Le nuove frontiere della criptosfera per i legali

28.02.2022 - Tempo di lettura: 3'
Le nuove frontiere della criptosfera per i legali

Metaverso, Blockchain, criptovalute, sono questi i termini con cui tutti ci troveremo a confrontarci, dai professionisti agli imprenditori, dai comuni cittadini alle pubbliche autorità. Questo Nuovo Mondo coinvolgerà tutti e ogni aspetto della vita, privata e pubblica.

Metaverso, Blockchain, criptovalute, sono questi i termini con cui in futuro (anzi, già nel presente) tutti ci troveremo a confrontarci, dai professionisti agli imprenditori, dai comuni cittadini alle pubbliche autorità. Questo Nuovo Mondo (paragonato alla scoperta delle Americhe) coinvolgerà tutti e ogni aspetto della vita, privata e pubblica. Parliamo della criptosfera, un mondo virtuale e parallelo a quello analogico, dove potremo agire, fare scelte, lavorare, interagire, investire. Questa dimensione coincide anche con il termine Metaverso e con il Web 3.

Le piattaforme del metaverso

Per accedere a questo mondo esistono piattaforme virtuali, coinvolgenti, immersive, tridimensionali; tramite i classici browser web come Chrome, Safari, Firefox ci si può collegare a diversi siti Internet che rappresentano le porte di ingresso al Metaverso: Decentraland, Sandbox, Stageverse, Cryptovoxels, Somnium e Meta sono solo le principali attualmente in essere.

Si possono poi utilizzare visori di realtà aumentata e a breve avremo anche guanti aptici per rendere l’esperienza avvolgente: vista, udito, tatto. Una volta creato il proprio account gratuito possiamo entrare in questo universo mediante il proprio avatar. Il metaverso Decentraland si caratterizza per la possibilità di costruire edifici, palazzi, piazze e giardini dove poi invitare i terzi, anche a pagamento. Sandbox si caratterizza per la possibilità di creare NFT, quindi oggetti d’arte unici da scambiare a pagamento. Qui stanno investendo molti marchi anche della moda. Stageverse è invece dedicato prevalentemente alla musica e ai concerti.

Una realtà ibrida

In futuro la realtà che ciascuno di noi vivrà sarà una realtà ibrida, quindi composta da due mondi: uno analogico e uno digitale, anzi virtuale, per essere più precisi. Questa ibridizzazione che oggi sembra così strana e improponibile, per le future generazioni sarà il new normal.

Nel solo mese di gennaio 2022 le transazioni del Metaverso hanno superato gli 85 milioni di dollari. Le previsioni sono di un giro d’affari da oltre 1 miliardo di dollari entro la fine del 2022.

Il mercato immobiliare del Metaverso si stima che crescerà di oltre il 30% ogni anno da qui al 2028. Nel Metaverso assisteremo a concerti, sfilate, eventi sportivi e fashion, vendite. La moneta di scambio sarà sia quella virtuale delle critpvalute, dai Bitcoin ad Ethereum, sia le monete correnti a cominciare dai dollari. L’intrattenimento, il gioco, la moda, l’istruzione, la formazione, il design, l’architettura, il marketing e la comunicazione, città virtuali, turismo virtuale, real estate, uffici virtuali e smart working, sono solo alcune delle innumerevoli applicazioni del Metaverso.

Perché ne parliamo in questa sede, dedicata ai professionisti dell’area legale? Perché il futuro del Metaverso presenta rischi e opportunità, richiede regolamentazione e regole chiare per potersi muovere e investire in esso consapevolmente e senza rischi. Al momento, poiché è una realtà completamente nuova e in divenire, di normativa chiara non si può certo parlare e neppure completa. E qui entrano in gioco i legali, che con il proprio operato possono trovare nuove aree di mercato molto interessanti economicamente, dagli NFT ai cybercrime, dalla tutela della privacy al riciclaggio di denaro, alla tutela del diritto d’autore, di marchi e brevetti.

NFT

È di questi giorni il progetto che vede protagonista il calciatore Zlatan Ibrahimovic che diventa autore di NFT (Non Fungible Token) dal nome ArtsLife: Wrong Theory, ArtN e G-Lor. Parliamo di undici differenti opere ispirate da Adrenalina acquistabili dalla casa d’aste on line Makersplace, specializzata proprio in NFT. Ma cosa sono gli NFT? La traduzione letterale recita “gettone non replicabile”, ma così non si capisce ancora bene di cosa stiamo parlando. A differenza delle criptovalute, che sono moneta digitale e, in quanto tale fungibile (cioè un Bitcoin è sostituibile con un altro Bitcoin, esattamente come una banconota da dieci euro è fungibile rispetto ad un’altra banconota da dieci euro), gli NFT sono oggetti unici e insostituibili, non fungibili, appunto. Se la banconota da dieci euro viene firmata da una star del cinema, per esempio, quella banconota inizialmente fungibile, diventa unica e insostituibile con un’altra banconota, infungibile, appunto. Gli NFT sono principalmente opere d’arte digitali, quali quadri, musica, gif, disegni, video, oggetti digitali e persino frasi, tweet, immagini e pensieri, insomma tutto ciò che le rende uniche nel mondo digitale, dotandole di valore in quanto tale e la cui unicità e originalità è “certificata” dalla Blockchain. Gli NFT stanno aumentando esponenzialmente e nell’ultimo anno il flusso di transazioni è triplicato rispetto al precedente e tutto fa pensare che il trend continuerà anche nei prossimi anni. Per visionare e acquistare gli NFT esistono diverse piattaforme specializzate: le più famose al momento sono OpenSea, Rarible e SuperRare. Per effettuare acquisti è necessario possedere un wallet, cioè un portafogli di moneta digitale (criptovalute), come per esempio Metamask. La conclusione dell’accordo di acquisto avviene mediante smart conctract e la “catena dei blocchi” (Blockchain) suggellerà poi l’autenticità a garanzia della provenienza e unicità, come Ethereum, Solana, Cardano, Polygon. Per molti lettori, in questo momento, sembrerà di essere entrati in un mondo nuovo, parallelo e sconosciuto ed è proprio così: benvenuti in un mondo parallelo, virtuale, digitale, in fase di sviluppo, dove di certo c’è molto poco ancora e le regole sono in divenire.

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Smart contract e hash

Poiché siamo interessati a capire come tutto questo possa interessare ad un avvocato e ad uno studio legale, al di là della curiosità e degli interessi personali, cerchiamo di chiarire cosa sono e come avvengono le transazioni e gli accordi che le contengono. Innanzitutto, per identificare ogni NFT, che sia un video, una traccia audio, un oggetto digitale, esiste una sequenza di numeri che ne rappresenta un codice abbinato e univoco. Questo codice, chiamato hash, viene registrato su blockchain tramite smart contract e da questo momento l’oggetto (token) ha una propria unicità e vendibilità; le piattaforme di scambio degli NFT, i marketplace visti sopra, possono ora accogliere questi oggetti infungibili (NFT) e scambiarli dietro pagamento di criptovaluta. Gli NFT di cui abbiamo fatto cenno sopra, risalenti a Ibrahimovich entreranno in questo circuito commerciale. Ma portiamo ora un caso storico, anzi il caso storico, dal momento che rappresenta ad oggi il caso di acquisto di NFT più costoso al mondo. L’artista digitale Beeple (al secolo Mike Winkelmann) ha venduto lo scorso anno per 69 milioni di dollari l’opera denominata “Everydays: the first 5.000 days”, opera d’arte digitale composta da 5000 immagini in jpg, con proprietà certificata da hash e smart contract, mediante una infinità di numeri e codici a garantirne l’unicità. Potremmo continuare con tweet di personaggi famosi, disegni, oggetti personali riprodotti digitalmente e solo la fantasia, probabilmente, sarà il limite a questo nuovo universo, il cui valore economico ha una curva di crescita esponenziale. Non a caso i più grandi marchi di moda stanno investendo cospicue somme e colossi della Silicon Valley della misura di Facebook (che ha cambiato il proprio nome in Meta nel 2021), Apple e Microsoft stanno stanziando investimenti da capogiro per farsi trovare pronti all’appuntamento.

Tutto questo, di nuovo, potresti chiedervi cosa c’entra con il mondo legale degli avvocati. Beh, parliamo di compra-vendita, di negoziazione, di diritti d’autore, di tutela dei consumatori, di tutela della privacy, di smart contract; per non parlare di tutte le patologie e rischi che tali nuove forme di scambio portano con sé: truffe, furti, crimini informatici, riciclaggio di denaro sporco.

Un nuovo mondo per gli avvocati

In questa fase di grandi speculazioni, il Metaverso e gli NFT sono visti come le frontiere del guadagno facile, dove chiunque se conosce come muoversi può fare soldi e può ritagliarsi uno spazio. La regolamentazione è ancora frammentaria e i rischi sono enormi, proprio perché siamo agli inizi. Abbiamo già registrato cause milionarie dove sono stati coinvolte griffe mondiali, che hanno dovuto agire per difendere marchi e brevetti, come Hermès e Nike. La protezione dei brand della moda anche nel Metaverso è la nuova frontiera dei fashion lawyer. Fino ad oggi sono stati gli avvocati americani a doversi occupare di tutelare i grandi marchi della moda, che hanno citato artisti tacciati di aver violato il copyright nel mondo digitale. Ricordiamo che nel mondo virtuale i nostri avatar potranno essere “vestiti” con oggetti di moda, così come potranno abitare location luxury in quartieri esclusivi e tutto questo sarà oggetto di transazioni in criptovaluta, certificate dalla blockchain e ottenute mediante smart contract. Gucci, JP Morgan, McDonald, solo per citare alcuni brand di portata mondiale, hanno già investito in questo nuovo universo e, pare, siamo solo agli inizi dello sviluppo del Metaverso.

Per i legali si apre quindi un nuovo scenario dove mettere a frutto la propria consulenza per proivati e aziende. Insomma, ad ogni cambiamento seguono opportunità e rischi e poiché questo è un enorme cambiamento, altrettanto lo saranno opportunità e rischi.

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