Cos’è l’email retargeting e come sfruttarlo al meglio

04.06.2025 - Tempo di lettura: 5'
Cos’è l’email retargeting e come sfruttarlo al meglio

In un e-commerce l’email retargeting è una risorsa fondamentale per aumentare i ricavi e le conversioni. Si tratta infatti di una strategia di marketing capace di riconnettere le persone che hanno interagito con uno store online senza completare l’azione desiderata. In questo articolo scopriamo nel dettaglio quando utilizzarla e 5 modi efficaci per avviare campagne di retargeting via email.

E-mail retargeting: cosa è e come funziona

Partiamo dalle basi: che cos’è e come funziona l’email retargeting? Il retargeting via email è una strategia di marketing che consiste nell’inviare email mirate e personalizzate agli utenti che hanno interagito con il tuo sito e-commerce, ma senza concludere l’azione desiderata come la registrazione, l’iscrizione alla newsletter o l’acquisto.

Immaginiamo ad esempio che un utente visiti il tuo e-commerce ed esegua una serie di azioni come visualizzare prodotti, aggiungere articoli al carrello, compilare un form per la registrazione al sito, ma senza finalizzarne nessuna.

Il retargeting via email ti aiuterà a riconnetterti con i clienti che per un motivo o un altro hanno abbandonato il tuo store online senza comprare nulla, incoraggiandoli a fare il passo successivo per concludere l’acquisto.

Il sistema registra queste interazioni e successivamente entrano in gioco delle attivazioni automatiche per cui un utente riceverà un’email ogni volta che visiterà una pagina prodotto, abbandonerà il carrello o mostrerà interesse per determinati articoli.

Una buona strategia di email retargeting ti consentirà così di recuperare e far tornare i clienti che hanno mostrato interesse verso il tuo sito ma non hanno compiuto un’azione concreta; in questo modo eviterai che quei potenziali clienti si trasformino in opportunità perse e aumenterai le probabilità di conversione

Quando utilizzare l’email retargeting

Ma come fare retargeting nel modo giusto? Prima di scoprirlo è importante capire quando è il caso di utilizzarla. Ecco i tre scenari in cui l’email retargeting può diventare il tuo alleato migliore.

Abbandono del carrello

Uno dei più classici utilizzi dell’email retargeting riguarda l’abbandono del carrello.

Secondo uno studio di Statista del 2023 oltre il 76% degli utenti aggiunge prodotti al carrello senza completare l’acquisto. Un’email ben progettata può recuperare una parte significativa di questi carrelli abbandonati.

Cosa inserire nell’email?

  • Un promemoria dell’articolo lasciato nel carrello con immagini chiare del prodotto e il pulsante di pagamento in evidenza.
  • Eventuali offerte a tempo come sconti o promozioni per i clienti che completano l’acquisto entro un certo arco di tempo.
  • Recensioni o testimonianze di altri clienti per rafforzare la fiducia.

Il segreto è agire rapidamente: le email inviate entro poche ore dall’abbandono hanno i tassi di conversione più alti.

Coltivazione dei lead

Non sempre gli utenti sono pronti ad acquistare al primo contatto, in questo caso l’email retargeting aiuta a nutrire il lead cioè a coltivare la relazione con i propri clienti nel tempo, tramite l’interazione costante su svariati canali. Come? Attraverso la creazione di:

  • contenuti pertinenti e rilevanti come guide d’acquisto, tutorial in grado di fornire risposte o soluzioni utili alle domande e ai problemi del cliente, articoli informativi sui prodotti che sta cercando. In questo modo dimostrerai di capire le loro esigenze;
  • messaggi personalizzati sulla base delle abitudini e degli interessi dimostrati dai clienti. Le email generiche non servono, c’è bisogno di email scritte su misura per loro, ad esempio con un accesso in anteprima agli articoli che guarda più spesso;
  • promemoria sul valore delle offerte, come la spedizione gratuita o la garanzia soddisfatti o rimborsati.

Retargeting post-acquisto

Il retargeting via email in un e-commerce non finisce con l’acquisto. Il post-vendita è un momento fondamentale per:

  • suggerire e promuovere prodotti correlati (“Chi ha comprato questo ha acquistato anche…”);
  • incoraggiare recensioni
  • promuovere programmi fedeltà o promozioni speciali per i clienti più fedeli, come l’accesso in anteprima a prodotti esclusivi o a eventi speciali riservati solo agli iscritti;
  • proporre upsell o offerte premium.

Un cliente soddisfatto è più propenso a riacquistare: il retargeting post-acquisto mantiene viva la relazione e fidelizza il cliente.

5 strategie per avviare campagne di email retargeting

Scopriamo adesso le 5 migliori pratiche per creare campagne di email retargeting di successo e recuperare i clienti che hanno abbandonato il tuo ecommerce senza effettuare acquisti.

  • Segmenta il pubblico. Non tutti i clienti sono uguali, per questo è necessario dividere il pubblico in base a dati demografici, genere, spesa media, interazioni (carrelli abbandonati, acquirenti recenti), interessi (categorie di prodotto visitate), livello di coinvolgimento (frequenza di apertura delle email precedenti). Ti permetterà di capire chi sono i tuoi clienti e quali siano i loro comportamenti e le loro abitudini di acquisto prima di abbandonare.
  • Personalizza i contenuti. Il valore dell’email retargeting sta nella personalizzazione. Utilizza: nome dell’utente, prodotti specifici visualizzati o aggiunti al carrello, raccomandazioni basate sulla cronologia di navigazione. Più un’email è cucita su misura del cliente, maggiori saranno le probabilità di conversione.
  • Sfrutta le recensioni. Inserisci recensioni, rating o testimonianze dei clienti per consolidare la credibilità della tua attività. La riprova sociale è una leva potentissima: sapere che altri hanno acquistato e sono soddisfatti riduce l’ansia d’acquisto.
  • Crea urgenza. Le campagne di retargeting più efficaci sono quelle che creano un senso di urgenza che spinge i clienti a non rimandare l’acquisto come: offerte a tempo, disponibilità limitata di stock, conto alla rovescia fino alla scadenza.
  • Analizza le abitudini di acquisto e i comportamenti dei clienti: numero di acquisti passati, spesa media per ogni acquisto, tipo di email aperte, frequenza di acquisto, pagine del sito visitate;
  • Testa, misura e ottimizza. Non sottovalutare il monitoraggio di alcuni fattori come: il tasso di apertura delle email, il tasso di conversione e i ricavi generati. Usa test A/B sull’oggetto dell’email, CTA, layout e orari di invio.
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