ISA 2023: comunicazioni di anomalia con impatti sul concordato preventivo

04.08.2025 - Tempo di lettura: 5'
ISA 2023: comunicazioni di anomalia con impatti sul concordato preventivo

L’Agenzia delle Entrate ha avviato la campagna di invito alla compliance sugli ISA per il periodo d’imposta 2023. Gli errori impattano anche sul concordato preventivo biennale 2024-2025

Parte la compliance sugli ISA per il periodo d’imposta 2023. Con il provvedimento pubblicato il 24 luglio 2025 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto l’avvio delle attività finalizzate a favorire l’adempimento spontaneo.

Al centro delle segnalazioni vi sono le omissioni e le anomalie nei dati dichiarati ai fini ISA con la dichiarazione dei redditi 2024. Le comunicazioni di compliance sono messe a disposizione delle partite IVA nel Cassetto Fiscale e sono altresì trasmesse agli intermediari delegati.

La campagna avviata dall’Agenzia delle Entrate, a ridosso del periodo di sospensione feriale, è la prima che incrocia anche il concordato preventivo biennale. Quali gli effetti? La presenza di errori rilevanti può portare al venir meno della proposta accettata per il biennio 2024-2025.

ISA, parte la compliance per il periodo d’imposta 2023: il provvedimento del 24 luglio 2025

Pubblicato il 24 luglio, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 305720/2025 definisce le regole dell’operazione di compliance indirizzata ai contribuenti tenuti all’applicazione degli ISA.

Le comunicazioni di compliance relative al periodo d’imposta 2023 segnaleranno possibili omissioni o anomalie nei dati dichiarati ai fini ISA, con il fine di favorire l’adempimento spontaneo da parte del contribuente e incentivando quindi la regolarizzazione mediante l’applicazione del ravvedimento operoso.

I titolari di partita IVA destinatari delle lettere del Fisco visualizzeranno una notifica sulla comunicazione di compliance all’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate e la stessa sarà messa a disposizione all’interno del Cassetto Fiscale. L’avviso sarà notificato anche tramite PEC, in caso di registrazione, dagli indirizzi funzionali dell’Agenzia denominati:

  • complianceISA1@pec.agenziaentrate.it;
  • complianceISA2@pec.agenziaentrate.it.

Le anomalie oggetto di comunicazione non sono esplicitate all’interno dei messaggi di posta elettronica ordinaria e/o certificata ma saranno reperibili esclusivamente all’interno del “Cassetto fiscale”.

Potranno accedervi anche gli intermediari delegati, che riceveranno la missiva tramite Entratel se il contribuente ha effettuato questa scelta in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Come aprire le lettere di compliance ISA 2023: la procedura per partite IVA e intermediari

Dal punto di vista operativo, i contribuenti destinatari della lettera di invito alla compliance dovranno accedere alla sezione “Consultazioni” del Cassetto Fiscale per visualizzare la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.

Tramite l’area riservata bisognerà cliccare su “ISA/Studi di Settore”, sezione all’interno della quale è presente la pagina “Comunicazioni di anomalia”, contenente le annualità disponibili. In azzurro sono evidenziate quelle per le quali l’Agenzia ha emesso l’avviso, che potrà essere quindi visualizzato e scaricato in formato pdf.

La procedura è più articolata per gli intermediari fiscali e i professionisti, i quali dovranno accedere all’Area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate e, una volta inserite le credenziali Entratel, potranno visualizzare le “Ricevute non lette” nell’area notifiche.

Bisognerà quindi cercare il nome file, che inizia con “ASS”, e scaricarlo in formato .rcc in locale, preferibilmente su desktop.

Per visualizzare il file l’intermediario dovrà:

  • aprire la ricevuta da Ricevute -> Apri;
  • andare nella directory di salvataggio dei file telematici (Entratel->Documenti->Ricevute), selezionando il file con estensione .rel ottenuto dalla procedura;
  • modificare nuovamente il file, aggiungendo l’estensione .txt e successivamente, aprirlo con wordpad o “Blocco note”.

Eseguendo questi passaggi l’intermediario potrà quindi visualizzare le comunicazioni di anomalia ISA ricevute per i propri clienti.

Lettere di compliance ISA, come rispondere: chiarimenti o regolarizzazione di omissioni ed errori

Una volta visionate le comunicazioni trasmesse, contribuenti e intermediari potranno fornire all’Agenzia delle Entrate, tramite il “Software di compilazione anomalie 2025”, chiarimenti e precisazioni in caso di segnalazioni di irregolarità infondate.

Se invece la segnalazione dell’Agenzia delle Entrate evidenzia errori o irregolarità effettivi commessi in fase di compilazione degli ISA, sarà possibile mettersi in regola presentando una dichiarazione integrativa e applicando il ravvedimento operoso sulle sanzioni dovute, secondo le modalità previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.

L’impatto delle irregolarità sul concordato preventivo biennale 2024-2025

L’operazione di compliance avviata dall’Agenzia delle Entrate rientra in una serie di attività divenute ormai di routine che puntano, come detto, a favorire l’adempimento spontaneo da parte del contribuente.

Il periodo d’imposta 2023 ha però un’importanza centrale per quel che riguarda il concordato preventivo biennale e gli errori rilevati dall’Agenzia delle Entrate possono portare a conseguenze importanti per chi vi ha aderito per il biennio 2024-2025.

La presentazione di una dichiarazione integrativa rettificata, secondo le segnalazioni inviate dal Fisco, può infatti comportare non solo un “passo indietro” sul fronte dei benefici premiali applicabili in base al proprio livello di affidabilità fiscale, ma anche impattare sulla proposta già accettata.

Le rettifiche alla dichiarazione già trasmesse e ai dati indicati nel modello ISA 2024 si incrociano con le regole che caratterizzano il concordato e, in particolare, con le indicazioni contenute nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 18/E del 17 settembre 2024:

affinché le integrazioni o le modifiche delle dichiarazioni dei redditi, ovvero l’indicazione di dati non corrispondenti a quelli comunicati ai fini della definizione della proposta di CPB, siano rilevanti per determinare la decadenza dallo stesso CPB, è necessario che gli stessi determinino un minor reddito o valore netto della produzione oggetto del concordato per un importo superiore al 30 per cento.

Se l’integrazione della dichiarazione dovesse comportare una variazione rilevante degli ISA inviati con la dichiarazione dei redditi 2024, e di conseguenza una revisione della proposta di concordato superiore del 30 per cento rispetto a quella originaria, il contribuente decade in automatico dal patto siglato.

Non cambia in ogni caso il “conto” dovuto: le imposte saranno calcolate sul valore più alto tra quello concordato e quello effettivo, mentre si perderanno i benefici legati all’adesione alla proposta elaborata per il biennio 2024-2025.

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