Libro giornale

Libro Giornale o Libro Contabile: Cos'è?

Il libro giornale è un registro contabile, obbligatorio per legge, nel quale vengono registrati tutti i movimenti di una determinata azienda, in dato periodo di tempo. Le registrazioni dei movimenti avvengono tramite il metodo della partita doppia, devono essere elencate in ordine cronologico e devono specificare il nome, la descrizione e gli importi (Dare e Avere). Il libro giornale deve essere chiuso 3 mesi prima rispetto alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi e deve essere conservato (in formato cartaceo o elettronico) per almeno 10 anni o fino al termine delle verifiche del periodo d’imposta a cui si riferisce.

Il libro giornale è una scrittura complessa: una scrittura che comprende i dati relativi alla gestione dell’impresa. Si tratta di una scrittura che contiene la determinazione del reddito conseguito nel corso dell’esercizio e del patrimonio netto esistente ad una certa data.

Nel libro giornale è contenuta una serie di rilevazioni tra loro collegate, tenute con il metodo della partita doppia. Queste rilevazioni hanno il nome di articoli. Ogni articolo si riferisce ad un fatto di gestione.

Il Codice civile (art. 2214) prevede che il libro giornale sia tenuto dagli imprenditori commerciali:

  • industrie,
  • imprese commerciali,
  • imprese di trasporto,
  • imprese di assicurazione,
  • imprese bancarie
  • imprese ausiliarie rispetto alle precedenti.
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Secondo l’art. 2083 del Codice civile, fanno eccezione i piccoli imprenditori, cioè i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.

Per il fisco il libro giornale è un registro obbligatorio per le imprese che sono in regime di contabilità ordinaria per obbligo o per opzione. Invece, le imprese in contabilità semplificata non hanno l’obbligo di tenere il libro giornale.

La contabilità ordinaria è obbligatoria per:

  • società per azioni;
  • società a responsabilità limitata;
  • società in accomandita per azioni;
  • società cooperative;
  • società di mutua assicurazione;
  • enti pubblici e privati, diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale;
  • enti pubblici e privati, diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale;
  • i consorzi, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni non riconosciute, cioè non appartenenti ad altri soggetti passivi nei cui confronti il presupposto dell’imposta si verifica in modo autonomo e unitario;
  • le società e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica – ivi comprese, quindi, le società di persone ed equiparate di cui all’articolo 5 del Tuir – non residenti nel territorio dello Stato.

Nel caso di imprese individuali, imprese coniugali e familiari, società di persone, società di armamento, società di fatto esercenti attività commerciali, la contabilità ordinaria è obbligatoria nel caso in cui:

  • sia superato il volume di ricavi di 400.000 euro, qualora si trattasse di imprese che esercitano attività di prestazione di servizi;
  • sia superato il volume di ricavi di 700.000 euro, qualora si trattasse di imprese che esercitano altre attività.

Con volume di ricavi uguale o inferiore a 400.000 euro o a 700.000 euro, le imprese possono scegliere di optare per la contabilità ordinaria.

Per tutte le imprese per cui la contabilità ordinaria è obbligatoria è d’obbligo tenere il libro giornale.

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