Piscina e certificato medico

08.10.2019 - Tempo di lettura: 6'
Piscina e certificato medico

Piscina e certificato medico: come essere in regola con le normative

Cosa mettere nella borsa della piscina quando si decide di iniziare un’attività in acqua? Costume, cuffia, e…certificato medico.

Il certificato medico non agonistico è una delle primissime cose che viene richiesta al momento dell’iscrizione in piscina, sia per adulti che i bambini sopra i 6 anni.

Si tratta di una certificazione, redatta da medico competente, nella quale viene dichiarata l’idoneità fisica del soggetto alla pratica di sport acquatici non agonistici.

Sul tema dell’obbligatorietà del certificato medico le normative hanno subito importanti mutamenti negli ultimi anni, tanto da generare non poca confusione anche per gli “addetti ai lavori”.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

L’8 agosto 2014, l’ex ministro della salute Lorenzin, ha firmato il decreto per l’approvazione delle linee guida da adottare in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica, andando a chiarire alcuni dubbi interpretativi inerenti le nuove disposizioni introdotte dalla legge 98 del 9 agosto 2013.

Secondo questo decreto, l’obbligatorietà della certificazione rimane valida solo per discipline sportive iscritte al Coni o affiliate alle Federazioni sportive nazionali (es. la Federazione Italiana Nuoto – FIN) e per le attività parascolastiche (organizzate dalle scuole in orario extra-scolastico).

Rimangono quindi escluse dall’obbligo tutte quelle attività ludico-motorie “amatoriali”, non legate ad enti istituzionali e all’ambito scolastico. In questi casi la richiesta del certificato medico, a fini assicurativi, è a discrezione dell’associazione o società sportiva dilettantistica.

Diverso è il discorso per le attività agonistiche (vedi ad esempio la pallanuoto, il nuoto agonistico ecc) dove è previsto che la certificazione medica risulti sempre obbligatoria.

Il rilascio del certificato di sana e robusta costituzione, da parte del medico di base o del medico specialista in medicina dello sport, può avvenire solo a seguito di una visita medica dove:

  • Sia richiesta al paziente l’anamnesi
  • Sia stato effettuato un esame obiettivo di rilevazione della pressione sanguigna
  • Sia stato eseguito l’elettrocardiogramma a riposo (almeno una volta nella vita!)

Per persone con più di 60 anni o per chi soffre di patologie che comportano un maggior rischio cardiovascolare, è necessario invece un elettrocardiogramma basale ripetuto annualmente.

In ogni caso il medico certificatore può richiedere ulteriori approfondimenti laddove lo ritenga opportuno.

La validità del certificato medico è di 12 mesi con decorrenza dalla data di rilascio; e ha un costo, tipicamente, che va dai 30 e i 50 euro.

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Il certificato medico in piscina va portato oppure no?

SI, per legge, se l’attività, ad esempio acquagym, che si svolge rientra in quelle previste dal Coni o fa parte di qualsiasi altra Federazione Nazionale.

NO, ma l’impianto ha diritto di richiederlo ugualmente, se l’attività è svolta presso centri sportivi non affiliati al Coni e non in ambito scolastico, come ad esempio il nuoto libero o assistito.

Non c’è da stupirsi quindi, come molti centri natatori, richiedano regolarmente di presentare un certificato medico in corso di validità al momento dell’iscrizione.

Laddove il certificato è obbligatorio la legge regolamenta e verifica possibili inadempienze con conseguenti sanzioni pecuniarie. La sanzione va da 51,56€ a 516,46€ (ai sensi dell’art.2 della Legge 1099/1971) e, nei casi più gravi di decesso o lesioni, le conseguenze sono anche a livello penale per il presidente dell’associazione.

Per quelle discipline per le quali il certificato non è obbligatorio per legge, è comunque utile per tutelare sia la struttura che lo stesso soggetto interessato e prevenire potenziali problemi di salute legati alla pratica di attività sportiva.

E’ importante quindi per chi gestisce una piscina, applicare una politica ferrea sulla consegna e sulla verifica dei certificati medici da parte dei propri iscritti.

Non solo il certificato medico deve essere richiesto in fase di iscrizione, ma è necessario anche monitorare le scadenze in modo da avere i certificati sempre in corso di validità.

Ovviamente è impensabile consultare quotidianamente l’elenco dei certificati (cartaceo o digitale che sia) alla ricerca delle scadenze, quindi come gestire al meglio questo tipo di controllo?

Senza ombra di dubbio la soluzione viene dal software gestionale utilizzato in piscina.

Nel gestionale che utilizzi ogni giorno nella piscina, quasi sicuramente, è presente la possibilità di tracciare la scadenza del certificato medico all’interno della scheda anagrafica del cliente (e se non è così…è giunta l’ora di cambiare software!).

Compilare correttamente la scadenza del certificato medico in anagrafica significa:

  • Rendere indispensabile per l’accesso alla struttura avere il certificato in corso di validità. La funzionalità del controllo accessi in piscina è infatti proprio quella di bloccare l’utente al varco qualora non siano rispettati determinati requisiti, uno dei quali appunto il certificato medico. In pratica se il cliente ha il certificato assente o scaduto il lettore segnalerà un divieto e di conseguenza il tornello non si aprirà. A discrezione della struttura stabilire se concedere o meno un margine di tolleranza sulla data esatta di scadenza.
  • Poter disporre, all’occorrenza, di statistiche precise relative alla scadenza del certificato medico. Attraverso il gestionale per piscine sarà possibile ottenere non solo l’elenco degli iscritti non in regola con il certificato, ma anche un prospetto di coloro a cui il certificato scade prossimamente. Questo permette di prevedere un’azione comunicativa di reminder, ricordando direttamente al cliente oppure affidandosi a email sms o notifiche push, in modo da avvisare tempestivamente gli utenti.
  • Automatizzare le comunicazioni di reminder. Le informazioni e circa la scadenza del certificato medico possono essere utilizzate come base per impostare delle azioni comunicative automatizzate come ad esempio l’invio di email, sms o notifiche push tramite app. Una volta definiti i parametri (il testo, quanto tempo prima rispetto alla scadenza del certificato avvisare il cliente) sarà il software, in completa autonomia, a inviare le comunicazioni di reminder.
  • Visualizzare la scadenza del certificato sull’app cliente. Se il software è integrato con un’app dedicata al cliente dove, tra le varie cose, è visibile anche la scadenza del certificato, l’utente potrà verificare personalmente lo stato del proprio certificato e organizzarsi per il rinnovo dello stesso.

Una funzionalità molto semplice quella di verifica del certificato medico tramite software gestionale, ma enormemente importante per una gestione precisa, organizzata e rispettosa delle normative di qualsiasi piscina.

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