Il tuo e-commerce estero con il 50% a fondo perduto

05.10.2020 - Tempo di lettura: 4'

Oggi vendere online in Italia e, soprattutto, all’estero non è più prerogativa delle grandi aziende con ingenti capitali da poter investire.

Avviare un e-commerce è un’opportunità alla portata di molte aziende italiane che possono usufruire di un vasto ventaglio di strumenti a supporto dello sviluppo progettuale come istituzioni, agevolazioni pubbliche, incentivi e consulenze specialistiche ad hoc: tutti utili alleati per identificare e attuare la “strategia migliore” per diffondere i propri prodotti al di fuori dei confini italiani.

Il concetto di “strategia migliore” per diffondere i propri prodotti all’estero, dipende strettamente dalle conoscenze informatiche e di marketing che una azienda ha al suo interno o dalla possibilità di questa di poter investire il giusto capitale per affidarsi a dei professionisti esterni.

Entrando nel concreto, di seguito qualche esempio delle spese che una qualunque azienda deve affrontare per sviluppare il proprio e-commerce:

  • produrre contenuti nella lingua del Paese target;

  • creare un sito web responsive, user friendly e funzionante;

  • tenere conto dei sistemi di analytics e geolocalizzazione;

  • scegliere grafica e packaging accattivanti;

  • offrire servizi accessori collegati alla vendita, come il customer care o altri servizi a valore aggiunto.

Questi sono solo alcuni esempi delle tantissime attività e dei costi ad esse connessi a cui bisogna far fronte per avviare con successo un e-commerce.

Fortunatamente esiste un agevolazione pensata proprio per le aziende che vogliono incrementare le vendite all’estero sfruttando le potenzialità dell’e-commerce.

Si tratta dell’agevolazione promossa da Sace-Simest che prevede l’erogazione di un finanziamento agevolato che copre il 100% delle spese ammissibili e fino al 50% del finanziamento a fondo perduto, per le imprese che vogliono sfruttare le potenzialità del commercio elettronico oltre i confini nazionali.

Si, il 50% a fondo perduto per far fronte a tutte, ma proprio tutte, le spese per realizzare un ecommerce di successo.

Esaminiamo nel dettaglio quali sono gli indiscussi vantaggi di questa agevolazione.

I vantaggi dell’agevolazione Sace-Simest per il tuo e-commerce

La notizia più interessante risiede nella possibilità di ottenere fino al 50% del finanziamento richiesto sotto forma di contributo a fondo perduto.

È sicuramente utile ricordare che un contributo a fondo perduto è un importo concesso dall’ente erogante, a fronte di un progetto/ investimento specifico, del quale non si richiede la restituzione.

Generalmente infatti l’importo del contributo a fondo perduto viene erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario.

Il tasso del finanziamento rimane inoltre fisso al 10% del tasso di riferimento UE (attualmente, l’interesse da pagare sul finanziamento è solo dello 0,089%!) e la restituzione avverrà in 4 anni, di cui 1 di pre-ammortamento, con rate semestrali.

Inoltre, fino al 31 dicembre 2020, grazie alle novità introdotte dal Decreto Rilancio, è possibile accedere all’agevolazione senza necessità di presentare garanzie.

Anche gli importi massimi del finanziamento sono stati innalzati: è possibile ricevere fino a 450.000 euro a fronte della realizzazione di una piattaforma proprietaria e fino a 300.000 euro a fronte dell’utilizzo di un marketplace di terzi.

Quanto è possibile richiedere?

Per quanto riguarda il finanziamento che è possibile richiedere esso non deve superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.

L’importo minimo del finanziamento che è possibile richiedere invece è di 25.000 euro per cui, facendo un piccolo calcolo, si evince che la media dei ricavi degli ultimi due bilanci dell’impresa per poter accedere all’agevolazione deve essere di circa 167.000 euro.

La percentuale del 50% di contributo a fondo perduto verrà calcolata sull’importo complessivo del finanziamento richiesto dall’impresa.

Facciamo un po’ di chiarezza con un esempio concreto.

Supponiamo che la Rossi srl voglia realizzare un e-commerce attraverso lo sviluppo di una piattaforma proprietaria.

Supponiamo inoltre che la media dei ricavi degli ultimi due bilanci approvati e depositati della Rossi srl sia pari a 600.000 euro.

In questa situazione la Rossi srl per far fronte a tutte le spese legate allo sviluppo della propria piattaforma e-commerce, potrà richiedere un finanziamento complessivo di 90.000 euro di cui:

  • 45.000 euro sotto forma di finanziamento agevolato

  • 45.000 euro sotto forma di contributo a fondo perduto

E se la Rossi srl volesse realizzare il proprio e-commerce anche in Spagna?

Nessun problema, è possibile presentare più di una domanda di finanziamento a valere sulle risorse del Fondo 394/8gestito da SIMEST, purchè l’esposizione massima dell’impresa al momento della delibera, nonché quella attesa alla luce delle erogazioni previste a seguito del finanziamento da deliberare, non sia superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci approvati e depositati.

Passiamo alle caratteristiche per richiedere questa vantaggiosa agevolazione.

Chi può richiedere l’agevolazione?

Un ulteriore vantaggio di questa agevolazione è che non sono stati previsti requisiti stringenti per identificare i possibili beneficiari di questa agevolazione.

Di fatto possono richiedere il finanziamento ed il contributo a fondo perduto tutte le società di capitali (anche costituite in forma di “Rete Soggetto”) che hanno depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

Come detto in precedenza, i bilanci depositati sono assolutamente necessari per poter determinare la media dei ricavi ed il conseguente finanziamento concedibile.

Quali sono le spese ammissibili?

Qualsiasi opzione di realizzazione del progetto l’impresa sceglierà (marketplace o piattaforma proprietaria), le spese ammissibili possono essere finanziate al 100% e sono… praticamente tutte!

L’essenziale è che i beni o servizi distribuiti siano prodotti in Italia o con marchio italiano e che la domanda riguardi un solo Paese in cui sviluppare le proprie vendite.

Vediamo nel dettaglio quali sono le spese che è possibile agevolare.

In prima battuta, sono ammissibili tutte le spese relative alla creazione e sviluppo di una propria piattaforma informatica, ad esempio:

  • creazione sito e-commerce front-end;

  • creazione sito responsive/sito mobile/app;

  • costo configurazione del sistema;

  • spese di acquisto, registrazione e gestione del dominio geografico nel Paese di destinazione presso l’Authority locale;

  • consulenze a supporto della piattaforma.

In seconda battuta, sono ammissibili tutte spese relative alla gestione/funzionamento della propria piattaforma informatica / marketplace, ad esempio:

  •  spese di registrazione per apertura store in marketplace;

  • annual fee per il funzionamento e mantenimento della piattaforma/marketplace;

  • spese per la sicurezza dei dati e della piattaforma;

  • circuiti di pagamento;

  • scheda tecnica dei prodotti;

  • traduzione dei contenuti;

  • registrazione, omologazione e tutela del marchio;

  • spese di monitoraggio accessi alla piattaforma;

  • spese per analisi e tracciamento dati di navigazione.

Sono agevolabili anche tutte le spese relative alle attività promozionali ed alla formazione connesse allo sviluppo del programma, ad esempio:

  • spese per l’indicizzazione della piattaforma/marketplace;

  • spese per web marketing;

  • spese per comunicazione e promozione;

  • formazione del personale adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma.

Le spese non si esauriscono qui perché dal 6 agosto 2020, sono ammissibili anche i costi di affitto per magazzino e delle certificazioni internazionali di prodotto.

Si tratta di un’agevolazione estremamente vantaggiosa che consente di realizzare il proprio progetto di espansione in mercati esteri in tutta serenità.

Cosa stai aspettando? Ti aiutiamo noi a conquistare nuovi mercati!

Autore: il team Trovabando

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