La gestione di un Oleificio: novità digitali

09.12.2020 - Tempo di lettura: 4'
La gestione di un Oleificio: novità digitali

Mio padre aveva nove ulivi ed ogni anno, verso la fine di ottobre (anche se qualche volta anticipava a settembre e non ho mai capito perché… forse aveva fretta o forse si lamentava della mosca, ma senza particolari nozioni in merito), chiamava me ed i miei fratelli per raccogliere le olive. Era un momento di festa e per noi che studiavamo dalla mattina alla sera era un’occasione, non sempre apprezzata, per ‘sporcarsi le mani’.

Gli unici strumenti che avevamo a disposizione erano dei teli improvvisati che stendevamo sotto ed intorno ad ogni singolo albero e delle casse rossastre o bluastre che papà aveva rimediato da qualche parte in paese.

A parte mamma che aveva un rastrello in plastica del nostro set da spiaggia, noi avevamo solo le mani e guai a far cade le olive in terra: dovevamo tirarle direttamente dentro le casse.

A fine giornata, stanchi e mezzi raffreddati, spostavamo le casse sotto la copertura di una rimessa ed andavamo a cena lamentosi della fatica, con le mani gonfie e profumate, ma soddisfatti dell’impresa.

Il giorno dopo portavamo le olive al frantoio (apparteneva ad un consorzio locale) e spesso non avevamo la quantità minima sufficiente per una carica completa; per fortuna qualche altra cassa di olive da amici si rimediava sempre, in cambio di una o due bottiglie.

La resa era anche abbastanza buona, forse perché il processo era a caldo.

Il risultato era un olio denso, color verdastro sporco e fortemente ‘pizzicoso’. Io lo adoravo, mia sorella no. Lo chiamavamo ‘Olio di gomito’ perché era veramente faticoso tutto il processo.

Ma dava grandi soddisfazioni.

Da una passione all’Oleificio

Crescendo mio padre arrivò a trenta olivi e la raccolta durava tantissimo spesso con aiuti di altre persone.

Durante l’università ho iniziato a pensare alla raccolta delle olive non tanto come un appuntamento familiare ma come un potenziale business.

Così, aiutato dalla famiglia, ho comprato un terreno già popolato da ulivi ed ho fatto amicizia con i proprietari di altri terreni per ampliare il numero di alberi.

Ne sapevo poco o niente di questo mondo ma mi appassionava.

Con il tempo però sono riuscito a creare una piccola impresa: ho i miei alberi, ho le olive provenienti da terreni di amici e da terreni molto lontani.

Ho dovuto imparare a gestire il flusso produttivo dall’approvvigionamento alla lavorazione fino alla distribuzione a ristoranti e piccoli negozi di alimentari.

Con il passare degli anni ho iniziato ad importare olive anche da altri paesi creando diverse linee di produzione, alcune più pregiate (destinate a ristorante ed al mercato orientale) ed alcune più leggere da semplice pasto destinate alla grande distribuzione.

Rimango un piccolo produttore ma ho sempre avuto come priorità, grazie alla mia formazione ingegneristica, l’organizzazione dell’attività in processi.

Il gestionale per oleifici che non c’era

Ho combattuto con diverse software house per avere processi controllabili a distanza ed orizzontalmente su tutta l’attività, con la possibilità di interazione fra i vari reparti.

Per fortuna è arrivato il mondo di internet che mi ha permesso di eliminare i ‘mostri rumorosi consuma corrente’, che avevo nel CED e che chiamavano ‘server’, ma che alla fine erano solo fonte di ansia per il fatto che erano gli unici depositari della documentazione aziendale.

Ora il mondo di internet si chiama Cloud e non mi preoccupo più del tecnico che viene a sostituire hard disk rotti per i backup giornalieri.

Ma anche nel Cloud, inizialmente, non ero molto soddisfatto di quello che il mercato dei gestionali mi offriva: era tutti generici e non ritagliati intorno all’esigenza specifica di un oleificio e ero sempre a lamentarmi con i programmatori che alle 18:00 facevano cadere la penna (o in questo caso il mouse).

Il software giusto

Un giorno ho scoperto il software Wine di Teamsystem.

Queste righe che sto scrivendo suonano come una ‘pubblicità per il software’ ed in qualche modo verrà utilizzato a questo scopo, ma a me interessa solo il fatto che finalmente ho il controllo completo della catena di produzione ed in più il controllo diretto di tutti gli adempimenti normativi (che negli anni sono diventati decisamente troppi!).

Quello che prima gestivo con faldoni cartacei ed almeno 4 diversi software (senza contare excel e word), ora lo posso gestire con un’unica schermata: tutti gli adempimenti fiscali, i registri SIAN, carico e scarico materiali.

Questo gestionale in Cloud dedicato agli oleifici mi permette di tracciare i lotti di produzione (avendo forniture diverse di olive), la movimentazione per vasca, e di tracciare la distribuzione.

Posso automatizzare gli adempimenti relativi ai registri telematici, nonché la fatturazione elettronica.

Da maniaco dell’ottimizzazione vi posso dire che finalmente posso pensare al business, all’aumentare le opportunità ed a progettare per il futuro senza troppe preoccupazioni relative alla burocrazia.

Tutta l’amministrazione aziendale ne ha beneficiato: a partire da me passando per le segretarie e soprattutto i commercialisti che non hanno più lamentale sul disordine della documentazione: usando questo software di Teamsystem ho tutto al posto giusto.

Sono soddisfatto: finalmente ci sono programmatori che si sono appassionati al mio mondo e ne hanno ingegnerizzato, a livello gestionale ed informatico, le vari fasi in modo utile.

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