Cosa serve per aprire una palestra: autorizzazioni, requisiti e spese da considerare

03.11.2023 - Tempo di lettura: 9'
Cosa serve per aprire una palestra: autorizzazioni, requisiti e spese da considerare

Aprire una palestra in Italia è un progetto che affascina molti imprenditori e appassionati di fitness. Le opportunità di crescita del settore sportivo e il crescente interesse per il benessere fisico rendono l’investimento particolarmente interessante.  

Avviare un centro fitness comporta un importante investimento, inoltre non vanno trascurati i numerosi requisiti necessari per aprire una palestra nel nostro Paese. La normativa generale di riferimento è di carattere nazionale, ma è importante evidenziare che esiste anche una serie di regole che mutano a livello regionale, differenziando di volta in volta l’iter burocratico da seguire. I passaggi essenziali restano però i medesimi: in questa guida vediamo cosa fare per aprire una palestra e quali sono i requisiti necessari.  

Cosa serve per aprire una palestra: requisiti, costi e normative 

Avviare una palestra richiede una pianificazione dettagliata che va ben oltre la scelta della sede e l’acquisto delle attrezzature. Si tratta di un percorso che richiede la valutazione congiunta di diversi aspetti: dai requisiti professionali e autorizzativi, necessari per garantire la conformità alle normative vigenti, fino alla pianificazione economica dell’investimento iniziale e della gestione ordinaria. Anche i vincoli normativi giocano un ruolo determinante: oltre alle disposizioni nazionali, infatti, esistono regolamenti regionali e comunali che possono incidere sull’iter burocratico e sulla tipologia di attività consentita. 

Per aprire una palestra è indispensabile combinare tre fattori fondamentali:  

  • consapevolezza dei requisiti richiesti: 
  • valutazione dei costi; 
  • conoscenza delle normative da rispettare 

Solo attraverso una corretta pianificazione sarà possibile trasformare l’idea imprenditoriale in un progetto sostenibile e competitivo. 

Meglio aprire una palestra come Associazione sportiva o come impresa?  

Tra i requisiti minimi per aprire una palestra c’è quello preliminare di “fondare” l’attività. Questa può essere creata con diverse forme giuridiche: è infatti possibile avviare una palestra come attività privata, e quindi come ditta individuale, come società sportiva o, ancora, come Associazione sportiva. É possibile scegliere tra questi diversi mondi, sapendo che, qualunque sia la forma adottata, sarà necessario disporre di un codice fiscale oppure di una partita IVA tali da identificare in modo univoco l’attività stessa.  

Valutiamo ora i pro e i contro delle diverse forme giuridiche.   

In linea generale, aprire una palestra come ditta individuale oppure come società qualifica l’attività come commerciale. Questo significa inevitabilmente dover affrontare degli oneri fiscali piuttosto alti, ma vuol dire anche poter gestire l’attività in modo “normale”, senza problemi nel ridistribuire gli utili e nella gestione dei profitti.   

Aprire una palestra come Associazione sportiva vuol dire, invece, avere accesso a degli importanti sgravi fiscali, pensati appunto per incentivare e aiutare il mondo delle Associazioni. In questo caso gli utili devono essere reinvestiti nell’Associazione stessa.   

Un discorso diverso va fatto invece per le SSD (Società Sportive Dilettantistiche), che possono essere istituite come società cooperativa o società di capitali. Nel caso delle SSD a R.L. la recente Riforma dello Sport ha introdotto la possibilità di una parziale e limitata distribuzione degli utili, laddove sia espressamente previsto dallo Statuto.  

Non c’è quindi in assoluto una forma migliore a cui fare riferimento: le diverse forme giuridiche, infatti, possono risultare più adatte in base alle specifiche necessità.   

Visto questo passaggio preliminare, passiamo agli altri requisiti minimi per aprire una palestra nel nostro Paese.  

Requisiti per aprire una palestra: titolare, personale e struttura 

Per aprire una palestra, dunque, è necessario soddisfare una serie di condizioni che vanno oltre l’aspetto economico o gestionale. In primo luogo, occorre verificare i requisiti richiesti al titolare, che cambia a seconda che si tratti di una società, un’associazione sportiva o un’attività commerciale. Altro elemento centrale è lo staff: la legge prevede infatti la presenza di figure tecniche qualificate, in grado di seguire correttamente gli utenti. A completare il quadro, i requisiti dei locali, che devono rispettare standard di sicurezza, agibilità e igiene stabiliti dalle normative nazionali e locali. 

Requisiti del titolare: chi può aprire una palestra  

Se si decide di optare per l’apertura di una palestra in forma di Associazione Sportiva, non si potrà parlare di un vero e proprio titolare, inteso nel senso classico dell’impresa, ma ci sarà un Presidente, ovvero una figura garante per le finalità sociali dell’Associazione e dei Soci. Il legale rappresentante dell’Associazione dovrà soddisfare i requisiti morali previsti dalla legge e non dovrà presentare situazioni pregiudizievoli.  

Ma quali sono i requisiti personali del titolare, ovvero della persona che desidera aprire un centro sportivo, in caso di palestra intesa come attività commerciale? In Italia non esistono delle regole stringenti sul personale chiamato a gestire dei centri sportivi, e non esiste un percorso particolare da dover seguire. Non è per esempio obbligatorio avere una laurea in scienze motorie, salvo quanto eventualmente previsto da regolamenti regionali o comunali.  

Per poter essere titolare di una palestra, una persona:  

  • non deve avere condanne penali rilevanti (in genere pene superiori a tre anni per delitti non colposi), né trovarsi in cause di divieto, decadenza o sospensione previste dalla legge;  
  • non deve essere sottoposta a sorveglianza speciale;  
  • non deve essere stata condannata per reati contro la moralità pubblica e il buon costume;  
  • non deve avere subito pendenze relative alle aree della sanità pubblica e del gioco d’azzardo.  

Come si può vedere, i requisiti minimi per la persona titolare di una palestra non sono particolarmente stringenti. È diverso, invece, il caso per quanto riguarda il personale del centro fitness: ci sono infatti dei requisiti più stringenti per le persone chiamate a lavorare concretamente all’interno della palestra.  

Requisiti del personale  

Come anticipato, per risultare in regola, una palestra necessita di personale con requisiti minimi precisi. Ogni centro fitness deve infatti poter contare su queste figure.  

  • Direttore tecnico, ovvero una persona qualificata, con una laurea in scienze motorie, un diploma ISEF (Istituto superiore di educazione fisica, esistente fino al 1998) o un titolo riconosciuto come equivalente.  
  • uno o più istruttori abilitati: ogni palestra deve poter contare almeno su un istruttore qualificato, ovvero su un responsabile di una determinata area del centro fitness qualificato con un attestato come istruttore o tecnico della relativa disciplina. L’istruttore, va detto, può essere assunto come lavoratore dipendente, o può instaurare una forma di collaborazione con partita IVA.   
  • Personale sanitario: la presenza di personale sanitario non è obbligatoria per legge; è richiesta solo se l’attività offre prestazioni che implicano funzioni mediche. In tal caso il personale deve avere i titoli professionali previsti (es. laurea in Medicina).  

Requisiti di struttura e locali per aprire una palestra  

Tra i requisiti minimi per aprire una palestra ci sono anche quelli relativi all’edificio stesso. Come è noto, le caratteristiche della struttura hanno un peso importante sul successo del centro fitness. Si pensi a quanto può fare la differenza la posizione della palestra, se in centro o se in periferia, se vicina o lontana da altri competitor; o a quanto può influenzare la crescita del business l’effettivo spazio a disposizione per accogliere gli iscritti, per l’allenamento individuale o per quello in gruppo. Al di là di queste caratteristiche, ecco quali sono i requisiti generali necessari di una struttura che ospita una palestra:  

  • deve avere una licenza di agibilità;  
  • deve avere una destinazione d’uso compatibile;  
  • deve rispettare i requisiti di aerazione/ventilazione conformi alla normativa vigente (naturale o meccanica, secondo quanto previsto da regolamenti comunali/regionali).;  
  • deve avere una valutazione positiva sull’impatto acustico.  

Ci sono poi altre regole più specifiche da rispettare, come quelle relative alle superfici minime degli spogliatoi. 

Requisiti amministrativi per aprire una palestra  

Tra autorizzazioni e certificazioni, sono tanti i documenti necessari per poter aprire concretamente una palestra. Ecco quelli principali:  

  • Partita Iva (oppure Codice Fiscale) ed eventuale iscrizione al registro delle imprese;  
  • comunicazione di Inizio Attività presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune di competenza;  
  • iscrizione a INPS e INAIL, per titolare e per dipendenti;  
  • idoneità sanitaria dei locali, rilasciata dalla ASL di competenza;  
  • eventuale autorizzazione per l’esposizione dell’insegna commerciale, rilasciata su richiesta dal Comune (con le regole riguardanti dimensioni e colori che variano di luogo in luogo);  
  • documento di valutazione dei rischi, per garantire salute e sicurezza di dipendenti e iscritti;  
  • certificazione antincendio, nel caso di locali con superficie superiore a 200 m² oppure con capienza superiore a 100 persone (DPR 151/2011, Attività 65);  
  • eventuale ricevuta del pagamento dei diritti SIAE per musica e immagini;  
  • autorizzazione per l’esercizio di attività motoria e ricreativa, rilasciata dal Comune di riferimento, dietro alla presentazione di documenti preliminari, tra cui
    l’elenco delle attività affrontate nel centro fitness, la
    dichiarazione di conformità della struttura e degli impianti,
    l’ accettazione dell’incarico da parte del direttore tecnico,
    la polizza assicurativa ritenuta sufficiente per coprire eventuali danni contro terzi.   

In caso di apertura di una nuova palestra in forma di Associazione o società sportiva, per essere validamente costituita e poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, alla precedente documentazione occorre aggiungere:  

  • iscrizione al Registro delle Attività Sportive (RAS): tale Registro certifica la natura dilettantistica delle società e Associazioni sportive;  
  • iscrizione al registro della Federazione Sportiva nazionale di riferimento: in alternativa, l’Associazione/società potrà affiliarsi ad un Ente di Promozione Sportiva che opera a livello nazionale;  
  • iscrizione al registro telematico del CONI.  

Il supporto fondamentale di un gestionale per palestre  

Quelli indicati sono i principali requisiti per aprire una palestra in Italia: solo rispettando ognuno di essi sarà possibile avviare un centro fitness in regola. Il passo successivo consiste nell’organizzare la gestione day by day dell’attività: per fare questo si rivelerà fondamentale adottare un software gestionale dedicato ai centri sportivi, come Wellness in Cloud (un sistema completo che permette di digitalizzare e semplificare tutti i processi dalla  gestione dei processi di vendita e pagamento alla cura del cliente con CRM e statistiche) e Sportivi in Cloud (per l’organizzazione amministrativa e contabile delle società e Associazioni Sportive Dilettantistiche). Entrambi i software sono stati sviluppati da TeamSystem e sono integrati tra loro pensando in modo specifico alle diverse esigenze del mondo dello sport e del fitness. 

Wellness in Cloud
La soluzione cloud a 360° per la gestione e il controllo di tutte le attività dedicato a palestre e centri fitness.

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