5 per mille agli Enti del Terzo Settore: ecco come funziona

13.03.2024 - Tempo di lettura: 4'
5 per mille agli Enti del Terzo Settore: ecco come funziona

Come funziona il 5 per mille per gli Enti del Terzo Settore? Tutti sanno, perlomeno a grandi linee, qual è il funzionamento del 5 x 1000: si tratta di un meccanismo attraverso il quale i contribuenti, ovvero le persone fisiche, possono scegliere di destinare una piccola parte delle imposte pagate a degli specifici soggetti giuridici. Va sottolineato che la non scelta del beneficiario al quale rivolgere il proprio cinque per mille non determina un abbassamento delle imposte per il contribuente: la somma relativa finisce infatti in ogni caso per essere pagata, arrivando nelle casse dello Stato.  

Se dalla parte della persona fisica contribuente il funzionamento del 5 per mille risulta quindi chiaro, ci possono essere invece delle domande per quanto riguarda il funzionamento del 5 per 1000 dal punto di vista degli ETS. Quali sono le realtà che ne hanno diritto? Gli Enti del Terzo Settore sono automaticamente indicabili come beneficiari, o devono accreditarsi? Cosa è cambiato con la Riforma del Terzo Settore?  

Di seguito risponderemo a tutte queste domande.  

Quali realtà possono accedere al 5 per mille? 

Vediamo prima di tutto quali sono le realtà che possono accedere a questo beneficio. A normare i possibili percorsi del 5 per 1000 dell’imposta Irpef dei contribuenti è il decreto 111 del 2017, successivamente completato dal decreto del Presidente del Consiglio del 23 luglio 2020. Ne risulta che, attualmente, possono accedere al 5 per mille:  

  • gli Enti del Terzo Settore, con l’inclusione delle cooperative sociali e con l’esclusione, invece, delle imprese sociali costituite in forma di società; 
  • le attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente stesso; 
  • gli enti di ricerca scientifica; 
  • gli enti di ricerca sanitaria; 
  • le università;  
  • le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), se riconosciute a fini sportivi dal CONI, impegnate in attività di interesse sociale; 
  • gli enti impegnati nella tutela, promozione e valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali; 
  • gli enti a gestione delle aree protette, ivi compresi gli enti che gestiscono i parchi nazionali. 

Va sottolineato, per completezza, che nel caso delle ASD l’accesso al 5 per Mille è riservato alle sole associazioni che svolgono in modo prevalente almeno un’attività di interesse sociale, ovvero: avviamento e formazione allo sport di minorenni; avviamento e formazione allo sport di ultrasessantenni; avviamento e formazione allo sport di soggetti svantaggiati. 

Enti Terzo Settore e 5 per mille: come funziona l’accreditamento? 

La normativa che regola il funzionamento del 5 per mille presenta diverse forme di accreditamento per le differenti realtà che ne hanno il diritto. Le Onlus, per esempio, devono fare riferimento diretto all’Agenzia delle Entrate, gli enti di ricerca scientifica e l’università devono rivolgersi al Ministero dell’Università e della Ricerca, le ASD devono far riferimento al CONI, laddove gli ETS devono fare riferimento al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Detto questo, le procedure di accreditamento variano di caso in caso.  

Per accreditarsi al 5 per 1000, gli Enti del Terzo Settore sono tenuti a dichiarare la volontà di accedere al contributo dei contribuenti in sede di iscrizione al RUNTS, ovvero al momento della registrazione per via telematica nel Registro unico nazionale del terzo settore, barrando l’apposito campo “accreditamento del 5/1000”. È comunque concessa la possibilità di effettuare l’accreditamento dell’ETS al 5 per mille anche in data successiva all’iscrizione al RUNTS (ma comunque entro il 10 aprile di ogni anno). 

5 per mille: la proroga dell’accesso per le Onlus 

Era stato precedentemente comunicato che le Onlus avrebbero potuto accedere al beneficio del 5 per 1000 attraverso la semplice presentazione della domanda all’Agenzia delle Entrate, da effettuare entro il 10 aprile, solo fino al 2023. L’accesso al cinque per mille delle Onlus, con queste modalità, è stato invece prorogato fino a dicembre 2024 per tutte le Onlus iscritte alla relativa anagrafe che non sono ancora transitate al RUNTS.  

Come tenere sotto controllo tutte le attività di un ETS 

Ogni Ente del Terzo Settore che risulta beneficiario del 5 per mille è chiamato successivamente a gestire e a documentare proventi e accantonamenti. Anche in questo caso viene quindi dimostrata l’importanza di poter contare su un software gestionale specifico come Terzo Settore in Cloud di TeamSystem, che tra le proprie funzionalità conta anche strumenti appositi per la gestione delle donazioni, delle raccolte fondi e dei contributi del 5 per mille, all’interno di un pannello di controllo intuitivo che presenta funzioni dedicate anche alla gestione dei soci, all’incasso delle quote associative, della gestione dei professionisti e a molti altri aspetti della vita operativa, finanziaria e amministrativa di un ETS. 

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