Fatturazione tra privati

28.07.2016 - Tempo di lettura: 2'
Fatturazione tra privati

A differenza della fatturazione verso la Pubblica Amministrazione, la fatturazione elettronica tra privati non sarà obbligatoria, ma facoltativa. E interessanti sono gli incentivi per coloro che aderiranno al nuovo processo digitale.

  • Qual è il Decreto Legislativo di riferimento per la fatturazione elettronica tra privati?
    E’ il decreto legislativo 127/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 agosto 2015.
  • Cosa dice il Decreto 127/2015?
    Innanzitutto, va detto che in esso sono contenute le basi per l’utilizzo della fatturazione elettronica tra privati. Essa non sarà obbligatoria, ma facoltativa. Inoltre:
    entro l’1 luglio 2016, l’Agenzia delle Entrate deve garantire la possibilità alle imprese di utilizzare un software di fatturazione gratuito, il quale permetta di creare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche;
    a partire dall’1 gennaio 2017, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MiSE) dovrà aprire il Sistema di Interscambio (SdI) a tutti quei soggetti passivi di Iva;
    sempre a partire dall’1 gennaio 2017, i soggetti che non hanno l’obbligo di emettere la fattura (soggetti appartenenti al settore del commercio) non saranno più obbligati a registrare i corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e servizi. Potranno scegliere la memorizzazione elettronica e la trasmissione digitale all’Agenzia delle Entrate.
  • Perché aderire quindi alla fatturazione elettronica tra privati? Quali sono i vantaggi e gli incentivi?
    Tutti quei soggetti che aderiranno alla fatturazione elettronica tra privati potranno liberarsi dagli obblighi di comunicazione riguardanti lo Spesometro. Esso, chiamato anche Comunicazione Polivalente, costituisce una comunicazione che i soggetti passivi di Iva devono presentare ogni anno all’Agenzia delle Entrate. E ha come scopo ultimo quello di limitare l’evasione fiscale in ambito Iva.
    Per i soggetti che opteranno per la fatturazione elettronica verranno meno anche gli obblighi di comunicazione relativi alle cosiddette operazioni black list, ossia quelle operazioni che coinvolgono Paesi con regimi a fiscalità privilegiata.
    Infine, coloro che si apriranno alla fatturazione elettronica tra privati potranno usufruire anche di rimborsi Iva più rapidi.

Articoli correlati