Green pass in hotel: regole e modalità di controllo

11.08.2021 - Tempo di lettura: 4'
Green pass in hotel: regole e modalità di controllo

Non servirà il Green Pass per alloggiare in un hotel. Su questo il Governo è stato subito chiaro. Un turista che acquista una camera non deve esibire il certificato verde. Tuttavia, questo potrebbe rendersi necessario in determinati contesti, e cioè per l’accesso a specifiche aree come ristoranti al chiuso, piscine e centri benessere.

Green Pass si anche per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre. Quindi “piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso”.

Viste le imminenti partenze estive in concomitanza con ferragosto, in molti quindi chiedono chiarezza su come debbano comportarsi hotel e strutture ricettive.

Come comportarsi quindi? Le associazioni di categoria su questo chiedevano una risposta netta, oltre a denunciare le difficoltà legate all’introduzione di regole poco chiare proprio nel momento clou della stagione estiva.

Il Green Pass per la ristorazione negli alberghi

Molti dubbi sollevati dagli operatori sono stati risolti in seguito alla pubblicazione del decreto e soprattutto della FAQ esplicative, in particolare per quanto riguarda la questione della necessità del Green Pass per gli ospiti delle strutture alberghiere e dei servizi di ristorazione al chiuso. Vediamo le casistiche in particolare per questo aspetto.

Secondo il D.L. n. 105/2021 approvato dall’esecutivo (e viste anche i chiarimenti diffusi con un’apposita FAQ), il pass obbligatorio dal 6 agosto 2021 sarà richiesto in tutti i servizi per la ristorazione svolti per consumo al tavolo al chiuso. Fanno eccezione i servizi di ristorazione interni a una struttura alberghiera.
Nella citata FAQ, infatti, il Governo ha chiarito che se il ristorante dell’albergo è aperto solo ai clienti dell’albergo, non serve il Green Pass. Nella FAQ infatti si chiarisce che “i clienti di una struttura ricettiva possono accedere ai servizi di ristorazione offerti dalla struttura esclusivamente per la propria clientela, anche in caso di consumo al tavolo in un locale al chiuso, senza mostrare una certificazione verde”. Se invece il ristorante dell’albergo è aperto anche a clienti che non alloggiano nella struttura, e si vuole consumare al chiuso, serve il Green Pass. Nella FAQ il Governo specifica che in questa casistica “l’accesso sarà riservato soltanto a chi, cliente della struttura o cliente esterno, è in possesso di una certificazione verde COVID-19, in caso di consumo al tavolo al chiuso”.

Come accedere ai servizi fitness e benessere

Un altro aspetto che necessitava chiarimenti era quello legato all’accesso a piscine, palestre e centri benessere all’interno delle strutture alberghiere: Green Pass necessario o no? A differenza dei servizi di ristorazione, il Green Pass in questi casi è sempre necessario anche se si è clienti. Nella citata FAQ il Governo chiarisce che “nelle strutture ricettive l’accesso è riservato a chi è in possesso di una certificazione verde COVID-19 per quanto riguarda le attività al chiuso di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere, per i quali l’articolo 9-bis del decreto-legge n. 52 del 2021 specifica che l’obbligo si applica anche all’interno di strutture ricettive”.

Come verificare la validità del Green Pass?

Per verificare la validità del Green Pass è disponibile l’App gratuita VerificaC19 del Governo, disponibile gratuitamente per iOS e Android.

La verifica, affinché l’accesso avvenga nel rispetto delle prescrizioni del decreto, deve essere effettuata dai titolari o gestori dei servizi e delle attività, nonché i loro delegati nominati con atto formale (come indicato in questo articolo della Gazzetta Ufficiale).

Per effettuare il controllo comodamente, senza doversi munire di altri dispositivi, consigliamo di installare l’App VerificaC19 su smartphone e tablet.

Oltre agli strumenti predisposti dal Governo, al momento non è possibile usare nessun altro strumento per la verifica del Green Pass. Bisognerà attendere ulteriori aggiornamenti per capire se potranno esserci eventuali integrazioni con i software di gestione, nel rispetto delle normative di privacy e conservazione dei dati di questo tipo

Sarà cura di TeamSystem informarvi di eventuali semplificazioni o possibili automatismi nei controlli giornalieri e ricorrenti attraverso i nostri sistemi. Quindi, finché non ci sarà una comunicazione ufficiale da parte del nostro Team, consigliamo di affidarsi unicamente agli strumenti predisposti dal Governo.

Attenzione alle regole sulla privacy

A oggi la normativa non richiede la conservazione dell’informazione ma solo la verifica dei dati anagrafici e della data di scadenza del certificato, per cui è fortemente sconsigliato l’upload o la conservazione dei dati del Green Pass, onde evitare di incorrere in seri rischi di trattamento non corretto dei dati personali e quindi di possibili sanzioni privacy.

Come funziona il controllo del Green Pass

Descriviamo di seguito il processo in ogni sua fase, dalla richiesta del codice QR relativo alla certificazione fino al necessario controllo del documento d’identità, così come condiviso sul documento del Ministero della Salute:

  1. La Certificazione è richiesta dal verificatore all’interessato che mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo).
  2. L’App VerificaC19 legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato.
  3. L’App applica le regole per verificare che la Certificazione sia valida.
  4. VerificaC19 mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della Certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa.

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