Debito
Cos'è un Debito? Definizione e Significato
Il debito consiste in un bene o una somma di denaro che un determinato soggetto (debitore) deve pagare ad un altro (creditore) per estinguere un’obbligazione, in un periodo di tempo determinato. A ogni situazione di debito corrisponde dunque una situazione di credito. Per avere un bilancio sempre equilibrato, sia esso aziendale, personale o familiare, è bene che la differenza tra i crediti e i debiti sia sempre pari o superiore a zero.
Tendenzialmente, ogni debito può essere estinto contestualmente al suo sorgere, in un arco di tempo determinato, a rate oppure in un’unica soluzione, o a volte può rimanere impagato: in quest’ultimo caso, la riscossione può avvenire in termini bonari ma anche dare luogo ad azioni giudiziarie.
Come vedere se si hanno debiti con l’Agenzia delle Entrate?
Per sapere se si ha qualche pendenza con l’Erario, è sufficiente collegarsi al sito internet dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e/o, a seconda del tipo di debito, dell’Agenzia delle Entrate ed entrare nell’area riservata, utilizzando le proprie credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica. Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile consultare la propria esposizione debitoria e verificare l’eventuale prescrizione dei debiti presenti.
Ogni debito, infatti, si prescrive, “scade” (cioè, non è più dovuto) decorso un determinato lasso di tempo nell’inerzia del creditore. In generale, i debiti tributari nazionali (IRPEF, IRES, IRAP, IVA) si prescrivono in 10 anni decorrenti dall’anno successivo a quello a cui si riferisce l’imposta, mentre i debiti “locali” (IMU, TARI, multe) si prescrivono in 5 anni. Il bollo auto, invece si prescrive in 3 anni decorrenti dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui è dovuta l’imposta.
Come risolvere i debiti con l’Agenzia delle Entrate
Al netto dell’eventuale prescrizione, è possibile risolvere i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate attraverso una rateizzazione, normalmente in 72 rate, aumentabili a 120 in particolari casi di difficoltà economica da documentare nella relativa istanza.
Negli anni, inoltre, si sono susseguite numerose iniziative del Governo, come la cancellazione dei debiti più vecchi o di minor importo, oppure il permesso ai cittadini di saldare i propri debiti in maniera agevolata, senza dover pagare interessi e sanzioni. Gli strumenti hanno assunto negli anni denominazioni diverse: rottamazione delle cartelle, saldo e stralcio, pace fiscale, tregua fiscale, ecc. È opportuno rivolgersi ad un professionista per verificare i propri debiti erariali e valutare le diverse possibilità di estinzione.
Debito non pagato tra privati
Oltre ai debiti con il sistema creditizio e l’Agenzia delle Entrate, come abbiamo visto si possono contrarre anche debiti con privati, non pagando ad esempio un professionista, un fornitore di un bene o servizio, un amico o un parente da cui si è ottenuto un prestito.
Anche in questi casi, prima di pagare un presunto creditore, magari per una prestazione risalente nel tempo, è opportuno verificare i termini di prescrizione debiti tra privati:
- i debiti legati ad affitti, spese condominiali, multe, bollette telefoniche hanno una prescrizione quinquennale;
- le parcelle di notai, architetti, avvocati e altri professionisti si prescrivono dopo tre anni;
- le bollette di luce e gas si prescrivono in due anni;
- le rette scolastiche e gli abbonamenti si prescrivono in un anno.
Attenzione però, perché la decorrenza di ogni periodo di prescrizione può essere interrotta dall’invio di una diffida di pagamento, che fa ripartire il termine.
Quali debiti non vanno in prescrizione?
Potenzialmente, qualunque debito potrebbe non prescriversi mai, essendo sufficiente una richiesta scritta di adempimento da parte del creditore ad interrompere il decorso del termine.
Remissione del debito
Chi si trova in situazioni di difficoltà finanziaria si chiede costantemente come uscire dai debiti. La soluzione più semplice ed immediata è la remissione del debito da parte del creditore, ovvero un atto giuridico con cui il creditore di una determinata somma di denaro dichiara espressamente di rinunciare volontariamente al proprio credito.
La remissione del debito comporta, al pari del pagamento, l’estinzione del debito stesso e l’integrale liberazione del debitore da ogni pretesa o rivendicazione futura da parte del creditore.