I benefici premiali ISA

Un punteggio di affidabilità fiscale alto in dichiarazione dei redditi permette di accedere a una serie di benefici. Un focus su punteggi e relative misure di premialità, dalle semplificazioni in materia di rimborsi fino ai limiti agli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate

Agevolare i contribuenti più affidabili agli occhi del Fisco: è questa la logica dei benefici premiali ISA, sistema i cui criteri di riconoscimento sono fissati anno per anno dall’Agenzia delle Entrate.

Dal punto di vista normativo, è il comma 11, articolo 9-bis del decreto legge n. 50/2017 a individuare i benefici riconosciuti sulla base del livello di affidabilità fiscale conseguito a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Le regole relative al periodo d’imposta 2024 sono state definite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento dell’11 aprile 2025.

Dichiarazione dei redditi, i benefici premiali ISA

Gli ISA, Indici sintetici di affidabilità fiscale, rappresentano lo strumento che a partire dal 2019 ha sostituito in via definitiva gli studi di settore e che, sulla base di diversi parametri, fornisce un “voto in pagella” al titolare di partita IVA sulla base dei dati indicati in dichiarazione dei redditi.

A definirne la struttura è il decreto legge n. 50/2017, convertito nella legge n. 96/2017, che all’articolo 9-bis, comma 11, stabilisce le premialità spettanti per le partite IVA soggette all’applicazione degli Indici.

Nell’ambito dell’attuazione della riforma fiscale, con l’articolo 14 del decreto legislativo n. 1/2024, i benefici premiali ISA sono stati potenziati, soprattutto sul fronte dei vantaggi in termini di compensazione libera dei crediti IVA e relativi alle imposte dirette, così come sul fronte delle richieste di rimborso.

Ad oggi quindi i benefici previsti sono i seguenti:

  • esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 70.000 euro annui relativamente all’imposta sul valore aggiunto e per un importo non superiore a 50.000 euro annui relativamente alle imposte dirette e all’imposta regionale sulle attività produttive;
  • esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto per un importo non superiore a 70.000 euro annui;
  • esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative di cui all’articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724;
  • esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici di cui all’articolo 39, primo comma, lettera d), secondo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e all’articolo 54, 7 secondo comma, secondo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;
  • anticipazione di almeno un anno, con graduazione in funzione del livello di affidabilità, dei termini di decadenza per l’attività di accertamento previsti dall’articolo 43, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, con riferimento al reddito di impresa e di lavoro autonomo, e dall’articolo 57, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;
  • esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo di cui all’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato.

Come anticipato in precedenza, a definire le condizioni d’accesso alle diverse forme di premialità è l’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento emanato annualmente entro il mese di aprile e che si lega alla fase di avvio della dichiarazione dei redditi.

Benefici ISA 2025 a due velocità: i vantaggi in materia di compensazioni e rimborsi con punteggio pari almeno a 8

Per l’anno di imposta 2024, i punteggi ISA che consentono di accedere ai benefici premiali sono stati definiti con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 11 aprile 2025.

Come detto in precedenza, conseguentemente all’aumento dei limiti relativi alle compensazioni e ai rimborsi senza visto, è stato costruito un meccanismo a doppio binario. Conseguire un punteggio alto, pari almeno a 9, garantisce la possibilità di accedere al set più rilevante di agevolazioni.

È questo infatti il livello che consente di beneficiare dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA maturati nel 2025 fino a 70.000 euro e fino a 50.000 euro i crediti maturati nel 2024 relativi alle imposte dirette e l’IRAP.

Agli stessi contribuenti di cui sopra è riconosciuto l’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulle compensazioni IVA infrannuali, per i crediti maturati nei primi tre mesi del 2026, entro il limite di 70.000 euro annui.

L’accesso alle agevolazioni di cui sopra sarà riconosciuto anche ai contribuenti con affidabilità pari almeno a 9 tenuto conto della media semplice degli ISA applicati per i periodi d’imposta 2023 e 2024.

I benefici ISA si applicano con un sistema di gradualità anche alle partite IVA con punteggio ISA pari almeno a 8. L’esonero dall’apposizione del visto di conformità si applica alle compensazioni fino a 50.000 euro annui in relazione all’IVA e fino a 20.000 euro relativamente alle imposte dirette e all’IRAP. Sul fronte della compensazione libera del credito IVA infrannuale, la soglia massima è fissata a 50.000 euro.

In caso di utilizzo della media del punteggio ISA dei due anni precedenti, il valore richiesto è pari a 8,5.

Rimborso IVA senza visto o garanzia, benefici con punteggio ISA pari a 8 o 9

Anche per quel che riguarda l’esonero dall’apposizione del visto di conformità o dalla presentazione della garanzia per il rimborso IVA, i benefici seguono un doppio binario.

In caso di punteggio ISA pari almeno a 9 (anche considerando la media ISA 2023-2024), si applicherà l’esonero per i crediti non superiori a 70.000 euro maturati nel 2025. Stesse soglie anche in merito alla richiesta di rimborso del credito IVA infrannuale dei primi tre trimestri del 2026.

Un punteggio ISA pari almeno a 8 consentirà di beneficiare dell’esonero fino alla soglia di 50.000 euro di crediti IVA richiesti a rimborso, medesima soglia anche sul fronte del rimborso infrannuale. Punteggio pari almeno a 8,5 se invece si terrà conto della media semplice degli ISA dei due periodi d’imposta precedenti.

I benefici premiali ISA in materia di controlli

Servirà un punteggio pari almeno a 9 per l’esclusione dall’applicazione della disciplina delle società non operative, anche come media semplice dei livelli ottenuti negli due anni d’imposta precedenti

Per quanto riguarda l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici il punteggio da raggiungere è di 8,5, che passa a 9 se si guarda invece alla media dei periodi 2023 e 2024.

I termini di decadenza per l’attività di accertamento per l’annualità d’imposta 2024 sono inoltre ridotti di un anno per i contribuenti che hanno raggiunto il punteggio di 8.

Per quanto riguarda, invece, l’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo per il periodo d’imposta 2024, deve essere verificata la condizione che lo stesso non ecceda di due terzi il reddito dichiarato. Anche in questo caso il punteggio che deve essere raggiunto è di 9, nel periodo d’imposta indicato o come media dei periodi 2023 e 2024.

Tabella benefici premiali ISA 2025

Si fornisce di seguito una tabella riassuntiva dei benefici premiali e dei relativi punteggi di affidabilità fiscale da conseguire in relazione al periodo d’imposta 2024.

Benefici premiali Punteggio ISA p.i. 2024 Punteggio ISA media p.i. 2023 e 2024
a) Esonero apposizione visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione di crediti Iva di importo non superiore a 70.000 euro, maturati nel 2024 9 9
b) Esonero apposizione visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione di crediti relativi a imposte dirette e Irap di importo non superiore a 50.000 euro, maturati nel 2024 9 9
c) Esonero apposizione visto di conformità sulla richiesta di compensazione del credito Iva infrannuale di importo non superiore a 70.000 euro, maturato nei primi 3 trim. 2026 9 9
d) Esonero apposizione visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione di crediti Iva di importo non superiore a 50.000 euro, maturati nel 2024 8 8,5
e) Esonero apposizione visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione di crediti relativi a imposte dirette e Irap di importo non superiore a 20.000 euro, maturati nel 2024 8 8,5
f) Esonero apposizione visto di conformità sulla richiesta di compensazione del credito Iva infrannuale di importo non superiore a 50.000 euro, maturato nei primi 3 trim. 2026 8 8,5
g) Esonero apposizione visto di conformità, o prestazione di garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito Iva di importo non superiore a 70.000 euro, maturato nel 2024 9 9
h) Esonero apposizione visto di conformità, o prestazione di garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito Iva infrannuale di importo non superiore a 70.000 euro, maturato nei primi 3 trim. 2026 9 9
i) Esonero apposizione visto di conformità, o prestazione di garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito Iva di importo non superiore a 50.000 euro, maturato nel 2024 8 8,5
l) Esonero apposizione visto di conformità, o prestazione di garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito Iva infrannuale di importo non superiore a 50.000 euro, maturato nei primi 3 trim. 2026 8 8,5
m) Esclusione dall’applicazione della disciplina delle società non operative 9 9
n) Esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici 8,5 9
o) Riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento, con riferimento al periodo d’imposta 2024 8
p) Esclusione dalla determinazione sintetica del reddito complessivo, con riferimento al periodo d’imposta 2024 9 9

Si specifica inoltre che, come indicato dall’Agenzia delle Entrate, i contribuenti che conseguono, nel medesimo periodo di imposta, sia reddito di impresa sia reddito di lavoro autonomo, accedono ai benefici premiali nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • se applicano, per entrambe le categorie reddituali, i relativi ISA, laddove previsti;
  • se il punteggio attribuito a seguito dell’applicazione di ognuno di tali ISA, anche sulla base di più periodi d’imposta, è pari o superiore a quello minimo individuato per l’accesso al beneficio stesso.

Benefici pieni a chi aderisce al concordato preventivo biennale

L’accesso ai benefici premiali si slega dal voto ISA conseguito in dichiarazione dei redditi per i contribuenti che scelgono di aderire al concordato preventivo biennale.

Il patto con il Fisco consente infatti di beneficiare di tutti i vantaggi previsti per le partite IVA ritenute più affidabili.

È l’effetto della logica stessa dello strumento introdotto dal decreto legislativo n. 13/2024: garantire a chi accetta il piano biennale elaborato dall’Agenzia delle Entrate di rientrare in automatico tra i contribuenti più meritevoli.

TeamSystem
Software e servizi digitali per la gestione del business di Aziende e Professionisti.

Articoli correlati