Il nuovo ruolo del Professionista come CFO Digitale

31.10.2022 - Tempo di lettura: 3'
Il nuovo ruolo del Professionista come CFO Digitale

E se il CFO in azienda fosse il professionista? Proporre nuove soluzioni per fronteggiare le difficolta aziendali in modo preventivo è ciò che oggi si aspettano i clienti di studio. La tecnologia è matura: sta a noi coglierne i vantaggi.

L’ecosistema odierno vede il digitale irrompere in maniera pervasiva in tutti i livelli di operatività e responsabilità aziendale; l’opportunità è quella di adattarsi per coglierne il massimo dei benefici indotti. Occorre però confrontarsi con i budget a disposizione, soprattutto delle imprese di piccola e piccolissima dimensione, che non consentono l’assunzione di nuovo personale da destinare a questa nuova frontiera.

Per riuscirci, quindi, gli imprenditori possono trovare nel loro professionista di fiducia – il Dottore Commercialista – l’alleato indispensabile per comprendere come muoversi in questa nuova era digitale.

Chi è il CFO e di cosa si occupa

In un mercato florido la variabile finanziaria solitamente viene lasciata in secondo piano valorizzando il business aziendale. Al contrario, in situazioni di crisi generalizzata, diventa necessario mettere in risalto e potenziare altre aree organizzative come, appunto, quella finanziaria.

In questo contesto diventa cruciale la figura del CFO, acronimo di Chief Financial Officer. Si tratta di colui che viene incaricato della gestione dell’intero ambito finanziario di un’azienda. Le funzioni del CFO sono diverse: monitoraggio dei flussi di cassa, gestione dei rapporti con gli istituti di credito, pianificazione finanziaria, reporting, stimolazione di azioni correttive e molto altro.

Il CFO è quindi un professionista strategico per l’impresa: è colui che, ancor prima del prodotto e/o servizio da offrire sul mercato, consente di offrire in tempo reale le informazioni (i dati di business) per poter decidere quali e quante merci produrre, su quali mercati e magari sulla base delle esigenze “intercettate” dal mercato stesso.

Grazie all’operato del CFO l’impresa può operare avendo a disposizione adeguate informazioni sia interne all’azienda che esterne (del mercato di riferimento): questi dati dovranno “amalgamarsi” con le disponibilità e gli strumenti finanziari già a disposizione o reperibili.

Il Commercialista come CFO

Non sempre le aziende possono permettersi di supportare una figura con queste mansioni nella propria struttura. Di norma il CFO è presente all’interno degli organigrammi delle grandi imprese, mentre raramente è riscontrabili in PMI e microimprese. Come possono queste categorie implementare questo professionista?

La soluzione è affidarsi al proprio commercialista, che può cogliere l’occasione per riqualificare la propria attività ponendosi accanto all’imprenditore con una visione d’insieme (o di scenario) molto più ampia della sua.

Un nuovo ruolo, ben più ampio e centrale nella salute dei conti delle aziende clienti. Per riuscire in questa piccola rivoluzione serve una nuova visione: un approccio più consulenziale accompagnato dall’utilizzo di strumenti adatti per raccogliere, elaborare e rendicontare le informazioni il più velocemente possibile, con l’obiettivo di presentarle in modo semplice per accelerare il processo decisionale.

 

La figura del commercialista cambia: da “rendicontatore” del business aziendale (bilanci, dichiarazioni reddituali…) ad “anticipatore” del business. Il cliente non potrà più fare a meno né della tecnologia né del suo professionista.

Sta a noi professionisti la scelta: perché no?!

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