Come finanziare un’ASD: strumenti e metodi

31.05.2024 - Tempo di lettura: 7'
Come finanziare un’ASD: strumenti e metodi

Un’ASD, ovvero un’Associazione Sportiva Dilettantistica, è un’associazione con finalità sportive senza scopo di lucro. Associazioni di questo tipo vengono fondate per perseguire in modo continuativo una o più attività sportive, che vengono svolte solo in modo dilettantistico. Ma come è possibile sostenere un ente di questo tipo? Se è vero che un’ASD non ha scopo di lucro, è anche vero che deve comunque sostenere diverse spese, le quali talvolta possono essere anche molto importanti. Oggi vedremo quindi come finanziare un’ASD, per individuare quindi i principali metodi per supportare finanziariamente le attività dell’associazione sportiva.  

Come finanziare un’ASD? 

Partiamo da un presupposto: un’ASD può finanziare le proprie attività in modi differenti. Alcune modalità sono assolutamente regolari nel tempo, mentre altre sono eccezionali e meno programmabili. Vediamo quindi quali possono essere i flussi economici in entrata per un’Associazione Sportiva Dilettantistica. 

Finanziare un’ASD con le quote associative 

Il primo e più comune modo per finanziare un’associazione sportiva è senz’altro rappresentato dalla raccolta delle quote associative, ovvero delle quote d’iscrizione e di rinnovo pagate dai vari soci per far parte dell’ente e per partecipare alle sue assemblee. La quota associativa è a tutti gli effetti un contributo finanziario che l’associato è tenuto a pagare annualmente entro una data stabilita, per l’appunto per coprire i costi di gestione dell’associazione e per finanziare le attività sportive. L’importo della quota viene deciso dal consiglio direttivo o dall’assemblea degli associati, in base a una valutazione delle spese di gestione e dei costi delle attività che verranno organizzate durante l’anno. Chi non paga la propria quota associativa perde la qualifica di socio e, con essa, tutti i diritti riservati ai soli associati, dal diritto di voto all’accesso ai servizi riservati.  

Finanziamento dell’ASD attraverso pubblicità e sponsorizzazioni 

Altro modo classico per raccogliere finanziamenti per l’ASD è rappresentato dalle pubblicità e dalle sponsorizzazioni: l’esempio classico della sponsorizzazione è per esempio quello della messa a disposizione di uno spazio per la stampa del brand di un’azienda, che diventa così sponsor dell’associazione. Ecco che allora, in seguito a un accordo, il soggetto esterno si impegna a erogare all’associazione denaro oppure dei beni in natura, in cambio di una maggiore visibilità, per mezzo della stampa del logo dell’azienda sui borsoni della squadra, sulle divise degli atleti, sugli striscioni esposti durante gli eventi sportivi, e via dicendo. La pubblicità, invece, consiste in messaggi più diretti sul brand o su un prodotto, ad esempio attraverso la stampa di volantini.  

Va precisato che questi particolari tipi di finanziamento rientrano nell’ambito delle attività commerciali, che possono essere svolte solo se l’associazione ha una partita IVA. Sia per la pubblicità che per la sponsorizzazione, dev’essere applicata una tassazione del 50% sull’IVA da versare.    

Finanziare un’Associazione Sportiva Dilettantistica attraverso le raccolte fondi 

Le associazioni sportive possono finanziare le proprie attività anche attraverso delle raccolte pubbliche di fondi. Va detto che i finanziamenti per ASD di questo tipo non concorrono alla formazione del reddito, e non sono nemmeno soggetti a Iva; per poter sfruttare questi vantaggi, però, la raccolta fondi deve presentare determinate caratteristiche. Si deve trattare infatti di una raccolta pubblica, di natura occasionale, organizzata in occasione di ricorrenze, di campagne di sensibilizzazione o di celebrazioni particolari. Nel caso in cui la raccolta fondi venisse organizzata in concomitanza con lo scambio di beni o di servizi, questi devono obbligatoriamente essere di valore modico.  

Il finanziamento dell’Associazione Sportiva con il 5 per mille 

È noto che le ASD possono beneficiare del 5 per mille, insieme a tante altre realtà non profit, dagli enti di ricerca fino alle Organizzazioni di volontariato. Non tutte le associazioni sportive dilettantistiche, però, possono automaticamente usufruire del 5 per mille. Ci sono alcune condizioni che devono essere soddisfatte, quali:  

  • la presenza all’interno dell’ente di un settore giovanile;  
  • l’affiliazione alla Federazione sportiva nazionale o a un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI;  
  • la prevalenza di un’attività a scelta tra avviamento alla pratica sportiva di minorenni oppure di persone al di sopra dei 60 anni; 
  • l’avviamento allo sport di persone svantaggiate.  

Va aggiunto che, qualora l’ASD veda l’effettiva erogazione del 5 per mille, sarà poi tenuta a redigere entro un anno un rendiconto dedicato alla spiegazione degli utilizzi fatti delle somme ricevute.  

Il ruolo delle erogazioni liberali 

Anche le erogazioni liberali sono da considerarsi come una possibile fonte di finanziamento per le associazioni sportive dilettantistiche. Con erogazione liberale s’intente una donazione in denaro, in beni mobili oppure in beni immobili, effettuata con puro spirito di liberalità, senza quindi che il donatore chieda di ricevere qualcosa come compensazione.  

Va detto che le erogazioni liberali possono essere fatte sia dai soci, sia da soggetti terzi, siano questi delle persone fisiche, delle aziende o degli enti. E non è tutto qui: le erogazioni liberali a favore di associazioni sportive dilettantistiche danno ai soggetti che decidono di effettuare la donazione la possibilità di detrarre dalle imposte una somma pari al 19% della somma erogata.  

Le attività commerciali dell’Associazione Sportiva Dilettantistica 

È bene sottolineare che le ASD, pur essendo degli enti non commerciali, possono svolgere delle attività di natura commerciale, a patto che queste non finiscano per essere prevalenti rispetto alle attività istituzionali, e a patto di possedere una partita Iva.  

È fondamentale, va detto, che l’ASD non superi con le attività di natura commerciale quelle di natura istituzionale: nel momento in cui questo limite viene superato, infatti, l’ASD perde la qualifica di ente non commerciale, e con essa tutti e benefici fiscali riconosciuti all’associazione.  

Altri possibili finanziamenti per l’attività di un’ASD 

Qui sopra abbiamo raccolto alcune delle principali forme di finanziamento per ASD. Ce ne sono altre, seppur meno comuni e meno utilizzate. C’è per esempio la possibilità, per l’Associazione Sportiva Dilettantistica, di ricevere dei contributi straordinari da parte dei soci. O ancora, c’è la possibilità del lascito testamentario, in forma di somma di denaro, di beni mobili o di beni immobili. E non va dimenticata nemmeno la possibilità di finanziare l’associazione sportiva grazie a dei contributi provenienti dalle istituzioni, come finanziamenti a fondo perduto provenienti da Comuni, Provincie, Regioni o altri enti pubblici, anche come risposta a un’attività svolta a favore dello stesso ente pubblico.  

La gestione dei finanziamenti da parte dell’ASD 

Tutti i finanziamenti delle attività dell’Associazione Sportiva Dilettantistica vanno gestiti attentamente, per avere la certezza di poter coprire le spese affrontate nonché per rispettare scrupolosamente la normativa. In questo senso, poter contare su un software per gestire gli aspetti finanziari, amministrativi e operativi di un’ASD è fondamentale: Sportivi in Cloud di TeamSystem offre tutto il necessario per gestire: 

  • le iscrizioni e l’incasso delle quote associative, dando anche la possibilità di pagare le quote tramite conto corrente bancario o carta di credito e ricordando le scadenze dei pagamenti;  
  • gli incassi delle erogazioni liberali; 
  • i flussi di cassa, tenendo sempre sotto controllo entrate e uscite; 
  • i bilanci e i rendiconti; 
  • i registri IVA; 
  • i corsi dell’associazione sportiva; 
  • i compensi dei collaboratori sportivi;  

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