Concordato 2025/2026 in scadenza. L’adesione apre le porte al ravvedimento speciale

23.09.2025 - Tempo di lettura: 5'
Concordato 2025/2026 in scadenza. L’adesione apre le porte al ravvedimento speciale

Ultimi giorni per aderire al concordato preventivo biennale 2025/2026 e beneficiare del ravvedimento speciale. Le regole per calcolare e versare l’imposta sostitutiva

Concordato preventivo 2025/2026 alle battute finali.

È il 30 settembre la scadenza per aderire al patto tra Fisco e partite IVA. Chi accetta la proposta dall’Agenzia delle Entrate, oltre a pianificare il proprio reddito per il biennio, accede a una serie di agevolazioni.

L’adesione al concordato consente di applicare i benefici premiali ISA in materia di compensazioni, rimborsi e accertamenti, ma permette anche di accedere al ravvedimento speciale.

Come per il biennio passato, sarà possibile sanare a costo ridotto le irregolarità dichiarative relative agli anni dal 2019 al 2023. Le regole operative da seguire sono state definite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 19 settembre.

L’adesione al concordato sblocca il ravvedimento speciale: scadenze e regole

Salvo novità dell’ultim’ora, è ormai in fase di chiusura la stagione del concordato preventivo biennale 2025/2026. Come detto in apertura, la data ultima per aderirvi è fissata al 30 settembre.

Entro questa scadenza le partite IVA interessate saranno chiamate a perfezionare l’adesione inviando il modello CPB messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, separatamente o contestualmente all’invio della dichiarazione dei redditi.

Scegliere di accettare la proposta elaborata dal Fisco permette di beneficiare del ravvedimento speciale, misura che consente alle partite IVA di sanare le irregolarità relative alle annualità 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023, versando un’imposta sostitutiva su una base imponibile forfettaria.

Come stabilito dall’articolo 12-ter del decreto legge n. 84/2025, sia il valore di reddito da regolarizzare che quello dell’imposta dovuta si calcolano in base al voto ISA conseguito in ciascuna annualità.

Sul primo fronte, riprendendo le regole già previste lo scorso anno, la base imponibile è calcolata considerando la differenza tra il reddito già dichiarato e il valore dello stesso incrementato secondo le seguenti percentuali:

  • 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
  • 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10;
  • 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;
  • 30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
  • 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
  • 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.

Sulla base imponibile così calcolata, andrà versata un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali secondo le seguenti aliquote:

  • 10 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8;
  • 12 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8;
  • 15 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.
Punteggio ISA Incremento della base imponibile (Imposte sui Redditi e Addizionali) Imposta Sostitutiva (Imposte sui Redditi e Addizionali)
Pari a 10 5% 10%
≥ 8 e < 10 10% 10%
≥ 6 e < 8 20% 12%
≥ 4 e < 6 30% 15%
≥ 3 e < 4 40% 15%
Inferiore a 3 50% 15%

La regolarizzazione agevolata è ancora più vantaggiosa per gli anni caratterizzati dall’emergenza Covid-19: l’imposta sostitutiva relativa al 2020 e al 2021 è ridotta del 30 per cento.

Guardando invece all’IRAP, il valore dovuto è pari al 3,9 per cento (anche in questo caso ulteriormente ridotto sulle annualità Covid).

La chance di applicare il ravvedimento speciale si estende anche alle partite IVA escluse dagli ISA, in caso di cause specifiche legate alla diffusione della pandemia Covid-19 o ancora nell’ipotesi di non normale svolgimento dell’attività o esercizio di più attività. In tal caso, per determinare la base imponibile si applica la percentuale di incremento del 25 per cento, mentre l’imposta dovuta è pari al 12,5 per cento.

Queste alcune delle regole base da conoscere per comprendere il meccanismo della sanatoria abbinata al concordato, unitamente a quanto definito dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 19 settembre 2025.

Ravvedimento speciale senza domanda, basta presentare l’F24 dal 1° gennaio al 15 marzo 2026

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha completato le regole del ravvedimento speciale, chiarendo in primis i campi della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione IRAP da considerare per il calcolo della base imponibile.

Redditi d’impresa e di lavoro autonomo periodi d’imposta 2019 – 2023

MODELLO REDDITI QUADRO RE QUARDO RF QUADRO RG
PERSONE FISICHE rigo RE 25 rigo RF101 + rigo RF98 rigo RG36 + rigo RG33
SOCIETA’ DI CAPITALI   dal 2019 al 2020 : rigo RF63 – rigo RN4, colonna 4 – rigo GN4, colonna 4 – rigo TN3, colonna 4 – rigo PN3, colonna 3 – valore assoluto, se negativo, di rigo RH7, colonna 2 – rigo RH7, colonna 1 – rigo RH8, colonna 1 – rigo RH8, colonna 2 – dal 2021 al 2023 : rigo RF63 – rigo RN4, colonna 4 – rigo GN4, colonna 4 – rigo TN3, colonna 4 – rigo PN3, colonna 3 – valore assoluto, se negativo, di rigo RH7, colonna 2 – rigo RH7, colonna 1 – rigo RH8  
SOCIETA’ DI PERSONE rigo RE21 rigo RF66 rigo RG34
ENTI NON COMMERCIALI rigo RE23 rigo RF65 rigo RG33

Valore della produzione netta periodi d’imposta 2019 – 2023

MODELLO IRAP QUADRI DEL MODELLO
PERSONE FISICHE rigo IQ68 (*)
SOCIETÀ DI PERSONE rigo IP74
SOCIETÀ DI CAPITALI rigo IC76
ENTI NON COMMERCIALI rigo IE61

Dal punto di vista operativo, così come per lo scorso anno l’Agenzia conferma che per l’adesione al ravvedimento speciale non sarà necessario fare domanda.

Chi accetterà la proposta di concordato preventivo biennale 2025/2026 potrà scegliere di regolarizzare le annualità interessate presentando il modello F24 che attesta il versamento della prima o unica rata dovuta, indicando nel campo “Anno di riferimento” il periodo d’imposta a cui si riferisce il versamento, così come il numero delle rate, in caso di opzione per la dilazione.

Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 10 rate. La prima quota dovuta potrà essere versata dal 1° gennaio al 15 marzo 2026.

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