Come scegliere il consulente fiscale più adatto per una PMI

15.11.2023 - Tempo di lettura: 8'
Come scegliere il consulente fiscale più adatto per una PMI

Ogni piccola e media impresa (PMI) ha bisogno di un consulente fiscale, ovvero la figura professionale che gestisce e mantiene il controllo sugli adempimenti fiscali e amministrativi e tutto ciò che riguarda leggi e regolamenti.

Scegliere un consulente fiscale in linea con le esigenze dell’azienda, però, può rivelarsi complicato, dal momento che, spesso, i fattori considerati risultano riduttivi.

Infatti, sebbene l’esperienza rappresenti un elemento molto importante da valutare, è anche fondamentale affidarsi ad una figura professionale propensa all’aggiornamento continuo e che sia in grado di utilizzare gli strumenti impiegati nelle imprese più moderne e digitalizzate. Ne parliamo in questo articolo, evidenziando le principali caratteristiche da osservare.

Consulenza fiscale: cos’è

Prima di esaminare le caratteristiche da osservare per scegliere un buon consulente fiscale per un’impresa, partiamo da una definizione di consulenza fiscale. La consulenza fiscale per le PMI è un servizio professionale offerto da esperti in materia fiscale e tributaria. Consiste nell’aiutare le PMI a gestire le questioni fiscali legate alle loro attività in modo efficace e conforme agli obblighi legali.

I servizi di consulenza fiscale comprendono la pianificazione fiscale per ottimizzare l’imposta sul reddito e l’IVA, la compilazione e la presentazione delle dichiarazioni fiscali, l’interpretazione delle leggi fiscali e tributarie in evoluzione e l’assistenza in caso di controlli o controversie fiscali. Sintetizzando, l’obiettivo di un consulente fiscale e tributario è quello di massimizzare i benefici fiscali e ridurre i rischi di sanzioni o multe, consentendo alle PMI di concentrarsi sul loro core business.

Come scegliere un consulente fiscale aziendale

Qualunque PMI che voglia avere successo, non deve solo conoscere bene il mercato nel quale agisce, personalizzare la sua offerta di prodotti o servizi o implementare nuove strategie di marketing. Un’azienda, infatti, si trova a far fronte anche a svariati aspetti fiscali.

Non sempre gli imprenditori conoscono fino in fondo gli aspetti fiscali legati alla propria azienda: è per questo motivo che aziende e PMI necessitano di una consulenza fiscale, per assicurarsi di essere conformi alle leggi fiscali ed evitare sanzioni e problemi.

Non solo, la presenza di un consulente fiscale è importante anche perché questa figura può supportare le PMI in diverse attività:

  • suggerire strategie per ottimizzare la posizione fiscale dell’azienda, cercando di ridurre la quantità di imposte pagate (chiaramente in modo legale);
  • pianificare in modo proattivo operazioni e investimenti, considerando le implicazioni fiscali;
  • fornire informazioni su incentivi fiscali, agevolazioni e crediti d’imposta disponibili per le PMI;
  • tenersi costantemente informato sulle nuove normative e fornire all’azienda un’interpretazione corretta delle stesse.

Ma come si sceglie il miglior consulente fiscale aziendale? Di seguito, alcuni consigli per non sbagliare.

1. Esperienza e referenze

Tra i parametri presi in considerazione dalle PMI per la scelta del consulente fiscale, i primi sono senz’altro l’esperienza del professionista e le sue referenze. È chiaro che un consulente fiscale con esperienza comprovata avrà una conoscenza approfondita delle leggi fiscali e delle normative in vigore e che le esperienze positive maturate con altri clienti dimostrino la sua affidabilità e credibilità.

Tuttavia, questi fattori non bastano da soli ad individuare la figura più adatta.

2. Disponibilità

Oltre all’esperienza e alle testimonianze positive di chi ha già conosciuto la professionalità del consulente, ci sono altri aspetti che vanno considerati. Uno di essi è la disponibilità.

Solo per fare un esempio, ci sono consulenti fiscali riconosciuti per la professionalità e le capacità, ma che proprio per la grande fama e mole di clienti rischiano di non avere il tempo necessario per rispondere alle esigenze dell’azienda.

In questi casi l’azienda rischia di venire affidata ad altri collaboratori, il che, seppur lecito, rischia di indebolire il rapporto di fiducia con il consulente.

3. Consulenza fiscale personalizzata e specializzazione

Un consulente fiscale molto in gamba, ma con una formazione generica, non sempre si rivela essere la figura di cui l’azienda ha bisogno.

Solo per fare qualche esempio, ci sono consulenti specializzati in fiscalità delle imprese in fase di start-up, fiscalità dei beni immobili o fiscalità delle persone fisiche. Un consulente specializzato può suggerire strategie fiscali specifiche per ottimizzare la posizione fiscale dell’azienda nell’ambito della sua specializzazione, consentendo di far risparmiare denaro, ma soprattutto consentendo alla PMI di beneficiare di una consulenza fiscale personalizzata.

4. Tariffe trasparenti

La consulenza fiscale figura tra le spese fisse di qualsiasi organizzazione e impresa. Ciò significa che anche il costo del consulente fiscale può incidere in maniera importante sul bilancio aziendale.

È bene sapere, dunque, quanto, ma anche per cosa, si sta pagando, richiedendo un preventivo per tutte quelle attività legali e amministrative che serviranno costantemente all’azienda.

5. Propensione all’aggiornamento

Quando si sceglie un consulente fiscale aziendale è importante valutare anche la sua propensione agli aggiornamenti e alla modernizzazione dei software. Si tratta di un fattore al quale ben poche aziende e PMI pensano quando sono alla ricerca della consulenza fiscale, ma che si rivela fondamentale, dal momento che i sistemi fiscali e le pratiche contabili sono in costante evoluzione.

L’importanza della digitalizzazione nella consulenza fiscale

Utilizzare software dedicati e aggiornati consente al consulente fiscale di:

  • rimanere conforme alle leggi fiscali attuali;
  • massimizzare l’efficienza nella gestione delle dichiarazioni e dei documenti contabili;
  • garantire che le PMI sfruttino tutte le opportunità di risparmio fiscale possibili;
  • semplificare le operazioni quotidiane (soprattutto grazie alle automazioni);
  • ridurre gli errori umani;
  • offrire un servizio più rapido ed efficiente alle PMI.

Oggi esistono tantissimi strumenti pensati appositamente per velocizzare e semplificare questo lavoro. Ne è un esempio TeamSystem Enterprise, gestionale che permette all’azienda di digitalizzare tutti i processi, tra cui la gestione degli aspetti fiscali/contabili. Questo permette di interfacciarsi in modo ottimale con il proprio consulente fiscale, grazie a dati sempre disponibili e aggiornati.

In alcuni casi, l’adozione di un software di questo tipo consente persino di internalizzare la gestione fiscale e tributaria. Se, invece, non si intende fare a meno di un consulente fiscale, il consiglio resta quello di scegliere un professionista aggiornato e propenso all’utilizzo di queste nuove tecnologie.

Questi strumenti per il controllo della situazione finanziaria e fiscale, infatti, possono essere utilmente integrati con altri strumenti di gestione, affinché le informazioni risultino integrate e l’impresa diventi sempre più moderna e digitalizzata.

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