Contributi MIMIT in arrivo su sicurezza informatica e Cloud computing per PMI e professionisti

22.12.2025 - Tempo di lettura: 5'
Contributi MIMIT in arrivo su sicurezza informatica e Cloud computing per PMI e professionisti

Quasi tutto pronto per la partenza dell’agevolazione che garantisce contributi a fondo perduto a sostegno della transizione digitale.

La nuova iniziativa promossa dal MIMIT pone particolare attenzione alla cybersicurezza e ai servizi cloud. Il bando pubblicato dal ministero è dedicato alle micro, piccole e medie imprese (PMI) ma anche ai liberi professionisti.

L’obiettivo di fondo è quello di incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative, che risultino più avanzate e sicure rispetto a quelle già in uso. Allo stesso tempo si punta a promuovere il processo di transizione digitale del tessuto produttivo.

Chi sono i possibili beneficiari dei contributi per la Cybersicurezza?

Intervenire e investire in cybersicurezza e innovazione digitale sta diventando sempre più un must per aziende e professionisti.

In quest’ottica, i nuovi incentivi MIMIT mirano proprio al rafforzamento della resilienza digitale del sistema produttivo.

La nuova agevolazione in arrivo si colloca nell’ambito della Strategia italiana per la Banda Ultralarga 2023/2026 e per la concessione degli incentivi è previsto l’utilizzo delle risorse provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020, pari a 150 milioni di euro, concessi in regime “de minimis”.

Di questi, poco meno della metà, 71 milioni di euro, sono destinati ai soggetti residenti nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Gli incentivi, come anticipato, sono dedicati alle mPMI, le quali devono risultare regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese, attive e non sottoposte a procedure concorsuali.

Il bando è aperto anche ai titolari di partita IVA, siano essi professionisti ordinistici o non ordinistici.

Tra i requisiti tecnici c’è l’obbligo di disporre, al momento della domanda, di una connessione con velocità di almeno 30 Mbps in download.

Sono, invece, escluse le imprese non in regola con la stipula di una polizza catastrofale, quelle destinatarie di sanzioni interdittive e quelle che operano nei settori esclusi dalla normativa “de minimis”.

Le spese ammissibili al contributo

Il decreto ministeriale fornisce l’elenco delle spese ammesse all’agevolazione, con particolare attenzione alla sicurezza informatica e al cloud.

Tra le prime figurano le spese per dispositivi hardware come firewall, router sicuri e sistemi di prevenzione delle intrusioni, ma anche per software di protezione come antivirus o sistemi antimalware.

Lato Cloud, invece, sono incentivabili sia i servizi infrastrutturali (backup, database, soluzioni di connettività e sicurezza di rete) sia le soluzioni SaaS, che includono software di contabilità, gestione delle risorse umane, sistemi ERP, CMS, piattaforme eCommerce e strumenti di CRM.

Sono considerate ammissibili anche le spese relative a servizi di configurazione, monitoraggio e supporto continuativo.

Condizione fondamentale per poter accedere all’agevolazione riguarda la qualificazione dei fornitori: tutti i servizi dovranno essere conformi al livello QC1, come previsto dal regolamento nazionale sulle infrastrutture digitali e cloud per la pubblica amministrazione, e dovranno essere erogati esclusivamente da soggetti privati abilitati presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Importi e modalità di domanda

Quali somme possono ottenere PMI e professionisti?

Il decreto MIMIT riconosce dei contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 20.000 euro per ogni beneficiario.

È richiesta una spesa minima di 4.000 euro. L’acquisto dei servizi potrà avvenire tramite modalità diretta (con un piano di spesa massimo di 12 mesi), abbonamento (limite massimo in 24 mesi) o con una modalità mista.

I servizi e prodotti di cloud computing e cybersecurity dovranno essere acquistati da fornitori iscritti nell’elenco predisposto dal MIMIT, a cui ci si potrà iscrivere seguendo le indicazioni riportate nel decreto 21 novembre 2025. La procedura di iscrizione sarà disponibile a partire dalle ore 12.00 del 4 marzo fino alla scadenza fissata per le ore 12.00 del 23 aprile 2026.

La domanda, con tutti gli allegati richiesti, dovrà essere inviata sull’apposita piattaforma entro i termini definiti da un apposito decreto direttoriale di prossima emanazione. L’istruttoria sarà svolta secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze. Si consiglia, quindi, di procedere con l’invio appena sarà disponibile la piattaforma.

Il contributo sarà erogato in due rate (la prima al raggiungimento del 50% delle spese e la seconda al completamento del piano) oppure in un’unica soluzione al termine, previa verifica del DURC.

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