Guida alle detrazioni del nuovo Ecobonus 2021

31.05.2021 - Tempo di lettura: 4'
Guida alle detrazioni del nuovo Ecobonus 2021

Grazie all’Ecobonus 2021 è possibile fare interventi di riqualificazione energetica sugli edifici ottenendo detrazioni per il 110%, 65% e 50%.

L’Ecobonus 2021 aiuta i contribuenti a migliorare i propri edifici sfruttando le detrazioni fiscali per effettuare riqualificazioni energetiche e interventi di sicurezza antisismica. Questo pacchetto di provvedimenti consente così di detrarre interventi come:

  • riqualificazione energetica;
  • implementazione di impianti solari fotovoltaici;
  • opere strutturali per la riduzione del rischio sismico.

Non solo, all’interno dell’Ecobonus compare anche la possibilità di installare colonnine di ricarica per i veicoli ad alimentazione elettrica. La normativa prevede tre tipologie di detrazioni legate all’Ecobonus: 50%, 65% e 110%.

All’interno dei provvedimenti governativi sulla ristrutturazione degli edifici esistenti l’Ecobonus gioca un ruolo fondamentale. Questo provvedimento consente di ottenere delle detrazioni fiscali ai fini IRPEF in seguito a lavori di efficientamento energetico e di riqualificazione antisismica.

Lo scopo dichiarato degli enti governativi si dirama in due diverse direttrici:

  • la prima è quella di stimolare l’intero settore edilizio, provato recentemente anche dalla pandemia di Coronavirus;
  • la seconda è spingere l’acceleratore sulle fonti energetiche rinnovabili che possano superare l’utilizzo dei combustibili fossili.

Le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2021 sono tre, diverse a seconda della tipologia di intervento. A ogni tipologia corrisponde una percentuale di spesa da poter detrarre: 50%, 65% e 110%.

I requisiti per accedere all’Ecobonus 2021

Ecobonus 50% e 65%

L’Ecobonus del 50% e 65% ha delle condizioni diverse rispetto a quello del 110%. Al primo, infatti, possono partecipare tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’IRPEF (Imposta sul reddito sulle persone fisiche), che siano residenti o non residenti sul territorio italiano e che vogliano apportare lavori sia sulla prima che sulla seconda casa. È possibile usufruire dell’Ecobonus al 50% e al 65% anche per i titolari di reddito di impresa.

Ecco nel dettaglio tutte le categorie a cui spetta l’agevolazione del 50% e 65%:

  • Persone fisiche
  • Esercenti arti e professioni
  • Nudi proprietari
  • Contribuenti che percepiscono reddito di impresa: persone fisiche ma anche società di persone e società di capitali. In questi casi, seguendo la risoluzione n 340/E/2008 dell’Agenzia delle Imprese, la detrazione è possibile solo su fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività.
  • Locatari e comodatari
  • Titolari di usufrutto, uso o abitazione
  • Società tra professionisti
  • IACP (Istituti Autonomi Case Popolari)
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • Familiare convivente (se partecipa alle spese per gli interventi)
  • Convivente more uxorio (se partecipa alle spese per gli interventi)

Ecobonus al 110%

Più ristretta invece la platea di contribuenti che possono accedere all’Ecobonus del 110%, nel dettaglio:

  • Persone fisiche detentori dell’immobile;
  • Persone fisiche proprietari di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distinte;
  • Condomìni;
  • Iacp (Istituti Autonomi Case Popolari);
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Onlus e associazioni che promuovono attività sociale o volontariato;
  • Associazioni sportive, qualora l’intervento fosse adibito a sistemazione di immobili o parti di esso riguardanti gli spogliatoi.

Come si ottiene l’Ecobonus

Alla base dell’ottenimento dell’Ecobonus nelle forme del 50%, del 65% e del 110 % c’è il pagamento delle prestazioni lavorative tramite bonifico parlante. La fattura così liquidata consente di poter ottenere il diritto alle detrazioni. Ovviamente la persona che effettua il pagamento deve essere l’intestatario delle fatture.

Un’altra considerazione importante è relativa ai lavori sostenuti da più soggetti. In questo caso devono essere attentamente inseriti nella pratica tutti i dati delle persone che vogliono usufruire della detrazione, nello specifico nome, cognome e codice fiscale.

Per quanto riguarda gli interventi effettuati su parti in comune dei condomini è obbligatorio inserire il codice fiscale dell’amministratore condominiale oppure del condominio che effettua il bonifico.

Detrazioni previste dall’Ecobonus 2021

Le forme di detrazione previste dall’Ecobonus 2021 sono tre. Eccole:

  • Detrazione in 5 anni: significa che la detrazione viene suddivisa in 5 anni in base all’Irpef del richiedente sui versamenti delle imposte da effettuare, a rate uguali.
  • Sconto in fattura: in questo caso il beneficiario dell’Ecobonus ottiene uno sconto in fattura dall’impresa che effettua i lavori, con un limite massimo del 100%. L’impresa ottiene così un credito d’imposta pari alla detrazione, in modo da compensare lo sconto effettuato al cliente. L’azienda stessa può poi cedere il credito ad istituti terzi, come banche o altri intermediari creditizi.
  • Cessione del credito: questa modalità consiste nel cedere il credito di imposta ad enti terzi, come possono essere istituti bancari, intermediari finanziari o anche imprese.

Lavori detraibili al 110%: quali sono?

All’interno dei lavori detraibili al 110% grazie all’Ecobonus figurano i cosiddetti lavori “trainanti”, ovvero interventi finalizzati alla riqualificazione energetica di edifici. Sono principalmente suddivisi in 3 categorie:

  • Coibentazione: si intendono lavori di isolamento termico di quelle che vengono definite superfici opache, che siano verticali, orizzontali o oblique, per oltre il 25% della superficie. Ci si può riferire indifferentemente a superficie dispendente lorda di un’unità immobiliare o di una unità inserita in un contesto plurifamiliare. Per ottenere le detrazioni dell’Ecobonus al 110% è necessario che i materiali isolanti rispettino i Criteri Ambientali Minimi.
  • Impianto di riscaldamento condominiale: ovvero interventi di sostituzione di sistema di climatizzazione invernale esistente all’interno di parti comuni di edifici condominiali. La sostituzione deve avvenire con sistemi come caldaie a condensazione, pompe di calore o generatori ibridi con efficienza pari almeno alla classe A, come da regolamento UE.
  • Impianti di riscaldamento in proprietà esclusiva: ovvero interventi di sostituzione di sistema di climatizzazione invernale esistente in edifici di proprietà, anche inseriti in contesti plurifamigliari. La sostituzione deve avvenire con sistemi come caldaie a condensazione, pompe di calore o generatori ibridi con efficienza pari almeno alla classe A, come da regolamento UE

Lavori detraibili al 65%: quali sono?

Ecco invece le casistiche in grado di consentire un rimborso pari al 65% della spesa per gli interventi di riqualificazione energetica:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi (es: pompa di calore integrata con caldaia a condensazione) o generatori d’aria calda a condensazione;
  • Installazione di micro-cogeneratori in grado di portare un risparmio energetico pari al 20%;
  • Sostituzione dell’impianto di riscaldamento;
  • Installazione di pompe di calore ad elevata efficienza;
  • Installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto di impianti di climatizzazione o riscaldamento;
  • Interventi di riqualificazione energetica per impianti di climatizzazione invernale in grado di portare un risparmio energetico di almeno il 20%;
  • Interventi su strutture opache al fine di riqualificazione energetica;
  • Installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda e coprire fabbisogni domestici o aziendali (per esempio: strutture sportive, piscine).

Lavori detraibili al 50%: quali sono?

Infine, ecco gli interventi per ottenere la detrazione IRPEF del 50%:>

  • Installazione finestre, infissi, portoncini;
  • Installazione di caldaie a condensazione in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • Installazione di impianti di climatizzazione forniti di generatori di calore alimentati a pellets, truciolato e simili (biomasse combustibili).

Per i professionisti: come gestire l’Ecobonus?

Come abbiamo potuto analizzare l’Ecobonus 2021 prevede tre diverse possibilità di detrazione: 50%, 65% e 110%. Le esigenze dei clienti sono diverse e non sempre la soluzione apparentemente più remunerativa (110%) è quella giusta.

Il ruolo di tutti i professionisti coinvolti nella gestione dei Bonus è quello di attivare una consulenza valida, precisa e con l’obiettivo di ottimizzare la resa economica degli interventi di riqualificazione energetica.

Per questo motivo è nato TeamSystem Ecobonus, l’insieme di soluzioni pensato per aiutare i professionisti a gestire le pratiche di Bonus garantendo uno sguardo a 360°, che parte dalla verifica di fattibilità e arriva fino alla cessione del credito.

TeamSystem Ecobonus racchiude software cloud dedicate a studi tecnici, aziende costruttrici, commercialisti, CAF e condomini e supportano i professionisti nella gestione semplice ed immediata delle pratiche come Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus, Bonus facciate e Bonus ristrutturazioni.

I software di TeamSystem Ecobonus si suddividono in tre moduli operativi:

  • TeamSystem Ecobonus per Commercialisti, CAF e Amministratori di Condominio: soluzione cloud dedicata ai Commercialisti, ai CAF e agli amministratori di condomini per gestire con facilità documentazione e pratiche riguardanti Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus e molto altro.
  • TeamSystem Construction Ecobonus: soluzione cloud dedicata a studi tecnici e costruttori per la gestione completa delle pratiche di detrazione, dalla valutazione preliminare alla fatturazione, passando per documentazione e contrattualistica.
  • TeamSystem Incassa Subito: la soluzione di TeamSystem per ottenere la liquidità necessaria per eseguire i lavori attraverso la cessione del credito di imposta.

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