Tredicesima 2023 e taglio del cuneo fiscale e contributivo: come calcolare l’esonero

24.11.2023 - Tempo di lettura: 10'
Tredicesima 2023 e taglio del cuneo fiscale e contributivo: come calcolare l’esonero

Alla tredicesima 2023 si applica il taglio del cuneo fiscale e contributivo in versione ridotta, pari al 2 e al 3 per cento. Sulla base delle indicazioni fornite dall’INPS, le istruzioni per il calcolo corretto dell’esonero previsto per la mensilità aggiuntiva

 

È tempo di fare i conti con la tredicesima: come funziona il taglio del cuneo fiscale e contributivo per la cosiddetta gratifica natalizia?

Anche alla mensilità aggiuntiva prevista per il 2023, che i lavoratori e le lavoratrici dipendenti ricevono entro Natale, si applica la decontribuzione dei contributi pensionistici a loro carico (la quale, come noto, non ha effetti sull’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche), ma in una versione ridotta.

Il potenziamento del taglio del cuneo fiscale e contributivo previsto dal Decreto Lavoro dello scorso maggio non tocca la tredicesima e per calcolare l’esonero da applicare si torna alle origini, alle regole inizialmente previste per quest’anno.

Anche il Disegno di Legge di Bilancio 2024 che conferma la misura per il prossimo anno si ferma ai 12 mesi in calendario.

Taglio del cuneo fiscale e contributivo: esonero ridotto per la tredicesima 2023

Prima di entrare nel vivo delle istruzioni da seguire vale la pena fare una panoramica delle regole alla base del taglio del cuneo fiscale e contributivo previsto per il 2023:

  • la Legge di Bilancio dello scorso anno ha previsto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore pari al 2 per cento per le retribuzioni fino a 35.000 euro all’anno, pari al 3 per cento per quelle fino a 25.000 euro;
  • il Decreto Lavoro, DL n. 48 del 2023, ha potenziato la misura prevedendo un aumento di 4 punti percentuali per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023.

Nella norma approvata lo scorso maggio, però, si specifica anche che la novità non genera “ulteriori effetti sul rateo di tredicesima”, rispetto a quelli già previsti.

Ed è proprio questa precisazione che porta ad applicare alla tredicesima in arrivo nelle prossime settimane le regole previste in origine, con la Manovra 2023.

Tredicesima 2023 e taglio del cuneo fiscale e contributivo: come calcolare l’esonero

Le istruzioni da seguire per applicare correttamente la decontribuzione sono arrivate dall’INPS con il messaggio numero 1932 del 24 maggio 2023:

  • per le tredicesime mensilità fino a un importo di692 euro si applica il taglio del cuneo fiscale e contributivo pari al 2 per cento:
  • per quelle fino a 1.923 euro la decontribuzione è più generosa e arriva al 3 per cento.

L’Istituto si è anche soffermato sul caso particolare della tredicesima erogata mensilmente in busta paga:

  • si applicano sempre solo 2 punti nel caso in cui l’importo mensile non ecceda i 224 euro;
  • la decontribuzione è di 3 punti quando la cifra arriva fino a 160 euro.

Sono questi i valori che risultano dividendo la cifra massima delle due fasce di retribuzione per dodici mensilità (2.692 euro/12 e 1.923 euro/12).

Alla luce dei due interventi normativi, quindi, il taglio del cuneo fiscale e contributivo deve essere calcolato con percentuali diverse, come spiega l’INPS:

“Tenuto conto che la verifica del rispetto delle soglie retributive, ai fini dell’applicabilità della riduzione, nonché ai fini della determinazione della sua entità, deve essere effettuata in maniera distinta sulla retribuzione mensile e sui ratei di tredicesima e considerato che l’innalzamento dell’esonero di cui alla novella legislativa non produce effetti sui ratei di tredicesima, la riduzione della quota contributiva a carico del lavoratore, per il periodo di paga da luglio 2023 a dicembre 2023, potrà operare, distintamente, sia sulla retribuzione corrisposta nel mese, laddove inferiore o uguale al limite di importo di 2.692 euro (riduzione del 6%) o di 1.923 euro (riduzione del 7%), sia sull’importo della tredicesima mensilità corrisposta nel mese di competenza di dicembre 2023, laddove inferiore o uguale all’importo di 2.692 euro (riduzione del 2%) o di 1.923 euro (riduzione del 3%)”.

Anche per coloro che hanno visto accreditarsi la tredicesima mensilmente la retribuzione da luglio a dicembre 2023 beneficia del taglio del 6 o del 7 per cento, mentre la quota di tredicesima del 2 o del 3 per cento, con un punto di differenza in base al suo valore.

Tredicesima 2023: i fattori da considerare per applicare il taglio del cuneo fiscale e contributivo

In sintesi, per applicare la decontribuzione è necessario individuare una delle quattro percentuali di riduzione previste considerando i seguenti elementi:

  • la tipologia delle somme erogate: retribuzione o tredicesima;
  • la cifra da erogare.

In linea generale, oltre l’importo dei 2.692 euro, quindi 35.000 euro annui, non si ha diritto al taglio del cuneo fiscale e contributivo.

Per il 2024 il calcolo dell’esonero per la tredicesima si preannuncia ben più semplice: l’impianto attuale della Legge di Bilancio prevede, infatti, una conferma della riduzione pari al 6 e al 7 per cento, ma solo per le 12 mensilità.

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