Rating di merito creditizio: il termometro della salute delle imprese

02.07.2020 - Tempo di lettura: 3'
Rating di merito creditizio: il termometro della salute delle imprese

L’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa è stata rinviata al prossimo anno. Ma l’improvvisa epidemia di Coronavirus ha messo in ginocchio moltissime imprese. Il rischio?  Che la situazione di difficoltà si protragga fino e oltre il 2021, generando problematiche nell’applicazione della normativa. Sin da ora, sono necessari strumenti in grado di monitorare costantemente la salute delle imprese.

La conversione in legge del Decreto Liquidità ha posticipato a settembre 2021 l’entrata in vigore del Codice della Crisi di impresa. Un sollievo per imprenditori, sindaci e revisori. Ma il rinvio della normativa non deve fare cadere l’allerta sulla salute delle imprese. Secondo l’indagine di modefinance, il 65% delle imprese italiane è a rischio di default per effetto del Coronavirus. E il rischio che la situazione di sofferenza si protragga per tutto il prossimo anno è purtroppo concreto.

Parola d’ordine: monitorare la salute delle imprese

Con il calo dei consumi causato dal Covid-19, professionisti e studi commercialisti sono chiamati a fornire un supporto concreto alle imprese e monitorarne la solidità economico-finanziaria. Ma la sola analisi di bilancio non è più sufficiente. Il lasso di tempo tra la registrazione dei dati e la loro pubblicazione, fa sì che la situazione riflessa dal bilancio non sia più attuale. È necessario integrare nell’analisi dati più aggiornati, in grado di rilevare per tempo le oscillazioni andamentali dell’impresa. E l’informativa più completa e aggiornata viene fornita dal rating.

Il rating offre una valutazione approfondita della solidità dell’impresa e sintetizza i risultati di due diverse l’analisi: l’analisi dei dati quantitativi e l’analisi dei dati qualitativo-andamentali. La prima è intesa a valutare l’equilibrio economico-finanziario dell’impresa attraverso l’analisi dei dati di bilancio e si conclude con l’assegnazione di un punteggio, il credit score. Maggiore è l’equilibrio tra i principali indicatori di solidità dell’impresa (redditività, solvibilità e liquidità), più alto sarà il punteggio.

Il credit score costituisce la valutazione iniziale del merito di credito dell’azienda. Segue l’analisi qualitativo-andamentale, che può modificarne il risultato. Il giudizio finale costituisce il rating vero e proprio.

Questa analisi valuta gli aspetti qualitativi che possono influenzare l’andamento della società (capacità gestionali dell’impresa, situazioni politiche avverse, eventi imprevisti) e i rapporti intrattenuti con il sistema bancario. L’analisi comprende la lettura dei dati forniti dalla Centrale Rischi. I dati sono aggiornati all’ultima segnalazione mensile inviata dagli istituti di credito alla Banca d’Italia e consentono di rilevare tempestivamente situazioni di difficoltà: contestazioni, sconfini delle linee di credito, scaduti. Anche il rapporto tra il credito accordato e il credito utilizzato può essere una spia d’allarme. Se è superiore al 75% si parla di tensione finanziaria e può essere spia di una carenza di liquidità. Il monitoraggio della salute dell’impresa è quindi costante e il margine di intervento molto più esteso.

Rating advisor: il nuovo ruolo del professionista

Uno strumento di monitoraggio dunque, ma non solo. Il rating fornisce anche una certificazione di affidabilità creditizia. Oggi le imprese possono contare anche su canali di finanziamento alternativi al prestito bancario: crowdfunding, invoice trading, direct lending, minibond. E i professionisti sono chiamati a svolgere il ruolo di rating advisor, la figura in grado di consigliare all’impresa la strada più percorribile in base alla propria condizione economico-finanziaria.

In Europa possono emettere rating solamente le Agenzie di Rating riconosciute dall’ESMA (European Securities and Markets Authority). Una volta emesso, il rating fornisce un’informativa dettagliata sulla solidità dell’impresa e viene sottoposto periodicamente a revisione fino al suo ritiro.
Ma prima di assoggettarsi ad un rating, è possibile verificare in casa la salute economico-finanziaria di un’impresa?

In qualità di Agenzia di Rating, modefinance ha collaborato con Team System con un duplice obiettivo:

  • Realizzare una soluzione per il monitoraggio costante della salute dell’impresa;
  • mettere a disposizione gli strumenti utilizzati dalle Agenzie di Rating per la valutazione del merito di credito.

Calcolo del credit score, integrazione della Centrale Rischi, analisi degli indici di bilancio, monitoraggio degli indicatori di crisi; il risultato è Check Up Impresa, la soluzione in cloud per valutare la salute economico-finanziaria e la finanziabilità di piccole e grandi aziende. Uno strumento per conoscere, monitorare, confrontare, in vista di un prossimo futuro in cui i professionisti saranno chiamati a ricoprire un ruolo di responsabilità nella salvaguardia delle imprese. Perché trovarsi impreparati?

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