Digitale e sostenibilità: tutte le opportunità per il settore vitivinicolo

27.05.2022 - Tempo di lettura: 3'
Digitale e sostenibilità: tutte le opportunità per il settore vitivinicolo

Non poteva che essere la cantina digitale la naturale evoluzione del settore vitivinicolo. Viviamo l’epoca del Vino 4.0: qui la digitalizzazione dei processi si traduce in una gestione più efficiente delle risorse e in un miglioramento della produttività e della flessibilità operativa, oltre che in un’accelerazione determinante delle attività amministrative e di marketing. Attraverso l’adozione di tecnologie avanzate, le cantine possono ottimizzare oggi ogni fase della produzione, dalla raccolta delle uve alla distribuzione del prodotto finale. Non solo, digitalizzare significa anche promuovere pratiche più responsabili ed essere più sostenibili. Scopriamo di più sul mondo della cantina digitale come viatico per la sostenibilità.

Cantina digitale: il presente e il futuro del vino.

Il concetto di cantina digitale è oramai entrato definitivamente nelle scelte imprenditoriali del settore vitivinicolo. Non per nulla molti forum internazionali, specializzati sul vino, definiscono la digitalizzazione l’elemento fondante del futuro sviluppo dell’intero ecosistema enogastronomico. I motivi sono di facile intuizione: scegliere la strada digitale permette di rinnovare l’intera azienda in tutti i settori: organizzazione della cantina, conferimento delle materie prime, processo di vinificazione, imbottigliamento, amministrazione, marketing e vendita sul mercato.

Viticoltura e sostenibilità nel 2025: cosa sapere

Il primo approccio ufficiale verso la sostenibilità nel settore vitivinicolo risale al 2004, quando l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) definì la sostenibilità come un “approccio globale alla scala di sistemi di produzione e di lavorazione delle uve, associando contemporaneamente la sostenibilità economica delle strutture e dei territori, la produzione di prodotti di qualità, la protezione dei rischi legati all’ambiente e della salute dei consumatori […]”.
Un lungo pamphlet che diede vita – in seguito – a una serie di linee guida con l’obiettivo di trasformare il settore vitivinicolo in un ambito sempre più sostenibile, nell’ottica di salvaguardare l’ambiente e la salute dei consumatori.

Si parla di vino sostenibile quando si ha a che fare con un prodotto capace di rispettare tre requisiti di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. La viticultura sostenibile si riferisce a pratiche responsabili e green che riguardano non solo la produzione del vino, ma anche la sua trasformazione, l’imbottigliamento e la distribuzione. È un vino quindi con un impatto minimo sull’ambiente perché, per esempio, privilegia un ridotto consumo di acqua e suolo (micro- irrigazione, raccolta dell’acqua piovana, rotazione delle colture), limita l’uso di pesticidi sostituendoli con metodi naturali di controllo dei parassiti e delle malattie, il packaging delle bottiglie è fatto di materiale riciclabile e la raccolta, il trasporto e la lavorazione dell’uva avvengono sfruttando forme di energia rinnovabile. Ma un vino sostenibile è anche quello che rispetta i criteri di sostenibilità sociale: dignitose condizioni ai lavoratori nei campi, tutela del territorio per preservare il benessere della collettività, collaborazione con le comunità e le istituzioni locali.

Efficienza ed ottimizzazione delle risorse sono i due fattori chiave invece per garantire il terzo dei criteri di sostenibilità, quello economico. Un’azienda vitivinicola deve cioè poter garantire una crescita sostenibile nel tempo, capace di offrire ricchezza e occupazione. Evitando ad esempio di sprecare risorse, riducendo il consumo di carburante e di energia necessari per le varie operazioni di produzione del vino, usando i residui di potatura delle piante di vite (i cosiddetti sarmenti) come biomassa o compostaggio per ottenere energia pulita da riutilizzare in azienda o nelle abitazioni vicine.
A livello comunitario non c’è ancora una normativa che regoli l’uso del termine sostenibile, ma esistono degli standard volontari che definiscono i parametri da rispettate lungo tutta la filiera produttiva perché si possa dire che un’azienda lavora in maniera sostenibile. In Italia ci pensa la certificazione di sostenibilità introdotta a partire dal 2022 che permette al vino italiano di dotarsi di un disciplinare basato su un sistema nazionale di produzione integrata: consente ai vini ottenuti seguendo specifiche regole di produzione di essere immesse in commercio utilizzando uno specifico logo pubblico riconoscibile ai consumatori del vino sostenibile.

Le aziende che lo desiderano possono decidere di aderire a uno degli standard oggi disponibili, come il Programma VIVA (Sostenibilità in Vitivinicoltura) che promuove la sostenibilità nel settore vinicolo attraverso un sistema di valutazione e certificazione basato su quattro aree di intervento: territorio, aria, acqua e vigneto. Attraverso questo programma i produttori possono misurare e monitorare il loro impatto ambientale e adottare strategie per ridurlo.
Non solo, anche il packaging diventa sostenibile con soluzioni sempre più green dalle bottiglie in vetro scuro e più leggero, alle lattine o bag-in-box al posto del vetro, etichette riciclabili, trasparenti, impermeabili e rimovibili, fino ai tappi a vite o in vetro.

Ovviamente un approccio sostenibile nel mondo vinicolo non può prescindere dall’avvento della digitalizzazione, che consente di semplificare tutti i processi dalla produzione alla vendita: sensori e droni collocati strategicamente in vigneti e cantine permettono ad esempio di monitorare in tempo reale le condizioni delle piante e del suolo o di raccogliere dati sulla temperatura e l’umidità in cantina. Dalle tecniche di vinificazione all’avanguardia alla creazione di etichette interattive passando per l’uso di chatbot in grado di consigliare i vini in base ai gusti personali, l’innovazione rende il vino sempre più accessibile e sostenibile.

Perché avere un software per la cantina digitale

L’uso di software e tecnologie Industry 4.0 nel settore vitivinicolo garantiscono la sostenibilità e la tracciabilità dei prodotti, tecniche di produzione innovative e il pieno rispetto delle normative. Nel dettaglio la digitalizzazione del settore vinicolo coinvolge cinque aree:

  • l’organizzazione della cantina
  • il conferimento delle materie prime
  • il processo di vinificazione
  • l’imbottigliamento
  • la gestione fiscale e amministrativa.

L’uso di software in cantina permette di:

  • ottimizzare i vari processi produttivi dal conferimento delle uve in cantina fino alle operazioni di vinificazione e imbottigliamento;
  • tracciare e monitorare in tempo reale i vari processi grazie allo scambio continuo di dati tra il software e i macchinari presenti in cantina. Il monitoraggio dei dati in cantina consente di raccogliere informazioni dettagliate su ogni processo, facilitando decisioni informate e migliorando la qualità del prodotto finale. I sensori possono ad esempio rilevare temperatura, umidità e altri parametri chiave, permettendo di regolare automaticamente le condizioni per ottimizzare il processo di fermentazione, oppure monitorare la presenza di eventuali contaminanti o anomalie che potrebbero compromettere la qualità del vino;
  • garantire tracciabilità e conformità alle normative. Tramite software specifici è possibile, ad esempio, risalire ad ogni singola bottiglia in qualsiasi parte del mondo, rassicurando il consumatore sulla provenienza del vino, su come è stato prodotto e sulle componenti base del prodotto imbottigliato;
  • decisioni più consapevoli basate su modelli previsionali avanzati. Grazie all’analisi dei dati si può prevedere con maggiore precisione la quantità di uva disponibile per la vinificazione e pianificare in anticipo le operazioni di cantina;
  • gestire e pianificare ordini e spedizioni.

TeamSystem Wine: la soluzione digitale per cantine sostenibili

I software gestionali rappresentano oggi una delle soluzioni più all’avanguardia per una cantina sostenibile.  Un esempio è TeamSystem Wine, un software pensato per guidare le aziende vitivinicole nell’era della digitalizzazione e della sostenibilità. Un’unica piattaforma progettata per gestire digitalmente l’intero ciclo produttivo, dalla produzione alla commercializzazione.

Grazie a una vasta gamma di funzionalità consente di:

  • monitorare l’intero processo produttivo, dalla vinificazione all’imbottigliamento, garantendo la tracciabilità in ogni fase
  • ottimizzare la gestione delle risorse, migliorare la resa dei vigneti e pianificare le operazioni con maggiore precisione
  • tracciare le varie attività agronomiche, integrando dati meteo, analisi del terreno e costi di produzione
  • assicurare la conformità alle normative nazionali ed europee sull’industria 4.0.

Il software si collega agli impianti, in modo da offrire una visione completa e in tempo reale dell’intera produzione e di garantire una comunicazione bidirezionale con le macchine presenti in cantina, come diraspatrici, serbatoi, presse e altro ancora. Grazie all’integrazione con AI, IoT e soluzioni in Cloud, TeamSystem Wine permette di monitorare ogni fase del ciclo produttivo, dalla vigna all’imbottigliamento, con strumenti di analisi avanzati per ottimizzare le risorse e migliorare la produttività.

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