NFC: Near Field Communication

26.01.2017 - Tempo di lettura: 3'
NFC: Near Field Communication

Che cos’è la NFC? NFC, o Near Field Communication, significa “comunicazione in prossimità”. È una tecnologia, di cui si sente molto parlare, in grado di mettere in comunicazione due dispositivi differenti, sfruttando la connettività wireless a corto raggio. Come lascia intendere la tipologia di connettività stessa, il funzionamento della NFC è limitato ad un raggio di circa 10 cm di distanza tra i due dispositivi (due smartphone ad esempio); ma spesso in realtà, per motivi legati al tema della sicurezza, la distanza tra i device si riduce a 4 cm – e talvolta anche meno.

Come funziona questa tecnologia? Essa garantisce una comunicazione bidirezionale e permette quindi ai due dispositivi utilizzati di inviare e ricevere informazioni differenti. La tecnologia NFC può essere implementata all’interno di uno smartphone attraverso, ad esempio, un chip integrato oppure tramite l’uso di una speciale scheda esterna.

A cosa serve la Near Field Communication? La NFC può essere utilizzata in ambiti differenti. Vediamone alcuni.

1. Scambiare le immagini.
Dopo aver attivato la connettività NFC sul dispositivo, grazie alla Near Field Communication puoi trasferire velocemente file e foto da un device ad un altro. È sufficiente aprire la foto da condividere e far toccare tra loro i due dispositivi: null’altro, soltanto un tocco ed il file appare sul dispositivo connesso.

2. Ascoltare la musica.
Un altro degli utilizzi più comuni della NFC è nell’ascolto di brani musicali attraverso degli altoparlanti wireless. La tecnologia NFC ha il compito di far connettere lo smartphone agli speaker. In questo caso, si ottimizzano i tempi di collegamento tra i dispositivi, senza dover utilizzare un settaggio manuale della connessione tra speaker e smartphone.

3. Connettere lo smartphone ai tag NFC.
Cosa sono i tag NFC? Sono in genere piccoli adesivi contenenti un chip NFC. Essi sono programmati tramite un’applicazione su misura per smartphone e possono essere impiegati per diverse finalità. Per esempio, un tag NFC può contenere il link ad un indirizzo web, ad un numero telefonico; oppure può essere programmato per far attivare il WIFI dello smartphone, abbassare o alzare la suoneria, ecc.
Molto probabilmente in futuro i tag NFC verranno implementati ovunque: anche, ad esempio, al ristorante dove sarà possibile avvicinare lo smartphone al menu per ottenere dettagli sui piatti, sugli ingredienti utilizzati, sugli allergeni, valori nutrizionali, e così via.

4. Pagamenti.
Con la NFC è possibile effettuare pagamenti direttamente dal proprio smartphone, senza dover estrarre il portafoglio o utilizzare la carta di credito. Oggigiorno, sono già tanti i Paesi in cui è possibile pagare con il proprio smartphone. Come funziona il pagamento tramite la NFC? È sufficiente avvicinare il chip NFC presente all’interno del dispositivo ad un apposito lettore. In questo modo si effettua il trasferimento di soldi direttamente dal conto stabilito in precedenza.

Ad esempio, PosteMobile mette a disposizione la Super SIM NFC che permette, tramite l’utilizzo della propria applicazione, di pagare utilizzando la tecnologia NFC. Lo stesso hanno fatto anche molti operatori telefonici: Vodafone e TIM hanno lanciato delle app che supportano questo tipo di pagamento.

Va, infine, ricordato che per effettuare i pagamenti tramite la NFC sono necessari 2 aspetti:

  • Utilizzare determinate app, come Google Wallet;
  • Trovare negozi abilitati a questo tipo di pagamento.

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