Caparra

Caparra: definizione, utilizzo e aspetti importanti

La caparra è un pagamento anticipato, o un deposito di denaro, versato dal compratore di un bene o servizio per impegnarsi formalmente in un contratto o in una transazione. La somma di denaro versata è generalmente di importo inferiore rispetto al totale e funge da risarcimento immediato e concreto in caso di mancato rispetto degli accordi presi.

Come funziona la caparra?

La caparra, che può consistere in una somma di denaro ma anche in altre quantità di beni fungibili, viene versata a titolo di “reciproca e mutua garanzia”; il suo scopo, dunque, è contrastare l’inadempimento di un contratto.

Versando la caparra ci si impegna a non recedere il contratto, pena la perdita della caparra stessa. Dall’altra parte, chi la riceve è tenuto a non venir meno ai suoi impegni: in mancanza di adempimento la caparra dev’essere restituita.

Caparra confirmatoria e caparra penitenziale

Esistono due diverse tipologie di caparra tra loro simili ma distinte.

La caparra confirmatoria viene versata nei contratti di vendita o nelle transazioni commerciali e serve per tutelare il venditore in caso di inadempienze da parte dell’acquirente. Il denaro viene versato da chi compra, che in questo modo si impegna a portare a termine la transazione o perderà la caparra. Nel caso in cui l’acquisto non venga finalizzato per colpa del venditore questo è tenuto a restituire al compratore il doppio dell’importo della caparra.

La caparra penitenziale si applica nella compravendita di beni o servizi e prevede che le parti concordino di poter rescindere il contratto in qualsiasi momento con il pagamento della caparra penitenziale. Questa tipologia di caparra offre la possibilità di “cambiare idea” senza dover ricorrere alle vie legali.

Differenza tra caparra e acconto

L’acconto e la caparra sono due concetti differenti, che non vanno confusi tra loro. Entrambi rappresentano un pagamento iniziale, ma si differenziano per scopo e natura.

L’acconto è un pagamento parziale anticipato, versato in vista di una futura transazione o accordo. Viene effettuato per garantire la disponibilità di beni o servizi in seguito, stabilendo un impegno tra le parti coinvolte. L’acconto è solitamente rimborsabile nel caso in cui l’accordo non venga portato a termine. L’acconto viene fatturato solo alla fine dei lavori, ovvero quando potrà diventare a tutti gli effetti parte integrante del pagamento alla risoluzione del contratto.

Secondo la risoluzione 197/E/2007 dell’Agenzia dell’Entrate, la caparra si differenzia dall’acconto perché non rappresenta un anticipo del prezzo e, dunque, non è un’operazione soggetta a IVA.

Ultimi Articoli