Bonus sport, dall’avvio dei corsi al pagamento del contributo: le regole ASD e SSD

03.11.2025 - Tempo di lettura: 6'
Bonus sport, dall’avvio dei corsi al pagamento del contributo: le regole ASD e SSD

Associazioni e società sportive ammesse al Fondo dote famiglia dovranno rispettare specifiche regole, sia sul fronte della gestione di corsi e attività che per la rendicontazione. I passaggi per ottenere i contributi

Bonus sport verso l’avvio della fase operativa: dopo la scadenza del 31 ottobre per la presentazione delle domande, il Fondo dote famiglia entrerà nel vivo.

La misura, introdotta dalla scorsa Legge di Bilancio, partita nell’ultima parte dell’anno con un iter in più fasi, chiama in campo direttamente associazioni e società sportive dilettantistiche, insieme agli ETS e alle Onlus ammessi, ai fini dell’erogazione dei corsi sportivi e delle attività ricreative in favore dei giovani dai 6 ai 14 anni.

Alle famiglie è stato richiesto di presentare domanda, selezionando il corso sportivo tra quelli disponibili negli elenchi pubblicati sul portale del Dipartimento dello Sport. Superata la scadenza del 31 ottobre si procederà con la formazione della graduatoria dei beneficiari, e successivamente, potrà partire a tutti gli effetti l’organizzazione e l’avvio dei corsi da parte delle realtà aderenti.

Per ASD e SSD sarà fondamentale rispettare le regole di gestione dei corsi erogati, ai fini della richiesta dei contributi pari ad un massimo di 300 euro per ciascun beneficiario.

Bonus sport, Fondo dote famiglia con pagamento diretto ad ASD e SSD

Rispetto alla generalità delle prestazioni indirizzate alle famiglie, il Fondo da 30 milioni stanziato dalla Legge di Bilancio 2025 prevede l’erogazione diretta in favore di associazioni, società sportive dilettantistiche, Onlus ed ETS che si occupano dell’organizzazione e della gestione dei corsi e delle attività sportive in favore dei beneficiari.

Si tratta quindi di un contributo indiretto, il cui avvio è stato articolato in più fasi. Dalla fine di luglio e fino all’8 settembre gli Enti hanno dovuto comunicare la volontà di adesione all’iniziativa, indicando le attività formative organizzate. Dal 29 settembre e fino al 31 ottobre è stato il turno delle famiglie, tenute a fare domanda.

La palla passerà poi al Dipartimento per lo Sport, tenuto a stilare la graduatoria dei beneficiari sulla base dell’ordine cronologico di invio delle domande e fino ad esaurimento delle risorse.

Per il Fondo dote famiglia partenza entro il 15 dicembre 2025

Una volta consolidato il primo elenco dei beneficiari si entrerà quindi nel vivo, e per ASD e SSD sarà il momento per l’avvio formale dei corsi.

Come previsto dall’avviso del Dipartimento per lo Sport che ha dato il via alla misura, la partenza è prevista entro il 15 dicembre 2025 e le attività erogate dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026.

La data di avvio e di conclusione dei corsi rappresenteranno due dei tre momenti di pagamento delle somme spettanti.

Bonus fino a 300 euro con pagamento in tre fasi

Le risorse assegnate, sulla base dei corsi offerti in favore delle ragazze e dei ragazzi beneficiari del bonus di 300 euro, saranno erogate in tre diverse quote:

  • la prima, pari al 30 per cento del contributo, sarà riconosciuta al momento dell’inizio dell’attività;
  • una seconda quota, pari al 40 per ceto del contributo, sarà erogata a metà corso;
  • l’ultima, pari al restante 30 per cento, sarà invece riconosciuta alla fine del corso.

Il secondo e il terzo pagamento saranno subordinati alla verifica dell’effettiva frequenza dei corsi da parte dei minori iscritti.

Il Dipartimento per lo Sport metterà a disposizione appositi moduli volti a dichiarare l’effettiva frequenza dei corsi da parte del minore, a firma sia del rappresentante del Destinatario che dell’esercente la potestà genitoriale sul minore.

L’effettiva partecipazione ai corsi e alle attività offerte sarà centrale per poter ottenere il contributo: in caso di assenze superiori al 30 per cento è prevista la decadenza dal beneficio e, per associazioni e società sportive, l’obbligo di restituire le quote già pagate.

Il Dipartimento per lo Sport, con il supporto di Sport e Salute S.p.A., effettuerà verifiche specifiche, anche in sede, per accertare la corretta fruizione del contributo e la reale frequenza alle attività.

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