Fatturazione elettronica con nuovo tracciato, tutte le novità

13.05.2021 - Tempo di lettura: 10'
Fatturazione elettronica con nuovo tracciato, tutte le novità

Dal 1° ottobre 2020 il tracciato XML per le e-fatture è cambiato, contestualmente alle specifiche tecniche necessarie per la compilazione. Da quella data si parla di “fattura elettronica evoluta”, una modalità di emissione della fattura che coinvolge le aziende a partire da inizio 2021.

In cosa consiste il nuovo tracciato per le fatture elettroniche e quali sono le nozioni principali da conoscere?

Nuovo tracciato fatture elettroniche 2021: perché?

Perché l’Agenzia delle Entrate ha deciso di passare al nuovo tracciato delle fatture elettroniche? In un’ottica di ottimizzazione delle entrate fiscali lo scopo di questa modifica è quello di consentire al Fisco di ricevere dati sempre più esaustivi. Conseguentemente, questa manovra serve anche per consentire ad imprese e professionisti una più agevole gestione delle future dichiarazioni IVA precompilate che la stessa Agenzia metterà a disposizione.

Da quando sono attive le novità sulla fatturazione elettronica?

L’Agenzia delle Entrate ha predisposto definitivamente le specifiche del nuovo tracciato delle fatture elettroniche in data 20 aprile 2020, prevedendo inizialmente una partenza del provvedimento a partire dal 4 maggio 2020.

A causa dell’emergenza sanitaria, l’inizio del nuovo tracciato è stato prorogato al 1° ottobre 2020. Nella finestra compresa tra il 1° ottobre 2020 e il 31 dicembre 2020 l’utilizzo del nuovo standard è stato facoltativo per le aziende, mentre a partire dal 1° gennaio 2021 si è reso definitivamente obbligatorio.

Con i provvedimenti ufficializzati il 20 aprile 2020 è stato modificato il tracciato XML attivo fino al 30 settembre 2020. In seguito ad un aggiornamento che ha visto il passaggio delle specifiche dalla versione 1.5 alla 1.6.0 e poi alla definitiva 1.6.1, sono stati inseriti nuovi codici, nuova documentazione e informazioni più peculiari inerenti alla fatturazione elettronica.

Questa scelta si è resa necessaria dopo la pressione delle associazioni di categoria, che spingevano per un processo più mirato alla gestione dei documenti IVA precompilati, che saranno varati nel corso del 2021. Nello specifico le modifiche apportate sono state le seguenti:

  • Variazione dello schema XSD della fattura ordinaria con le seguenti modifiche:
    • Introduzione del nuovo attribute “SistemaEmittente”;
    • Modifica del numero di occorrenze di DatiRitenuta;
    • Variazione del type di Importo in ScontoMaggiorazioneType;
    • Variazione della enumerazione di CausalePagamentoType, NaturaType, TipoDocumentoType, TipoRitenutaType e ModalitaPagamentoType;
    • Modifica del campo DatiBollo con l’indicazione del campo opzionale ImportoBollo (non è così più obbligatorio);
    • Introduzione del type String35LatinExtType;
    • Modifica della definizione di EmailType, con l’aggiunta di nuovi controlli sulla validità formale dell’indirizzo e-mail indicato;
  • Variazione dello schema XSD in relazione alla fattura semplificata:
    • Si inserisce il nuovo attribute “SistemaEmittente”;
    • Si inserisce il campo “Bollo Virtuale”, affiancato dal type BolloVirtaleType;
    • Modifica della enumerazione di NaturaType;
    • Modifica della definizione di EmailType.
  • Variazione dello schema XSD in relazione alle fatture transfrontaliere:
    • Modifica della enumerazione di NaturaType;
    • Modifica della descrizione relativa all’errore 00420.

Non solo, il nuovo tracciato sulle fatture elettroniche 2021 dell’Agenzia delle Entrate prevede anche:

  • l’introduzione di ulteriori controlli sulle fatture contrassegnate dai codici 00443, 00444, 00445, 00471, 00472, 00473 e 00474;
  • l’introduzione di ulteriori controlli sulle fatture contrassegnate dai codici 00321,00325 e 00448;
  • la modifica dei criteri di controllo su errori di fatture enumerate con i codici 00404 e 00409;
  • la modifica dell’errore su fattura con il codice 00400.

Precompilate IVA: i nuovi codici del tracciato XML per la fattura elettronica

Tra le principali novità previste dall’Agenzia delle Entrate ci sono i codici natura, che si rivelano molto utili per la predisposizione delle dichiarazioni IVA precompilate. Il loro compito è quello di fare in modo di evidenziare rapidamente i casi di esenzione o non imponibilità IVA all’interno del file XML collegato alla fattura.

Rispetto al periodo antecedente al 1° gennaio 2021, non saranno più utilizzabili i codici natura N2, N3 e N6. Al loro posto saranno da utilizzare delle sottocategorie collegate. Vediamole nel dettaglio.

Codice N2

Il codice N2 non è più utilizzabile ma sostituito dalle seguenti sottocategorie:

  • 1: per indicare le operazioni non soggetta ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72;
  • 2: per indicare le operazioni non soggette ad IVA per altre casistiche.

Codice N3

Il codice N3 non è più utilizzabile ma sostituito dalle seguenti sottocategorie:

  • 1: per indicare operazioni non imponibili legate ad esportazioni;
  • 2: per indicare operazioni non imponibili legate a cessioni intracomunitarie;
  • 3: per indicare operazioni non imponibili legate a cessioni verso San Marino;
  • 4: per indicare operazioni non imponibili legate ad operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione;
  • 5: per indicare operazioni non imponibili legate a seguito di dichiarazioni di intento;
  • 6: per indicare operazioni non imponibili legate ad altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond.

Codice N6

Il codice N6 relativo all’inversione contabile non è più utilizzabile ma sostituito dalle seguenti sottocategorie:

  • 1: per inversione contabile relativa a cessione di rottami e altri materiali di recupero;
  • 2: per inversione contabile relativa a cessione di oro e argento puro;
  • 3: per inversione contabile relativa a subappalto nel settore edile;
  • 4: per inversione contabile relativa a cessione di fabbricati;
  • 5: per inversione contabile relativa a cessione di telefoni cellulari;
  • 6: per inversione contabile relativa a cessione di prodotti elettronici;
  • 7: per inversione contabile relativa a prestazioni comparto edile e settori connessi;
  • 8: per inversione contabile relativa a operazioni settore energetico;
  • 9: per inversione contabile relativa ad altri casi.

Nuovo tracciato fatture elettroniche: cambia il codice “TipoDocumento”

All’interno delle novità previste dal nuovo tracciato delle fatture elettroniche ci sono anche i nuovi codici “TipoDocumento”, che identificano le tipologie di documenti che è possibile inviare al Sistema d’Interscambio. Da sottolineare che sono confermati i seguenti codici:

  • TD01: Fattura;
  • TD02: Acconto/anticipo su fattura;
  • TD03: Acconto/anticipo su parcella;
  • TD04: Nota di credito;
  • TD05: Nota di debito;
  • TD06: Parcella.

Mentre questi sono i nuovi codici “TipoDocumento” attivi dal 1° gennaio 2021:

  • TD16: Integrazione fattura reverse charge interno;
  • TD17: Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero;
  • TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari;
  • TD19: Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art. 17 c.2 DPR n.633/72;
  • TD20(*): Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs 471/97 o art. 46 c.5 D.L. 331/93);
  • TD21: Autofattura per splafonamento;
  • TD22: Estrazione beni da Deposito IVA;
  • TD23: Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA;
  • TD24: Fattura differita di cui all’art. 21, comma 4, lett. a;
  • TD25: Fattura differita di cui all’art. 21, comma 4, terzo periodo, lett. b.;
  • TD26: Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art. 36 DPR 633/72);
  • TD27: Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa.

(*) il codice TD20 è già presente nelle specifiche valide fino a dicembre 2020, ma con il nuovo tracciato è stata ridefinita la sua descrizione e quindi è stato indirizzato in maniera più opportuna il suo uso, anche con l’introduzione di controlli che bloccano eventuali usi “impropri” di questa tipologia

Fatture elettroniche: cosa cambia?

A fronte di queste nuove disposizioni cambia l’approccio delle aziende alla fatturazione elettronica. Per fare in modo che questo cambiamento non si rivalga sull’efficienza operativa è necessario affidarsi a sistemi gestionali che siano automaticamente aggiornati con le nuove norme.

A tal proposito: per governare al meglio il complesso mondo della fatturazione elettronica il consiglio per le aziende è quello di affidarsi ad un software gestionale di livello. L’utilizzo della e-fattura pone in risalto problematiche di amministrazione che senza un supporto adeguato possono creare non pochi disagi alle aziende. La fatturazione elettronica comprende tante piccole azioni: dalla compilazione all’archiviazione, passando per tutte le procedure di firma, ricezione e registrazione. Con il supporto del giusto software gestionale queste pratiche possono essere espletate sempre nel migliore dei modi.

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Grazie a TeamSystem Digital Invoice è possibile eseguire facilmente tutte le operazioni legate alla fatturazione elettronica:

  • Creazione delle fatture o importazione all’interno del gestionale;
  • Firma digitale rapida e immediata;
  • Invio al destinatario;
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  • Conservazione digitale per i 10 anni previsti dalla normativa.

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