Cantina digitale: quali sono i documenti necessari

Negli ultimi anni, il settore vitivinicolo ha vissuto una profonda trasformazione, spinto da una crescente spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione. Anche la gestione della cantina non è rimasta immune a questo cambiamento. Oggi, per garantire efficienza operativa e piena conformità normativa, è fondamentale digitalizzare una serie di attività, inclusa la dematerializzazione dei registri.
Oltre all’adeguamento alle richieste degli enti di controllo, si tratta anche di cogliere un’opportunità concreta per semplificare i processi, migliorare la tracciabilità e avere sempre sotto controllo ogni fase della produzione e dello stoccaggio.
In questo articolo analizzeremo quali sono i documenti principali che ogni cantina dovrebbe digitalizzare: una guida utile per orientarsi nel passaggio verso una gestione moderna e organizzata e un supporto pensato per gli operatori del settore che vogliono affrontare con consapevolezza e serenità il futuro digitale della viticoltura.
La dematerializzazione dei registri di cantina
Nel contesto della trasformazione digitale del settore vitivinicolo, la digitalizzazione dei registri di cantina rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più efficiente e conforme alle normative.
Tradizionalmente, questi registri documentavano manualmente ogni fase della produzione, dalla vendemmia all’imbottigliamento per garantire la tracciabilità e la trasparenza delle operazioni.
Con l’avvento delle tecnologie digitali, il Ministero dell’Agricoltura ha introdotto il Registro Vitivinicolo Telematico attraverso il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) per consentire alle aziende di sostituire i registri cartacei con versioni digitali.
Secondo il SIAN, “la dematerializzazione dei registri vitivinicoli consente una gestione più efficiente e sicura delle informazioni, riducendo gli oneri amministrativi per le imprese e migliorando la qualità dei dati disponibili per i controlli”.
Si tratta, dunque, di una transizione che, oltre a facilitare la conformità alle normative, offre anche strumenti avanzati per monitorare e ottimizzare i processi produttivi, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la competitività delle aziende vitivinicole.
Non solo registro vitivinicolo: il modello MVV-E
Il Modello MVV-E – Movimento dei prodotti Vitivinicoli Elettronico – rappresenta la versione digitalizzata del tradizionale documento cartaceo utilizzato per accompagnare il trasporto di prodotti vitivinicoli, sia sfusi che confezionati. A partire dal 1° gennaio 2021, con l’adozione del MVV-E diventata obbligatoria, si è segnato un passo significativo verso la modernizzazione e la digitalizzazione dei processi nel settore vitivinicolo.
Una transizione, questa, che ha portato numerosi vantaggi per le aziende del settore. Il MVV-E:
- consente di automatizzare la generazione dei documenti di trasporto;
- riduce gli oneri amministrativi e minimizza il rischio di errori;
- facilita la tracciabilità dei prodotti;
- migliora il controllo e la sicurezza lungo tutta la filiera produttiva;
- offre la possibilità di integrazione con altri sistemi aziendali e, dunque, permette una gestione più efficiente delle informazioni, portando a una maggiore trasparenza e conformità alle normative vigenti.
Anche in questo caso, l’implementazione del modello MVV-E, oltre a rispondere ai requisiti normativi, rappresenta anche un’opportunità per le aziende vitivinicole di ottimizzare i propri processi, migliorare la qualità dei dati e aumentare la competitività nel mercato.
La gestione di giacenze e accise nella cantina digitalizzata 5.0
Nel settore vitivinicolo, la gestione delle giacenze e delle accise rappresenta un aspetto imprescindibile per garantire la conformità normativa e il corretto andamento aziendale.
Ogni movimentazione, trasformazione o stoccaggio del prodotto deve essere registrata con precisione, anche per assicurare la corretta liquidazione delle imposte e il rispetto delle soglie previste.
In questo contesto, la digitalizzazione dei documenti di cantina si rivela uno strumento prezioso: permette di automatizzare la registrazione delle giacenze e di semplificare il calcolo delle accise, con, allo stesso tempo, una riduzione del margine di errore e un miglioramento dell’efficienza complessiva.
Operazioni, queste, che vengono sempre più spesso supportate dall’integrazione di software specifici per la gestione della cantina digitale che permettono di produrre report aggiornati, condividere dati in tempo reale con gli enti competenti e pianificare con maggiore consapevolezza le attività produttive. Digitalizzare queste operazioni, dunque, significa trasformare un obbligo in una risorsa strategica per l’azienda.
Come gestire i documenti necessari della cantina digitale
La gestione dei più importanti documenti della cantina digitale è la priorità di ogni azienda vitivinicola. Con il cambiare delle normative, cambiano però anche gli strumenti che le imprese hanno a disposizione per gestire tale documentazione. Ma come scegliere il software gestionale più in linea con le proprie esigenze?
TeamSystem Wine è il gestionale per le aziende vitivinicole che tiene conto di tutte le esigenze specifiche delle aziende del settore. Inoltre, presenta tutte le funzionalità indispensabili per la gestione e la digitalizzazione dei documenti necessari della cantina digitale:
- telematizzazione delle accise per la corretta registrazione e pagamento di tasse e dazi;
- modulo Registri Telematici per la gestione del registro telematico;
- gestione dell’emissione e ricezione del Modello MVV-E.
Nonostante le tante funzioni nate per semplificare la gestione dei documenti digitali della cantina, TeamSystem Wine è anche un software intuitivo e facile da utilizzare. I tempi di apprendimento, dunque, si riducono, mentre l’efficienza aumenta per una cantina digitale semplice e ben gestita.
