Che cos’è e come funziona il CIN, codice identificativo nazionale

28.03.2024 - Tempo di lettura: 9'
Che cos’è e come funziona il CIN, codice identificativo nazionale

Con le novità introdotte dal testo di conversione del Decreto Anticipi, gli operatori che gestiscono affitti brevi e turistici devono dotarsi del CIN, Codice Identificativo Nazionale. Si tratta di una sequenza alfanumerica da esporre all’interno delle unità immobiliari. A rilasciarlo è il Ministero del Turismo che, però, non ha ancora dato attuazione alle misure: le istruzioni sulla richiesta

 

Con la legge di conversione del D.L. n. 145/2023 (Decreto Anticipi) è stato messo in campo un codice identificativo nazionale (CIN) per le unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche e alle locazioni brevi e per le strutture turistico ricettive alberghiere ed extra alberghiere, come definite ai sensi delle

normative regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano.

La sequenza alfanumerica dovrà essere esposta nelle strutture e messa in evidenza anche negli annunci.

Per ottenerla è necessario rivolgersi al Ministero del Turismo, a cui è affidata la gestione della banca dati nazionale.

Pur non essendo stato ancora pubblicato l’avviso relativo all’attivazione del portale dedicato, è possibile passare in rassegna le regole su cui si basa, la procedura da seguire e i dati da comunicare per ottenerlo.

Che cos’è e chi deve richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale

Le disposizioni che regolano il CIN sono contenute nell’articolo 13 ter del DL numero 145 del 2023, come convertito dalla Legge 15 dicembre 2023, n. 191.

Non è una novità assoluta, ma ad essere una innovazione è la banca dati nazionale gestita direttamente dal Ministero del Turismo.

Questo nuovo sistema viene utilizzato per censire e monitorare appartamenti, stanze o porzioni di unità immobiliari date in affitto, in particolare:

  • porzioni o intere unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche o destinate alle locazioni brevi (articolo 4 del decreto-legge n. 50 del 2017);
  • strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere.

Locatori e soggetti titolari delle strutture devono richiedere il codice, inviando un’apposita istanza, per poi esporlo “all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura, assicurando il rispetto di eventuali vincoli urbanistici e paesaggistici”, ma, come si legge nella norma, anche per “indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato”.

Allo stesso modo, sono tenuti a indicare il CIN, insieme alle informazioni relative agli appartamenti, alle stanze e alle strutture ricettive, coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici.

La procedura per richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale

La procedura di richiesta del CIN non è stata ancora attivata da parte del Ministero del Turismo, ma nella norma ci sono già le prime indicazioni da seguire per ottenerlo.

L’istanza sarà corredata da una dichiarazione sostitutiva ai sensi degli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti i dati catastali dell’unità immobiliare o della struttura e e la

sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti secondo la normativa regionale e statale

(comma 7, articolo 13-ter, decreto in esame), che le unità immobiliari ad uso abitativo, gestite nelle forme imprenditoriali e oggetto di locazioni per finalità turistiche o di locazioni brevi, devono soddisfare.

In linea generale è necessario sempre dotare gli spazi degli strumenti che seguono:

  • dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti;
  • estintori portatili da posizionare in maniera accessibile e visibile, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e, in ogni caso, da installare in ragione di uno ogni 200 metri quadrati di pavimento, o frazione, con un minimo di un estintore per piano.

Per coloro che hanno già un codice identificativo in linea con le norme previste sul territorio di riferimento è prevista la ricodificazione automatica: il CIN si ottiene aggiungendo ai codici regionali e provinciali un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero del Turismo.

La procedura, quindi, non tocca coloro che operano con attività di affitti brevi o turistici, ma coinvolge le Regioni e gli enti territoriali che devono comunicare codici e dati per l’iscrizione nella banca dati nazionale.

CIN, Codice Identificativo Nazionale: la disciplina transitoria

Come sottolineato dal Ministero del Turismo a inizio anno, “gli obblighi e le sanzioni in materia di CIN si applicheranno a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale” dell’Avviso sull’entrata in vigore della banca dati e del portale telematico del Ministero del Turismo per l’assegnazione del CIN.

E in attesa di passare all’operatività delle nuove regole nei casi in cui è previsto, è necessario utilizzare il codice regionale o provinciale già assegnato mentre nel caso di nuove strutture o nuove attività di locazioni, bisogna richiedere l’assegnazione del codice identificativo all’ente territoriale di riferimento.

Le sanzioni relative al CIN, Codice Identificativo Nazionale

Con il meccanismo in vigore a pieno regime, per le strutture e le unità immobiliari sprovviste di CIN è prevista una sanzione che va dagli 800 agli 8.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.

Per chi, invece, non espone e non indica il codice identificativo nazionale si va dai 500 agli euro 5.000 per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione, anche in tal caso in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile. In aggiunta, è prevista un’ulteriore sanzione, consistente nell’obbligo di rimozione immediata

dell’eventuale annuncio irregolare pubblicato, fatto che dovrebbe riferirsi agli annunci che non recano l’indicazione del CIN.

TeamSystem Hospitality
I migliori gestionali per Hotel, Resort, Compagnie Alberghiere, Dimore Storiche, Agriturismi.

Articoli correlati