Le gestione dei rimborsi IRPEF 2024: regole e tempi

20.05.2024 - Tempo di lettura: 11'
Le gestione dei rimborsi IRPEF 2024: regole e tempi

Con l’avvio della stagione del modello 730/2024, parte anche la gestione operativa da parte di professionisti e sostituti d’imposta delle procedure per i rimborsi IRPEF. Un focus su regole e scadenze

 

Partita la stagione del modello 730/2024, è tempo di analizzare le regole per la gestione dei rimborsi IRPEF.

Dopo l’invio della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente, entrano in campo professionisti e sostituti d’imposta, ai fini del riconoscimento in busta paga del rimborso spettante così come per il pagamento del debito IRPEF.

Le procedure di liquidazione caratterizzano il periodo che va dal mese di luglio alla fine dell’anno, sulla base delle regole dettate dal Decreto Ministeriale n. 164/1999, modificato da ultimo dal Decreto Legge n. 124/2019.

Gestione dei rimborsi IRPEF 2024: regole e tempi per professionisti e sostituti d’imposta

L’articolo 16 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 164/1999 detta le regole in relazione alle attività di conguaglio fiscale conseguenti alla presentazione del modello 730.

L’invio della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente, anche per il tramite di CAF e intermediari, fa partire il flusso di comunicazione con l’Agenzia delle Entrate che porta alla predisposizione del prospetto di liquidazione, il documento all’interno del quale sono indicati i dati relativi ai rimborsi IRPEF e ai debiti d’imposta.

I sostituti d’imposta, generalmente datori di lavoro ed enti pensionistici, sono quindi chiamati a gestire le operazioni di conguaglio fiscale e i tempi da rispettare si legano alla data entro la quale i CAF e i professionisti in qualità di intermediari sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate il risultato finale della dichiarazione dei redditi trasmessa dal contribuente per il loro tramite.

La comunicazione del risultato finale delle dichiarazioni dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti scadenze:

  • entro il 15 giugno per le dichiarazioni trasmesse entro il 31 maggio;
  • entro il 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
  • entro il 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • entro il 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • entro il 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.

L’Agenzia delle Entrate rende disponibili le comunicazioni ai sostituti d’imposta entro dieci giorni dalla ricezione, ai fini dell’avvio delle operazioni di conguaglio fiscale.

I sostituti che non hanno richiesto l’abilitazione alla trasmissione telematica delle dichiarazioni riceveranno le comunicazioni tramite il soggetto incaricato alla trasmissione delle stesse, sulla base di quanto indicato all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno di riferimento.

Rimborso IRPEF in busta paga a partire da luglio

Sul fronte dei rimborsi IRPEF, il datore di lavoro è tenuto a riconoscere l’importo in busta paga nei confronti dei propri dipendenti nella prima retribuzione utile e, comunque, sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione.

Più lunghi i tempi per i titolari di pensioni, per i quali i rispettivi enti sono tenuti ad effettuare le operazioni di conguaglio dal secondo mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione.

Si parte quindi da luglio, per proseguire poi secondo i cinque scaglioni temporali dettati dalla normativa di riferimento sulla base delle tempistiche del flusso di comunicazione tra intermediari, Agenzia delle Entrate e sostituti d’imposta.

Stesse tempistiche anche in caso di debito IRPEF. Il sostituto d’imposta è chiamato a trattenere le somme in busta paga dalla prima retribuzione utile, in un’unica soluzione o a rate, a partire dal mese di luglio per le dichiarazioni trasmesse entro la fine del mese di maggio, per effettuare il versamento all’Erario entro il termine di pagamento delle ritenute relative alle stesse retribuzioni.

Con la retribuzione di novembre sarà trattenuto l’importo della seconda o unica rata di acconto, senza possibilità di rateazione. In caso di incapienza, la parte eccedente sarà trattenuta nella busta paga di dicembre, con l’applicazione degli interessi previsti per il differimento delle imposte sui redditi.

Nel modello 730/4 i dati di rimborsi e debiti IRPEF

Analizzate le regole relative alle tempistiche da seguire, è bene evidenziare che i dati che guideranno le operazioni di conguaglio sono contenuti nel modello 730-4, il documento che per l’appunto evidenzia il risultato della dichiarazione dei redditi trasmessa dal contribuente.

Il modello 730-4 è messo a disposizione del soggetto abilitato alla ricezione del risultato della dichiarazione, secondo quanto comunicato con il Modello CSO o mediante il quadro CT della Certificazione Unica.

Le comunicazioni del sostituto d’imposta effettuate mediante il modello Il modello denominato Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai modello 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate o tramite il modello CU rappresentano il primo fondamentale passaggio per essere inseriti nel flusso del modello 730-4.

I file delle forniture elaborate dall’Agenzia delle Entrate potranno essere scaricati dal sostituto d’imposta o dall’intermediario e successivamente trasferiti nel software utilizzato per la gestione del personale.

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