Certificazione parità di genere: domanda per l’esonero contributivo entro il 30 aprile

26.04.2024 - Tempo di lettura: 7'
Certificazione parità di genere: domanda per l’esonero contributivo entro il 30 aprile

La scadenza della domanda per l’esonero dell’1 per cento dei contributi INPS dovuti, entro il limite di 50.000 euro, deve essere effettuata entro il 30 aprile 2024. Il termine interessa le imprese che hanno conseguito la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2023.

 

Le imprese che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre dello scorso anno, dopo essersi affidate a Organismi specificamente accreditati, hanno tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda per l’esonero contributivo.

Il termine riguarda la presentazione all’INPS del modulo dedicato, che permette alle aziende di ottenere specifici vantaggi.

Le imprese possono infatti beneficiare di un esonero dal versamento dell’1 per cento dei contributi previdenziali complessivamente dovuti, nel limite annuo di 50.000 euro.

Nel caso in cui le richieste superino le risorse messe a disposizione, il valore dell’agevolazione viene ricalcolato tenendo in considerazione l’ammontare dei fondi e le domande inviate.

Certificazione parità di genere: domanda per l’esonero contributivo entro il 30 aprile

Manca poco alla scadenza per l’invio della domanda relativa all’esonero contributivo previsto per le imprese che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere, strumento avente l’obiettivo di favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il divario di genere sulle retribuzioni.

Entro la scadenza del 30 aprile le aziende che hanno conseguito la certificazione entro il 31 dicembre 2023 dovranno provvedere alla presentazione dell’apposito modulo INPS.

La certificazione può essere ottenuta affidandosi a Organismi specificamente accreditati, sulla base delle regole stabilite all’articolo 46 bis del Codice delle Pari Opportunità, e attesta: “le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità”.

Ottenere tale certificazione permette alle imprese di accedere a specifici vantaggi. Le stesse, infatti, possono beneficiare di un esonero pari all’1 per cento dei contributi previdenziali complessivamente dovuti. Il limite annuale previsto è di 50.000 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162.

Dopo l’approvazione, lo sgravio è riconosciuto per i 36 mesi di validità della certificazione della parità di genere.

L’importo effettivo, però, dipende dalle risorse a disposizione e dal numero di domande presentate. A disposizione per ogni anno ci sono 50 milioni di euro. Se le richieste sono superiori, il valore dell’agevolazione è proporzionalmente ricalcolato.

Certificazione parità di genere: come presentare la domanda per l’esonero contributivo

Per presentare la domanda all’INPS entro la scadenza del 30 aprile prossimo si deve utilizzare l’apposito modulo “SGRAVIO PAR_GEN_2023”, che è scaricabile dal portale dell’Istituto.

Il modulo è presente nella sezione “Portale delle Agevolazioni” (ex DiResCo), come spiegato dall’INPS nel messaggio numero 4614 del 21 dicembre 2023.

L’istanza deve contenere le informazioni indicate nell’elenco:

  • periodo di validità della certificazione di parità di genere con l’indicazione della data di rilascio;
  • retribuzione media mensile globale stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere;
  • aliquota datoriale media stimata relativa allo stesso periodo;
  • forza aziendale media stimata relativa sempre al periodo di validità;
  • dichiarazione sostitutiva, rilasciata ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, di essere in possesso della certificazione di parità di genere con l’identificativo alfanumerico del Certificato e la denominazione dell’Organismo di certificazione accreditato che lo ha rilasciato in conformità alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022.

Le aziende che hanno già presentato la domanda lo scorso anno non dovranno ripetere l’adempimento e possono quindi non tenere conto del termine del 30 aprile 2024, dal momento che, possedendo una certificazione parità di genere al 31 dicembre 2022, a seguito dell’accoglimento della domanda l’esonero è stato automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.

La scadenza deve essere presa in considerazione esclusivamente dalle imprese che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere entro la fine dello scorso anno.

Quelle che l’hanno ottenuta nei primi mesi dell’anno in corso dovranno aspettare le nuove indicazioni dell’INPS per le istanze del 2024.

Dopo la chiusura delle domande le imprese dovranno attendere. Nel mese di maggio le richieste verranno cumulativamente esaminate e l’esito delle istanze, con il relativo importo, verrà comunicato “in calce al medesimo modulo” online.

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