Collegamento obbligatorio tra POS e registratori dal 2026: le sanzioni per chi non si adegua

19.09.2025 - Tempo di lettura: 4'
Collegamento obbligatorio tra POS e registratori dal 2026: le sanzioni per chi non si adegua

Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore l’obbligo di collegare POS e Registratori Telematici: una panoramica su come funzionano le sanzioni per chi non si adegua

Dal 2026 i dati degli scontrini e quelli dei pagamenti elettronici viaggiano insieme: i registratori di cassa e i POS utilizzati da ristoranti, bar, negozi dovranno essere in comunicazione.

Si applicano le regole previste dalla Legge di Bilancio 2025 per potenziare i controlli sulle somme incassate dagli esercenti.

E accanto all’obbligo, prende vita anche uno specifico meccanismo sanzionatorio che estende regole già esistenti anche a questo nuovo flusso coordinato di informazioni.

Collegamento POS – RT dal 2026: quali sono le sanzioni per chi non si adegua?

“Lo strumento hardware o software mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici è sempre collegato allo strumento mediante il quale sono registrati e memorizzati, in modo puntuale, e trasmessi, in forma aggregata, i dati dei corrispettivi nonché i dati dei pagamenti elettronici giornalieri”, si legge al comma 3 dell’articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127. Ed è questa la nuova regola da rispettare dal 1° gennaio 2026 per evitare di incorrere in sanzioni.

Il sistema installato deve raccogliere le informazioni minime di tutte le transazioni elettroniche, escluse quelle relative all’identità del cliente, e trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’importo complessivo dei pagamenti giornalieri.

In relazione al collegamento previsto, la Legge di Bilancio 2025 ha riscritto anche il perimetro di applicazione dellarticolo 11 del decreto legislativo n. 471 del 1997.

In particolare, così come  per la mancata installazione degli strumenti utili all’emissione dello scontrino, l’assenza di collegamento con il POS può portare a una multa che va da 1.000 a 4.000 euro.

E, dal momento che il link tra i sistemi è finalizzato a far arrivare all’Amministrazione finanziaria un flusso coordinato di dati, in caso di inadempienza rispetto all’invio dei dati sui pagamenti elettronici sono previste sanzioni del valore di 100 euro, fino a un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre.

La stessa cifra già prevista in caso di mancata o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri, ma anche di invio di informazioni incomplete o non veritiere.

Si applicano anche le sanzioni accessorie in caso di mancato collegamento tra POS e registratori

Nel quadro di penalità per chi non rispetta le nuove regole, delineato dalla Manovra 2025, rientrano anche le sanzioni accessorie in materia di imposte dirette ed imposta sul valore aggiunto previste dall’articolo 12 del decreto legislativo n. 471 del 1997, che possono portare alla sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.

In particolare, lo stop per un periodo da tre giorni ad un mese, previsto nei casi in cui siano state contestate nell’arco di 5 anni quattro distinte violazioni dell’obbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale compiute in giorni diverse, si estende anche ai casi di mancato rispetto delle nuove disposizioni previste per la memorizzazione o trasmissione dei pagamenti elettronici.

Si può arrivare fino a 6 mesi se l’importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione eccede la somma di 50.000 euro.

Allo stesso modo la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività nei locali utilizzati prevista per chi non installa, altera o manomette gli apparecchi necessari per rispettare gli obblighi fiscali può scattare anche per il mancato collegamento con strumento hardware o software usato per i pagamenti elettronici. Il periodo di pausa forzata può andare da quindici giorni a due mesi, fino a 6 mesi in caso di recidiva.

Alla nuova regola, che crea un flusso unico tra scontrini e pagamenti elettronici per far emergere eventuali discrepanze negli incassi, si accompagna uno specifico meccanismo sanzionatorio finalizzato a far sì che venga rispettata.

Cassa in Cloud
Il gestionale completo per negozi, ristoranti e franchising. Grazie alle App integrate, gestisci da un unico account il locale fisico e l'e-commerce.

Articoli correlati