Cos’è l’Influencer Marketing e quali sono i vantaggi per i brand
Se ne sente parlare spesso e ormai da diversi anni, ma l’Influencer Marketing è materia oscura ancora per molti. I vantaggi che questa particolare forma di marketing online può assicurare ai brand, però, sono molteplici e, pertanto, è fondamentale sapere con precisione chi è un influencer e cosa vuol dire fare Influencer Marketing.
Chi è un influencer
Per capire cos’è l’Influencer Marketing, bisogna prima avere le idee ben chiare su chi è un influencer.
Al giorno d’oggi la parola Influencer è spesso abusata e utilizzata in modo improprio: con questo termine, nell’ambito del marketing, si fa riferimento a una persona ritenuta competente in una particolare nicchia di mercato e con un seguito sui social network tale da essere in grado di “influenzare” la percezione e il comportamento d’acquisto di una comunità di utenti, per il quale rappresenta un punto di riferimento.
Un influencer, generalmente, acquisisce autorevolezza pubblicando con regolarità contenuti originali e ritenuti di qualità dai suoi utenti e interagendo con quest’ultimi, facendo leva, oltre che sulle sue competenze nel suo settore di riferimento, anche sul suo carisma e sulla sua capacità di coinvolgimento e persuasione.
Nel linguaggio comune, spesso la parola “influencer” è associata alle grandi star nazionali e internazionali, ma è importante sottolineare che, accanto a queste celebrità che, a buon diritto, vengono considerate “influencer”, è possibile annoverare all’interno di questa ampia categoria anche persone meno note che, ciò nonostante, sono riuscite a costruirsi ugualmente una solida reputazione sul web e un seguito di utenti tale da poter influenzare le scelte di quest’ultimi.
A questo proposito è opportuno sapere che esiste una particolare classificazione che permette di suddividere gli influencer in base al loro seguito:
- Mega-influencer o Celebrities (con più di 1 milione di follower);
- Macro-influencer (con un numero di follower compreso tra i 100.000 e 1 milione);
- Mid-influencer (con un numero di follower tra i 20.000 e i 100.000);
- Micro-influencer (con un numero di follower tra i 5.000 e i 20.000);
- Nano-influencer (con un numero di follower tra i 1.000 e i 5.000).
Nonostante l’esiguo numero di follower, anche i nano-influencer possono rivelarsi molto utili in ambito Influencer Marketing, soprattutto per chi opera in ambito locale. Secondo ‘Hype Auditor’, non a caso, i nano-influencer sono quelli che, tra tutti, hanno il tasso di engagement più alto, attorno al 5%.
Cos’è l’Influencer Marketing, come funziona e i suoi vantaggi
Questa particolare forma di marketing si basa sulla collaborazione tra un brand e un influencer che, in cambio di un compenso monetario, di prodotti/servizi omaggio o altre forme di ricompensa, offre visibilità sui social network al brand e ai suoi prodotti/servizi, trasferendo in questo modo la fiducia riservata in lui dalla sua audience al brand o ai prodotti/servizi pubblicizzati. Maggiore è la fiducia riservata all’influencer dai suoi follower, più i suoi consigli verranno percepiti come sinceri e imparziali e, quindi, più efficace si rivelerà la strategia di promozione del brand.
Alla luce di quanto appena detto, l’Influencer Marketing può essere considerato sia un’evoluzione della pubblicità tradizionale (in cui gli influencer e i social network stanno progressivamente sostituendo i vip che, soprattutto in passato, i brand sceglievano come testimonial sui media più tradizionali, come per esempio la tv) sia un’evoluzione del Referral Marketing (in cui il passaparola, prima limitato alla propria cerchia di amici e parenti, ora include gli influencer in qualità di personalità ritenuti esperte ed autorevoli).
Come poc’anzi sottolineato, buona parte del successo dell’Influencer Marketing si basa sulla capacità dell’influencer di conquistare la fiducia dei suoi follower e, poi, trasferirla al brand che lo ha scelto come testimonial, contribuendo in questo modo ad aumentare e consolidare la Brand Trust (fiducia nel marchio) e la Brand Awareness (consapevolezza del marchio).
Uno dei vantaggi di questa particolare forma di marketing sta, non a caso, proprio nella relazione autentica che si instaura tra l’influencer e la sua comunità di seguaci e, conseguentemente, tra il brand e gli utenti.
A questo proposito è importante conoscere il significato di Earned Media Value (EMV): è un valore che quantifica il ROI (Ritorno sull’investimento) che è possibile ottenere con un’attività di marketing. Tanto più alto è questo valore associato a una campagna di Influencer Marketing, più il brand è riuscito a ottenere menzioni e costruire relazioni più autentiche col suo target.
Un altro evidente vantaggio dell’Influencer Marketing è avere la possibilità di raggiungere più velocemente e più facilmente le persone “giuste”, cioè (a seconda delle specifiche esigenze) un pubblico vasto e variegato o uno più limitato nell’ampiezza ma estremamente specifico.
Come fare Influencer Marketing in modo efficace
Per costruire una strategia di Influencer Marketing in grado di rivelarsi efficace è necessario, innanzitutto, scegliere con particolare attenzione il social network su cui svilupparla e l’influencer con cui collaborare. Ovviamente, a guidare la scelta dovranno essere gli obiettivi aziendali al centro della propria campagna di marketing.
Tra gli aspetti da considerare nella scelta dell’influencer c’è la sua platea di follower, che deve essere perfettamente in linea con il target che si desidera intercettare. Ciò, però, non basta: anche l’influencer stesso deve avere personalità e valori compatibili col brand. Non solo: deve essere attivo sulla piattaforma scelta per la propria campagna e deve saper coinvolgere i suoi follower.
Esistono diversi KPI (Key Performance Indicators) che è possibile prendere in considerazione per valutare la validità del lavoro di un influencer in vista di una possibile collaborazione: più che le cosiddette vanity metrics, come per esempio il numero di follower (facilmente alterabile e non certo garanzia di successo), bisogna valutare con particolare attenzione il tasso di engagement (o engagement rate), indicatore che mostra in modo più efficace e realistico la capacità di un influencer di creare coinvolgimento attorno ai suoi contenuti.
Una volta scelta la piattaforma social e individuato l’influencer, bisogna raggiungere un accordo di collaborazione e mettere “nero su bianco” il numero di contenuti che dovrà produrre, l’uso che verrà fatto di questi contenuti, la durata della collaborazione (con obiettivi da raggiungere e precise scadenze) oltre ovviamente alla forma di retribuzione prevista.
Per rendere efficace la propria campagna di Influencer Marketing c’è, infine, un ulteriore aspetto da considerare: è importante, come appena accennato, fornire all’influencer un brief con gli obiettivi che il brand desidera raggiungere ma, allo stesso tempo, è necessario garantirgli la giusta dose di libertà creativa, in modo che sia messo nelle condizioni ideali per creare un’esperienza ancora più autentica e coinvolgente.