Banca dati affitti brevi e turistici: come segnalare una struttura mancante

In caso di struttura mancante nella Banca Dati delle Strutture Ricettive del Ministero del Turismo è necessario inviare un’apposita segnalazione per poi richiedere il Codice Identificativo Nazionale: le istruzioni da seguire
Gestori, titolari e locatori di spazi dedicati agli affitti brevi e turistici trovano sul portale del Ministero del Turismo già tutte le informazioni relative alle strutture associate al loro codice fiscale per poter richiedere il Codice Identificativo Nazionale.
Ma nel caso in cui non sia possibile recuperare le informazioni relative a stanze, appartamenti o immobili, è possibile inviare al sistema una segnalazione di struttura mancante, seguendo precise istruzioni.
Comunicare la lacuna permette di sospendere l’applicazione delle sanzioni e di procedere in ogni caso con la richiesta del CIN, dopo il termine dei 30 giorni.
Le verifiche da fare in caso di struttura mancante sul portale BDSR
Coloro che non trovano censito nella Banca Dati delle Strutture Ricettive lo spazio che hanno destinato ad affitti brevi e turistici devono, prima di tutto, assicurarsi di aver rispettato gli obblighi previsti a livello locale.
Se, ad esempio, nel territorio di riferimento è previsto il codice identificativo provinciale è necessario ottenerlo prima di richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale, in vigore dal 1° gennaio 2025.
Potrebbe essere, quindi, il mancato rispetto di questo obbligo “preliminare” a determinare l’assenza della propria struttura nella BDSR.
Banca dati affitti brevi e turistici: le istruzioni per segnalare una struttura mancante
Se, invece, tutto risulta in regola e dopo aver effettuato l’accesso con SPID o con la Carta d’Identità Elettronica i dati associati al proprio codice fiscale sono incompleti, è possibile inviare cliccare su “Segnala Struttura mancante”, che si trova in fondo alla pagina “Le mie strutture sul portale”, e compilare l’apposito modulo.
Sarà necessario fornire al sistema una serie di dati, tra gli altri:
- denominazione e indirizzo;
- email e telefono associato;
- numero posti letto e numero camere;
- SCIA;
- CIR o codice Identificativo Unico Regionale;
- codice ATECO prevalente e secondario.
Nella sezione “Dati dichiarante” deve essere indicato il ruolo che può essere, ad esempio, il proprietario o il gestore della struttura ricettiva.
Se la procedura va a buon fine, il sistema genera un messaggio di conferma e la segnalazione viene trasmessa alla Regione o alla Provincia autonoma di competenza per le necessarie verifiche e integrazioni.
Struttura mancante nella Banca dati affitti brevi e turistici: la richiesta del CIN dopo 30 giorni
Ci sono 30 giorni di tempo per la gestione della pratica: concluse le verifiche, l’esito della segnalazione arriverà tramite e-mail. E in questo arco temporale non saranno applicate le sanzioni previste per chi non è dotato di CIN.
L’iter della procedura si può monitorare effettuando l’accesso alla Banca Dati delle Strutture Ricettive.
Scaduto il termine, se la Regione non ha concluso la pratica il gestore può comunque richiedere il CIN che resta in stato “non verificato” e a seguito dei controlli da parte della Regione il CIN potrà essere “Verificato” oppure “Revocato”.
Struttura mancante nella Banca dati affitti brevi e turistici: come richiedere il CIN
Dalla pagina “Le mie segnalazioni di struttura mancante” sarà possibile ottenere il CIN in via provvisoria, ma solo se sono trascorsi i 30 giorni.
Per ottenere il Codice Identificativo Nazionale sarà necessario caricare un documento che attesti l’avvio dell’attività (es. SCIA, CIA, Comunicazione avvio attività all’ente competente o altro) e indicarne il riferimento come, ad esempio, il numero di protocollo.
In questo modo è possibile procedere con l’assegnazione del CIN per mettersi al riparo da eventuali sanzioni, anche se la struttura non risulta censita nel portale e anche se la Regione o la Provincia Autonoma non ha dato il suo riscontro.
