Reti associative: con i modelli standard di statuto iscrizione al RUNTS più veloce

26.06.2023 - Tempo di lettura: 5'
Reti associative: con i modelli standard di statuto iscrizione al RUNTS più veloce

I tempi di iscrizione per gli enti che aderiscono a reti associative e utilizzano modelli standard di statuti approvati dal Ministero del Lavoro sono dimezzati. Focus sui vantaggi previsti e sulle istruzioni da seguire per ottenere il via libera sui modelli di statuto predisposti dalle reti.

Tra le diverse tipologie di Enti del Terzo Settore, costituiti in forma di associazione riconosciuta o non riconosciuta, rientrano anche le reti associative. Svolgono attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione o supporto degli enti che la costituiscono e delle loro attività di interesse generale.

A questa specifica categoria è dedicata anche una sezione del RUNTS, Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, previsto Decreto Legislativo n. 117/2017.

Le reti associative nascono per riunire diversi enti con scopi e finalità comuni sotto un unico ideale organizzativo, dando loro supporto per promuovere lo scopo sociale e una linea guida per condurre le proprie azioni.

“Facilitare” è l’obiettivo principale: la semplificazione dei processi amministrativi oltre che gestionali e fiscali per le proprie associate è alla base della costituzione di una qualsiasi rete associativa.

E in questa ottica rientra la scelta di prevedere una forma condivisa di modelli statutari per permettere alle reti di rendere più immediato l’ingresso di nuovi enti al RUNTS sotto la loro guida e indicazione.

Reti associative e iscrizione al RUNTS: quando è possibile utilizzare i modelli standard di statuto?

Utilizzare statuti conformi ai modelli standard approvati accorcia i termini procedimentali per l’iscrizione al RUNTS: in questi casi, infatti, è necessario verificare solo la regolarità formale della documentazione, con la conclusione dell’iter entro 30 giorni.

La possibilità di seguire questa via facilitata è subordinata all’approvazione dei modelli standard di statuto da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e prevista dall’articolo 47 comma 5 del d.lgs 117/2017.

Le istruzioni da seguire sono contenute nell’avviso pubblico n. 34/5549 adottato il 2 maggio 2023: la Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese ha messo nero su bianco le indicazioni per le reti associative iscritte al RUNTS che intendono presentare modelli standard di statuto che possano in futuro adottare gli enti intenzionati ad iscriversi alla rete e quindi anche al RUNTS.

Reti associative: l’istanza per l’approvazione del modello standard di statuto

Le reti associative devono inviare esclusivamente via PEC, Posta Elettronica Certificata, all’indirizzo dgterzosettore.div2@pec.lavoro.gov.it la documentazione per ottenere il via libera:

  • il modello “istanza per l’approvazione del modello standard di statuto”;
  • lo statuto tipizzato in formato word e pdf.

Le richieste devono essere sottoscritte digitalmente dal rappresentante legale della rete associativa.

Ogni istanza presentata riguarda un unico modello di statuto e per ciascuna rete associativa viene preso in esame un documento per volta.

Effettuate le verifiche sulla domanda presentata, sono tre i possibili esiti comunicati dalla Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese:

  • l’adozione del decreto di approvazione del modello standard di statuto;
  • la presenza di eventuali ostacoli al via libera;
  • la richiesta di eventuali integrazioni, correzioni o chiarimenti per concludere la procedura.

Reti associative e iscrizione al RUNTS semplificata con i modelli standard

 Se l’istanza va a buon fine, la Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese pubblica sul portale istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali i modelli standard di statuto, approvati con decreto direttoriale.

Ed è utilizzando questi modelli che per l’iscrizione al RUNTS gli enti possono beneficiare della riduzione dei tempi procedimentali previsti.

Gli Uffici dedicati, infatti, effettuate le necessarie verifiche sono chiamati a procedere con l’iscrizione entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Gli statuti che garantiscono una maggiore rapidità devono riportare la dicitura che segue:

“il presente statuto è redatto in conformità con il modello standard tipizzato predisposto dalla Rete associativa xy e approvato con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. ….. del…../…./…./”.

Snellimento delle procedure, sicurezza nella forma e riduzione dei tempi sono, in sintesi, i vantaggi per le associazioni che adotteranno modelli standard di statuti precedentemente approvati dal Ministero.

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