KYC (Know Your Customer): definizione, importanza e implementazione

18.09.2023 - Tempo di lettura: 1'
KYC (Know Your Customer): definizione, importanza e implementazione

KYC: cos’è

Il KYC, acronimo di Know Your Customer, è un insieme di procedure utilizzate da aziende, istituti e professionisti che per obbligo di legge devono verificare al meglio l’identità dei propri clienti.

Attraverso il KYC vengono rilevate informazioni utili sui clienti al fine di proteggerli e di verificare che gli stessi non abbiano intenzioni illegali o non nascondano potenziali rischi per l’organizzazione.

Alcuni istituti, come per esempio le banche, hanno l’obbligo di verificare – attraverso il KYC – l’identità del cliente, in modo da comprendere se sussiste un rischio di riciclaggio del denaro o di intenzioni criminali.

Tutte le indicazioni riguardanti il KYC sono contenute nelle direttive europee per l’antiriciclaggio, precisamente nel documento Anti Money Laundry Directives (AMLD), il cui ultimo aggiornamento – per l’Italia – è stato inserito nel decreto legislativo numero 90/2017.

Perché attivare il Know Your Customer?

Come si evince dalla definizione di KYC questo insieme di procedure è necessario per le aziende, gli istituti e i professionisti che, per obbligo di legge, sono tenute a verificare l’identità della propria clientela, al fine da scongiurare eventuali rischi di finanziamento criminale o di riciclaggio.  In questo modo aziende e istituti tutelano sé stessi e rispettano le norme.

L’attivazione del KYC inoltre non è un processo una tantum, ma una verifica che deve essere costantemente monitorata nel tempo, al fine di scongiurare la presenza di clienti ad alto rischio. L’esposizione a eventuali rischi di riciclaggio o a fini criminali è infatti una situazione che può manifestarsi anche nel tempo, non solamente nel momento dell’acquisizione del cliente.

Chi deve attivare un KYC?

Esistono categorie per cui la legge impone la compilazione adeguata di un questionario al fine di evitare situazioni di riciclaggio, finanziamento al terrorismo o finanziamento criminale. Tra le categorie per cui è richiesto un adeguato procedimento KYC  troviamo:

  • intermediari bancari e finanziari, tra i quali ci sono gli istituti bancari, ma anche SIM, SGR, SICAV e SICAF;
  • operatori finanziari, come intermediari creditizi e società fiduciarie;
  • notai e avvocati, qualora queste categorie mettano in atto operazioni di natura finanziaria o immobiliare per conto e in nome dei propri clienti;
  • professionisti, sia in forma societaria, che associata o individuale: in questa categoria rientrano ad esempio Consulenti del lavoro, Commercialisti, esperti contabili, patronati e CAF;
  • revisori legali;
  • operatori non finanziari altri, come per esempio gestori di case d’asta, professionisti che operano nel mercato dell’oro, agenti immobiliari, commercianti d’arte, mediatori civili e titolari di attività di recupero crediti;
  • soggetti prestatori di servizi di gioco e di valuta virtuale.

Come implementare il KYC: TeamSystem Onboarding

Per l’implementazione del Know Your Customer aziende, istituti e professionisti devono dotarsi di specifici software per la verifica dell’identità, in grado di attivare procedure di riconoscimento digitale chiamate Digital Onboarding.

Onboarding di TeamSystem Trust Services è un software ideato per agevolare l’identificazione dei clienti da remoto, attraverso selfie, video chat guidate e video per autodichiarazioni di consenso. Utilizzando questa piattaforma le aziende hanno la possibilità di identificare a distanza il cliente e consentire la firma di contratti in modo molto più rapido rispetto ai metodi tradizionali, nel pieno rispetto delle normative.

TeamSystem Onboarding è un software molto facile da installare e utilizzare ed è sostenuto da una struttura in Cloud, la quale assicura un aggiornamento continuo, la garanzia di salvataggio dei dati e la possibilità di accedervi da remoto, qualunque sia la posizione e il dispositivo.

Il processo di Digital Onboarding è possibile con TeamSystem Onboarding in tre diverse modalità, semplici e intuitive: in VideoLive, con il supporto di un operatore da remoto, con un Selfie fotografico multiplo oppure con un video di autodichiarazione di consenso.

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