Perchè sostenere la diffusione dei corsi MOOC in azienda

20.04.2016 - Tempo di lettura: 5'
Perchè sostenere la diffusione dei corsi MOOC in azienda

La formazione dovrebbe essere per tutti ma non tutto è a portata di mano, ed è bene accorgersene per tempo.

Una prima consapevolezza risale agli anni di studio universitario. Ce lo insegnano gli studenti americani che nel 2013 hanno visto aumentare il costo dell’istruzione di 4.000 dollari l’anno: accedere ad alcuni corsi di prestigio può essere proibitivo anche per i portafogli più gonfi. Master e diplomi post-laurea sono spesso punte di diamante riservate a un elite di fortunatissimi, la cui strada è tracciata in linea familiare da professionisti del settore. Se padre e madre esercitano attivamente, se la rete sociale è quella giusta, se i soldi non mancano le cose sono relativamente semplici. Nemmeno i college statali garantiscono un’istruzione a buon mercato e così al termine del percorso di studi l’indebitamento giovanile in America è alle stelle.

In Italia per merito e per reddito è possibile accedere ad alcune agevolazioni, che coprono in parte i costi dell’istruzione.

Terminata la gavetta formativa si entra nel mondo del lavoro. E il tran-tran ricomincia.

Ancora una volta ogni percorso di approfondimento, master specializzante, ulteriore diploma professionale pesa sulle tasche e adesso anche sul tempo. Impegnati 8/9 ore ogni giorno sul luogo di lavoro, diventa difficile trovare lo spazio per migliorare le proprie competenze professionali.

Dall’America, nel 2008 in modo timido, nel 2012 in modo dirompente, arriva però una possibile soluzione: i Massive Online Open Courses, corsi di formazione aperti a tutti, fruibili online anytime – everywhere, gratuiti. Nati nelle università , approdano nel mondo della formazione aziendale.

Perché sostenere la diffusione dei MOOC in azienda?

I MOOC sono stati una innovazione nel campo della formazione a distanza. Permettono a chiunque (open), in qualsiasi area geografica (massive) di prendere parte a un’aula virtuale (online courses). L’elemento di interazione (sincrona o asincrona) resta lo stesso dell’aula fisica: conversazioni, lavori di gruppo, attività  collaborative, seminari, discussioni, confronto sui temi trattati, video e letture vengono messi al centro dell’esperienza formativa, rispettando il tradizionale svolgimento delle lezioni in presenza. La dimensione globale e sociale si esprime nel dialogo tra docente e discenti e nell’interazione tra partecipanti attraverso canali pubblici come twitter, blog, chat e forum online.

Sui MOOC è stato scritto moltissimo. Abbondano fonti di ogni tipo, a favore e contrarie. I fautori del nuovo sostengono la loro diffusione, sottolineandone vantaggi e possibili declinazioni. I detrattori minimizzano la portata innovativa e interattiva degli stessi, ritenendoli non pi๠di uno strumento tra i molti disponibili per sostenere la formazione a distanza. Secondo l’Hype Cycle teorizzato da Gartner, in ogni processo innovativo al picco di interesse segue una fase di disillusione, fino allo stabilizzarsi della nuova tecnologia e alla fase produttiva.

Spesso il format dei MOOC non aiuta nel configurarli come strumento di reale innovazione: in modalità  standard, il docente viene registrato mentre spiega la lezione e offre una serie di test ed elaborati di discussione che gli studenti affronteranno in maniera interattiva attraverso un forum o una live-chat. In quest’ottica la vera novità  proviene dalla dalla “o” di “open”: chiunque può accedere gratuitamente al corso, in qualunque luogo si trovi.

Cosa accade quando i MOOC vengono introdotti in azienda?

Alcune Company hanno commercializzato il concetto attraverso un approccio basato su piani di sottoscrizione con accesso illimitato: Coursera, edX, Khan Academy, Udacity, Lynda, Udemy propongono soluzioni freemium o modelli di accesso mensile all’intera libreria di corsi.

Molte aziende li utilizzano per la selezione dei talenti, l’induction training e l’aggiornamento costante dei dipendenti in un’ottica di formazione continua: i senior realizzano video trattando specifici punti critici del proprio core-business di riferimento, il dipartimento di formazione e sviluppo li prenderà  in carico, aggiungerà  una valutazione e incoraggerà  la discussione sul tema. In questo senso i MOOC diventerebbero parte integrante degli indicatori di performance del personale aziendale.

L’aggiornamento diventa tanto più utile quanto più ramificata ed estesa è la Company: i formatori possono produrre contenuti in modalità  e-learning e condividerli su una piattaforma MOOC per aggiornare i collaboratori nelle sedi dislocate in qualunque parte del mondo, coinvolgendo potenzialmente un numero illimitato di persone senza costi aggiuntivi e migliorando così il margine di profitto aziendale.

I MOOC migliorano il grado di fidelizzazione dei dipendenti: la possibilità  di crescere professionalmente, essere informati e coinvolti nelle decisioni aziendali crea le migliori condizioni per svolgere il proprio lavoro e spendersi per il bene dell’azienda.

Attraverso alcuni tool, ciascun dipendente può condividere segreti del proprio incarico e svelare trucchi e metodi efficaci per portare a termine una determinata mansione.

I MOOC hanno i propri Analytics: è possibile individuare chi ha completato un percorso, chi un interno ciclo di insegnamento e offrire delle certificazioni di frequenza.

I MOOC sono in grado di creare legami tra individui dentro e fuori un’organizzazione, estendendo di fatto il potenziale contributo interattivo alla discussione sul tema trattato.

Alcuni limiti sono stati riscontrati nel corso del tempo.

1. Le dinamiche di interazione non sono scontate e spesso vengono rese difficili dal grande numero di partecipanti e dal fatto che questi non si conoscano e condividano differenti obiettivi (da qui l’elevato tasso di abbandono: si stima che solo il 10% dei corsisti completi il percorso formativo)

2. Spesso i contenuti non soddisfano specifiche necessità  aziendali, risultando troppo accademici e lontani dalle problematicità  quotidiane. Il valore dei MOOC per un’azienda sta nel cogliere esigenze e bisogni formativi molto specifici

3. I corsi sono spesso lunghi e dispersivi, rendendone difficile la fruizione e il completamento

4. Di frequente viene registrata una richiesta non soddisfatta di contenuti che riguardino lo sviluppo della leadership, accanto a specifici saperi di settore

5. Non di rado vengono a mancare reali momenti di sperimentazione (es. nella forma della gamification)
Sempre più spesso i MOOC sono considerati uno strumento utile per imbastire considerazioni preliminari su un tema che verrà  successivamente approfondito in sede d’aula.

Alcuni esempi di valore.

La University of Virginia ha introdotto un corso online in “Foundations of Business Strategy”, invitando le organizzazioni a sottoporre problemi di business reale a migliaia di studenti, in vista della loro risoluzione in maniera collaborativa. In questo senso i MOOC assumono la veste di strumento di problem solving e crowdsourcing. I partecipanti sono stati oltre 90.000, provenienti da 143 paesi diversi, tra cui emergevano alcuni importanti professionisti di organizzazioni come General Electric, Johnson & Johnson, Samsung e Walmart. Il 72% delle Company ha dichiarato che cercherebbe assistenza per questioni di priorità  medio-alta (es. Coursera ha declinato l’esperienza appresa dall’ambito della strategia a quello dell’innovazione di prodotto grazie al coinvolgimento estero garantito dai MOOC).

Una fruttuosa partnership tra Khan Academy e Bank of America ha inaugurato una serie di corsi online messi a disposizione dei clienti dell’organizzazione bancaria per supportarli e aiutarli nelle loro abitudini di spesa e risparmio. In questo senso, la connessione verso l’esterno offerta dai MOOC ha contribuito a rafforzare in modo significativo l’employer branding, ponendosi come esempio di valore di come un’organizzazione possa uscire dai propri confini e condividere la propria expertise con un pubblico più vasto.

Solo se la conoscenza offerta dai MOOC è condivisa, connessa, negoziata e interattiva si può parlare di reale innovazione nel campo della formazione a distanza.

Diverse tipologie di MOOC.

1. MOOC cloud: l’azienda che vuole dotarsi di MOOC ha spesso necessità  di consentirne un utilizzo da qualsiasi postazione o device

2. MOOC SaaS: per le aziende rappresenta la possibilità  di usufruire di una piattaforma informatica senza preoccuparsi della manutenzione di soluzioni in continua evoluzione

3. MOOC LaaS: fondamentale anche l’infrastruttura ospitante. Coinvolgere migliaia di utenti può implicare un carico alle strutture hardware che può sfuggire dal controllo

4. MOOC on-line: consentono l’accessibilità  in qualunque momento da qualunque luogo

5. MOOC on-site: garantiscono la versatilità  delle modalità  di installazione

I film non rimpiazzano il teatro, così i MOOC non sostituiranno la formazione d’aula.

Le due dimensioni coesistono e si vivacizzano nel reciproco sostegno.
In How MOOCs Will Revolutionize Corporate Learning And Development, Forbes sostiene:

As MOOCs storm the academic world, the public discussion of their impact is ignoring what could become their most valuable application. Far from being limited to higher education reform, the new learning style’s most important legacy could be its impact on the world of corporate training -which is a $150 billion industry.

The following three MOOC elements are particularly well-suited to corporate learning & development:

  • Semi-synchronicity: Most MOOCs allow students to go through the course as a “semi-synchronous” cohort of learners. That means each week the group receives the same assignment of video lectures, readings, quizzes and/or threaded discussions, but each member completes that course work on his or her own time. The design of semi-synchronous cohorts provides learners the opportunity to motivate each other as they go through the program.
  • Course design: Flipping the classroom, or swapping classwork with homework, was first made popular by Khan Academy, and is one of the defining features of MOOCs.This way, the most of the learning happens not through a professor lecturing but by giving students access to course materials and having them study and explore them at home. Then in class, they put their new knowledge to work with role-plays, use cases, and exercises.
  • Credentials: Many MOOCs offer college credit or certificates of completion, which help to legitimize and formalize the learning. At leading MOOC provider Coursera, 14 percent of courses offer verified certificates, for which registration costs between $30 and $100 depending on the course’s length and content. Seventy-five different Coursera courses offer verified certificates, through what the company calls its Signature Track, and five of those offer college credit eligibility  they include Pre-Calculus and Algebra from UC Irvine, Calculus from UPenn, and from Duke one class on genetics and evolution and another on bioelectricity.In the workplace, certificates function as an incentive for employees to complete optional training or skill development courses, because they’ll have something to show for all their work.”

Conclusioni.

1. I MOOC rappresentano un’integrazione e non una sostituzione dell’educazione tradizionale d’aula
2. Possono rappresentare il nocciolo del processo di training se calati sulle reali necessità  aziendali
3. Le skill dei partecipanti devono essere verificate, come in qualunque altro percorso di apprendimento
4. Testimoniano la volontà  dell’azienda e del dipendente di migliorare costantemente le proprie competenze
5. Migliorano il ROI aziendale, evitando i costi di trasferte e spostamento di migliaia di docenti e dipendenti
6. Seguono un principio di democraticità  e accessibilità  a livello di tempi e di costi di fruizione

Together sostiene l’innovazione, cercando di trarre il meglio dalle opportunità  offerte dalle tecnologie digitali.

Progetta ed eroga soluzioni applicative e software per la formazione a distanza, cosciente dell’importanza di rendere fattiva la portata dei processi di sviluppo del training e superare le barriere fisiche alla formazione. Crede nel miglioramento reale apportato dal digitale e nel valore del progresso tecnologico se sostenuto da un effettivo cambio di paradigma che superi la semplice trasposizione online di dinamiche d’aula, nell’aspirazione costante di ideare e realizzare concretamente il nuovo.

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