Relazione di missione: cos’è e come redigerla correttamente
Non sono pochi gli obblighi che gli ETS sono di volta in volta chiamati a rispettare. Tra questi, per una parte consistente delle associazioni, c’è anche quello di redigere e sottoporre all’assemblea dei soci, unicamente al rendiconto dell’esercizio, anche la relazione di missione. Vediamo quindi ora cos’è una relazione di missione, per quali ETS questa risulta obbligatoria e come prepararla in modo corretto.
Cos’è la relazione di missione per un ETS e quali enti devono crearla
Come è noto, la Riforma del Terzo Settore ha introdotto tante novità, con una progressiva evoluzione di questo ampio e diversificato universo di enti. Tra le tante nuove regole c’è anche l’obbligo, per gli Enti del Terzo Settore con dei bilanci superiori ai 220 mila euro, di redigere la relazione di missione. A definire questo dovere è l’articolo 13 del decreto legislativo 117/2017 (Codice del Terzo Settore), che vincola questi enti a presentare la relazione all’assemblea dei soci; si tratta di fatto di un documento da allegare al bilancio, di una relazione che non si limita a descrivere gli aspetti economici dell’associazione, ma che va oltre, riportando le scelte gestionali effettuate al fine di perseguire lo scopo sociale dell’ente.
Si può quindi pensare alla relazione di missione come al documento che – integrando ed estendendo il bilancio contabile – punta a raccontare un ETS nella sua completezza, dando alle persone interessate tutte le informazioni del caso riguardanti i risultati economici e sociali raggiunti.
Gli elementi della relazione
In sintesi, è possibile affermare che la relazione di missione di un’associazione o in generale di un ETS è chiamata a riportare informazioni riguardo a tre aspetti fondamentali, ovvero:
- La missione dell’ente e la sua identità
- Le attività istituzionali messe in campo per realizzare la propria missione
- Le attività strumentali attuate
Il DM lavoro 5 marzo 2020 (“Adozione della modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore”) spiega che la relazione «illustra, da un lato, le poste di bilancio e, dall’altro lato, l’andamento economico e finanziario dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie, cumulando informazioni che il codice civile colloca per le società di capitali, distintamente, nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione.». É in ogni caso questa la norma di riferimento contenente tutte le linee guida per la corretta redazione della relazione di missione da parte di un Ente del Terzo settore.
Come redigere la relazione di missione
Nella stesura della relazione di missione di un ETS è bene applicare il principio di prevalenza della sostanza sulla forma, seguendo quanto previsto dall’articolo del Codice Civile 2423.
Idealmente, per organizzare la stesura della relazione di missione, è bene partire da una struttura suddivisa in tre sezioni, ovvero:
- Una prima sezione in cui riportare le informazioni di ordine generale sull’ente: qui andranno inseriti i dati relativi ai fondatori e agli associati, ai volontari e ai lavoratori, ai compensi, alle differenze retributive e via dicendo.
- Una seconda sezione in cui elencare le specifiche sul bilancio dell’ente: si troveranno quindi in questa sezione informazioni relative ai crediti e ai debiti, ai movimenti delle immobilizzazioni, agli impegni di spesa, alle erogazioni liberali ricevute, ai costi e via dicendo.
- Una terza sezione – di tipo valutativo – dedicata alla rendicontazione delle attività dell’ente: qui viene quindi illustrata la situazione dell’ente, vengono indicate le modalità di perseguimento dello scopo fondativo, la proposta di destinazione dell’avanzo e così via.
Quelle indicate per ogni singola sezione ideale, va detto, sono solamente alcune delle informazioni che devono essere presenti in una relazione di missione di un ETS completa e corretta. Questo sapendo che, quando l’ente le ritenga rilevanti per fornire una rappresentazione veritiera della situazione dell’organizzazione, è possibile inserire ulteriori informazioni, tendenzialmente a corredo della terza e ultima sezione. Per maggiori informazioni sul contenuto della relazione di missione di un ETS invitiamo a consultate l’Allegato A del Decreto 5 marzo 2020.
L’obbligo per tanti Enti del Terzo Settore di presentare una completa relazione di missione rende ancora più prezioso l’utilizzo di un software gestionale sviluppato appositamente per il settore del non profit. Terzo settore in Cloud è il software sviluppato da TeamSystem per la gestione di tutti gli aspetti di un ETS, da quelli operativi e amministrativi fino alla contabilità e ai bilanci, che offre tutti i dati necessari per realizzare in modo veloce e facile sia i rendiconti, sia le relazioni di missione.