprendere le differenze tra questi KPI consente di leggere correttamente i dati, evitare valutazioni parziali e impostare strategie più efficaci. L’ADR, da solo, non basta a spiegare la performance economica di una struttura, ma resta uno dei punti di partenza più importanti per chi vuole migliorare pricing, posizionamento e profittabilità.
ADR hotel: formula e come calcolarlo
Oltre a offrire importanti informazioni sul benessere del proprio business, l’ADR è anche un indicatore tra i più semplici da calcolare.
Per ottenerne il valore, basta essere in possesso di alcune informazioni:
- i ricavi totali delle camere, cioè l’ammontare totale dei ricavi generati dalla vendita delle camere dell’hotel in un determinato periodo di tempo;
- il numero di camere vendute in quello stesso periodo.
Una volta ottenute queste informazioni, è possibile applicare la formula per il calcolo dell’ADR:
Ricavi totali delle camere / Numero di camere occupate
Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che lo scorso mese si siano vendute 400 camere (intese come notti occupate) con un ricavo totale di 60.000 euro. Per calcolare l’ADR bisognerà effettuare il calcolo:
60.000€ / 400 notti = ADR = 150€/notte
In sostanza, grazie all’ADR possiamo sapere quanto spende in media un cliente per soggiornare nella struttura per una notte.
L’esempio precedente ha calcolato l’ADR su un mese, ma il calcolo può essere fatto puntualmente su ogni singola data, così da ottenere l’andamento dell’ADR giorno per giorno.
Perché calcolare l’ADR del proprio hotel
Calcolare l’ADR della propria struttura ricettiva non è conveniente solo per valutare l’andamento dell’attività.
Molti sono i vantaggi derivanti da questo calcolo, tra cui:
- ottimizzazione delle tariffe, identificando i periodi di alta e bassa domanda, l’hotel può massimizzare i ricavi durante i primi e attirare più clienti durante i secondi;
- massimizzazione dei ricavi, aumentando l’ADR, è possibile guadagnare di più per ogni camera venduta senza dover aumentare necessariamente il numero di camere occupate;
- decisioni di investimento, l’ADR può essere utilizzato per prendere decisioni informate sugli investimenti futuri, tra cui espansione, ristrutturazione e miglioramento delle strutture.
Cosa fare per aumentare l’ADR dell’hotel
Ma cosa succede se il risultato che viene fuori da questo calcolo dovesse essere molto basso? Innanzitutto, dobbiamo ricordarci che l’ADR è un valore medio calcolato sulle sole camere vendute e il suo calcolo non tiene quindi conto del livello di occupazione. Il solo utilizzo dell’ADR non è quindi sufficiente a ottenere un’indicazione completa dell’andamento finanziario della struttura.
Vediamo alcuni esempi per consolidare il concetto.
- ADR alto ma per quel periodo ho venduto solo 2 camere su 100.
Risultato: ADR alto ma che non si traduce in un ritorno economico. - ADR basso ma avendo venduto 100 camere su 100.
Risultato: ADR basso ma comunque ho guadagnato abbastanza (supponendo che il valore di ADR sia comunque maggiore dei costi variabili).
Per questi motivi, l’analisi dell’andamento finanziario della propria struttura richiede l’uso congiunto di altre metriche.
La lettura dell’ADR è comunque utile per monitorare quanto i tuoi clienti siano stati disposti a pagare una camera in un dato periodo e quindi attivare ragionamenti interni orientati all’aumentare la percezione di valore della tua struttura.
Monitorare l’ADR può essere utile per capire quale sia il “pregio” percepito da parte dei clienti (che hanno scelto di prenotarti a quel prezzo) e per capire se attività di marketing o di valorizzazione della struttura abbiamo un riscontro visibile in un aumento dell’ADR
Riassumendo, l’ADR misura il reddito medio da locazione per camera occupata pagata in un determinato periodo di tempo. L’ADR è spesso usato per misurare il rendimento di un hotel rispetto ai suoi concorrenti (paragonando anno su anno) o per misurare l’impatto di iniziative di valorizzazione della struttura (marketing, ristrutturazioni) ma non è un indicatore sufficiente per l’analisi dell’andamento della struttura ricettiva,
Per valutazioni complessive sono spesso considerati assieme ADR, occupazione e RevPAR (entrate per camera disponibile).
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