Tutto ciò che c’è da sapere sugli spogliatoi di palestra e piscina
Quali sono le regole da seguire per progettare e costruire gli spogliatoi di palestre e piscine? Quali sono le dimensioni minime, come devono essere ripartiti gli spazi, e quali criteri regolano la scelta degli arredi? Nel momento in cui si decide di aprire un nuovo centro sportivo è necessario, tra le altre cose, conoscere ed osservare una lunga lista di norme tecniche per il disegno degli spazi, con indicazioni precise per le aree dedicate al blocco dei servizi, che riguarda spogliatoi, servizi igienici e docce per gli iscritti. Proprio per questo motivo, progettare una piscina o una palestra non è semplicissimo: ancor prima di pensare al miglior dislocamento delle varie aree, per fornire la migliore esperienza agli iscritti, è necessario prendere in esame tutti i regolamenti tecnici del caso, volti a garantire la sicurezza e la salubrità degli ambienti.
In questa guida facciamo una panoramica su tutto ciò che occorre sapere per la progettazione a norma degli spogliatoi di piscine e palestre.
Cosa cerca l’iscritto nello spogliatoio
Nel concepire il progetto di uno spogliatoio, sia esso di una palestra, di una piscina o di un grande centro sportivo, è necessario capire che questo non deve essere considerato un semplice luogo di passaggio per gli utenti iscritti. Atleti, sportivi e neofiti non cercano soltanto uno spazio sicuro in cui indossare l’abbigliamento sportivo e riporre i propri beni durante l’allenamento. Desiderano invece uno spazio che offra più della mera funzionalità e che presenti quindi tutto il necessario per risultare accogliente, confortevole e rilassante.
Oltre a queste caratteristiche, uno spogliatoio deve rispettare a pieno tutte le norme igienico-sanitarie, deve essere sufficientemente grande in base al numero di utilizzatori, deve essere ben arieggiato e illuminato e deve garantire un buon livello di privacy. Non stupisce che, per assicurare tutti questi elementi, esista una lunga serie di regole a cui fare riferimento.
Le regole per la progettazione degli spogliatoi per palestre e piscine
Esistono diversi regolamenti da tenere in considerazione per il progetto degli spogliatoi di piscine, centri sportivi e palestre, e molto spesso le norme cambiano a livello locale. Diventa quindi impossibile presentare le regole complessive e dettagliate per ogni tipo di struttura, in qualsiasi angolo d’Italia: va però detto che esiste un regolamento nazionale a cui fare riferimento come “base di partenza” per la progettazione di queste aree. Parliamo della normativa Coni per l’impiantistica sportiva (Delibera n.1379-2008) e, più nello specifico, della sezione dedicata agli spogliatoi degli impianti sportivi di esercizio dedicati alla preparazione atletica.
La ripartizione delle aree degli spogliatoi
La maggior parte dei dubbi, quando si parla di regole di costruzione degli spogliatoi per palestre, è relativa alle dimensioni minime. Va però detto che ancora prima di guardare alla metratura di questi spazi è bene sottolineare il fatto che in ogni struttura, sia essa una palestra o una piscina, è obbligatorio prevedere la presenza di almeno due spogliatoi distinti per sesso: un’area deve infatti essere assegnata alle donne, l’altra agli uomini.
Laddove possibile, in taluni casi, è peraltro consigliata la creazione di ulteriori spogliatoi, per rendere fattibile una seconda divisione per fasce d’età. Ad esempio gli spogliatoi per i bambini e le bambine o gli spazi dedicati alle bambine accompagnate dai papà.
In generale, queste aree devono presentare delle ripartizioni interne: se il fulcro dello spogliatoio è la zona armadietti, questa deve essere dotata di un disimpegno all’ingresso e di uno o più disimpegni corrispondenti all’ingresso dei servizi igienici e della zona docce. Si pensi, ad esempio, agli spogliatoi a “rotazione”, o all’area dedicata al cambio scarpe prima di entrare nell’area “bagnata” nel caso delle piscine o nell’area dedicata all’allenamento nel caso delle palestre.
Le regole per la pavimentazione e per il rivestimento
Vista la peculiare destinazione d’uso di questi spazi, non stupisce che ci siano delle direttive anche per quanto concerne le pavimentazioni e i rivestimenti degli spogliatoi di palestre e piscine.
Dal momento che si prevede un possibile utilizzo a piedi nudi, il calpestio deve essere antiscivolo per garantire la sicurezza degli utilizzatori.
Per assicurare il più alto livello di pulizia e di igiene, invece, le pareti devono essere perfettamente lisce. È consentito l’eventuale utilizzo di apposite resine, mentre sono da evitare soluzioni di intonaco a base di gesso. Seguendo queste norme, la regolare pulizia degli spogliatoi risulterà di conseguenza molto più efficace e semplice.
Illuminazione, ventilazione e finestre
Lo spogliatoio deve essere ben illuminato, con una buona combinazione di luce naturale e artificiale. A questo proposito, le finestre devono essere poste a un’altezza minima di 200 centimetri, per impedire la vista dall’esterno. Vista la peculiarità dello spazio, inoltre, per gli infissi sono da preferire le aperture a vasistas, con cerniera sul basso.
Non va trascurata la ventilazione degli spazi, tenendo in considerazione la vicinanza con le docce e la conseguente presenza di vapore acqueo: il tasso di umidità, infatti, non dovrebbe superare il 70%.
L’arredo degli spogliatoi
Il locale armadietti dovrebbe essere provvisto di panche con profondità di 50 centimetri, presentando lateralmente uno spazio di 80 centimetri per permettere il passaggio e la sosta di utenti su sedia a rotelle.
Gli armadietti presenti negli spogliatori di palestre e piscine devono garantire la massima sicurezza degli oggetti riposti al loro interno, con cardini anti-scasso e con serrature in grado di coniugare affidabilità e facilità di utilizzo. Può risultare utile, da questo punto di vista, l’adozione di serrature elettroniche per armadietti. Ad esempio, il sistema fornito da Wellness in Cloud, il gestionale in cloud più completo per il fitness, consente di utilizzare la tessera, il bracciale, lo smartphone con l’App della palestra o la minicard di accesso al centro sportivo anche per aprire e chiudere l’armadietto, eliminando la necessità di avere lucchetti o chiavi.
Wellness in Cloud: il software per una gestione efficace degli spogliatoi
Come abbiamo visto, per la realizzazione di uno spogliatoio per piscine e palestre è fondamentale osservare precisi criteri strutturali ed igienico-sanitari. Tuttavia, un moderno centro sportivo non può esimersi dal fornire alla propria clientela anche tutta una serie di servizi e agevolazioni garantite dalla tecnologia, utili per rendere il luogo più accogliente e comodo.
Da questo punto di vista, Wellness in Cloud di TeamSystem, un ecosistema di APP per desktop, smartphone e tablet, lettori e domotica, offre la soluzione più completa, permettendo di automatizzare e semplificare l’utilizzo di molti servizi presenti negli spogliatoi di piscine e palestre.
Basti pensare alle automazioni per phon e docce, un sistema indipendente da fornitori terzi, completamente gestito dal titolare della palestra/piscina il quale può impostare specifiche regole: ad esempio può stabilire il tempo di durata, differenziando per uomini e donne, o impostare la prima doccia inclusa con l’abbonamento a rinnovo automatico e le successive a pagamento, oppure tutte libere ma con gestione del tempo centralizzata. Lettori e centraline sono nativamente integrate con le soluzioni software di Wellness in Cloud e possono essere attivate dall’utente utilizzando gli stessi dispositivi wearable e App della palestra usati per accedere al centro sportivo. Un’automazione utile, semplice da gestire e in grado di assicurare un risparmio energetico e idrico.
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