Break Even Point

Break Even Point

Il Break Even Point (BEP) è il punto di pareggio in cui i costi totali e i ricavi totali di un’azienda sono equivalenti e il profitto è pari a zero. Il calcolo del Break Even Point consente di individuare quante unità di merce devono essere prodotte per pareggiare i costi di produzione. Si tratta un efficace strumento di previsione dei rischi, ma anche di un validissimo mezzo di controllo dell’attività produttiva, grazie al monitoraggio costante di utili e perdite durante la produzione.

Come si calcola il Break Even Point

Il Break Even Point definisce il punto in cui i costi totali – dati dalla somma di costi fissi e costi variabili – per una produzione o un prodotto sono equivalenti al fatturato complessivo. Il Break Even Point richiede dunque una puntuale analisi tecnica che mette in relazione tre fattori aziendali principali, ovvero:

  • i costi fissi,
  • i costi variabili
  • e i volumi di produzione.

L’obiettivo è quello di individuare il cosiddetto Fatturato break even, definito come la quantità di ricavo necessaria per coprire i costi totali. L’analisi per il calcolo del Break Even Point prende il nome di Break even analysis ed è efficace solo se si è a conoscenza dei costi fissi e dei costi variabili dell’azienda. Per procedere si possono impiegare due diverse metodologie, quella grafica – avvalendoci del piano cartesiano – e quella analitica – con l’utilizzo di una formula.

Metodo grafico

Il metodo grafico sfrutta un diagramma di redditività, che mette in relazione costi variabili, costi fissi, ricavi e volumi di produzione. Sul piano cartesiano, la quantità sarà la variabile indipendente sull’asse X, mentre sull’asse delle Y sono indicati i costi dei prodotti.

I costi variabili sono rappresentati con una retta inclinata positivamente, perché variano in relazione al fatturato; i costi totali sono rappresentati da una retta inclinata positivamente che incontra l’asse delle ordinate in corrispondenza dei costi fissi totali.

Il punto di pareggio o BEP è così dato dall’intersezione della retta dei costi totali con la retta dei ricavi totali, fornendoci un’informazione precisa sulla quantità di prodotti da vendere necessaria per coprire i costi sostenuti.

Metodo analitico

La formula del Break Even Point si utilizza per aziende che realizzano uno o più prodotti, ma deve essere applicata ad ogni prodotto separatamente. I fattori che influiscono sul variare del BEP sono:

  • costi fissi (CF),
  • prezzo di vendita (PV),
  • costo variabile unitario (CVU), vale a dire il costo variabile applicato a quella singola unità di prodotto.

Formula per il calcolo del BEP

BEP = CF / (PV – CVU)

La formula tra parentesi (PV – CVU) indica il Margine di Contribuzione, vale a dire quanto incidono i costi fissi sul prezzo di vendita finale, mentre la somma tra costi fissi e costi variabili rappresenta i costi totali: CT = CF + CV.

Break Even Point: esempio pratico

Utilizzando la formula vista in precedenza, ecco un esempio pratico di calcolo del Break Even Point. Supponendo che i costi fissi siano pari a 50.000 euro, che il prezzo di vendita unitario sia 500 euro e che il costo variabile unitario sia 100 euro, abbiamo:

BEP = 50.000 / (500 – 100) = 125

La quantità di unità da produrre necessaria per pareggiare i costi di produzione per quel determinato prodotto – e dunque il suo BEP – è così pari a 125 euro. In altre parole, l’azienda dovrà produrre e vendere 125 unità al prezzo di 500 euro ciascuna per non far registrare delle perdite.

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