Fatturazione elettronica

19.11.2019 - Tempo di lettura: 2'

La fatturazione elettronica è un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture introdotto con la legge finanziaria 2008, in cui l’Unione Europea (EU) invita gli Stati membri a prevedere un quadro normativo e tecnologico adeguato a gestire in maniera elettronica tutto il sistema di fatturazione e controllo fiscale.


Una fattura elettronica può essere emessa verso la Pubblica Amministrazione e in questo senso c’è l’obbligo previsto nella legge di bilancio 2018 per tutti i soggetti con partita IVA con l’obiettivo principale di combattere in maniera efficace le frodi fiscali e l’evasione fiscale di qualsiasi soggetto. Il nuovo formato in cui le fatture elettroniche devono essere prodotte, trasmesse, archiviate e conservate è un formato digitale chiamato XML (eXtensible Markup Language), un linguaggio informatico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento, verificando così le informazioni ai fini dei controlli previsti per legge.

La fatturazione elettronica è un sistema che coinvolge diversi attori. Il fornitore o il suo intermediario, il Sistema di Interscambio nazionale (SdI) e la Pubblica Amministrazione destinataria della fattura. Per prima cosa la Pubblica Amministrazione soggetta all’obbligo di fatturazione elettronica deve comunicare al proprio fornitore un codice univoco composto da lettere e numeri detto codice ufficio per la fatturazione elettronica. Questo codice deve essere riportato nella fattura elettronica insieme a Partita IVA, indirizzo, data del documento e tutti gli altri dati rilevanti ai fini fiscali. Una volta compilata, la fattura deve essere firmata digitalmente dal soggetto emittente. Questo garantisce la PA sull’origine di emissione della fattura elettronica. Una volta firmata, la fattura transita dal Sistema di Interscambio, che per legge è il punto di passaggio obbligato per tutte le fatture emesse verso la PA. Il Sistema di Interscambio ha il ruolo di snodo tra gli attori interessati e ha il compito di verificare che il formato del documento ricevuto sia corretto e che i dati inseriti siano completi. Dopo accurati controlli, grazie all’indicazione del codice univoco riportato proprio sulla fattura elettronica, il Sistema di Interscambio provvede a inviarla alla Pubblica Amministrazione destinataria che, solo dopo le necessarie verifiche, può quindi procedere al pagamento del proprio fornitore.

Estensione della Norma

A partire dal 1° gennaio 2019 il Ministero dell’Economia e delle finanze prevede di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica anche tra privati, fatta eccezione per i possessori di partita IVA con regime dei minimi o con regime forfettario. sono concentrati sull’avvio dell’obbligo di fare fattura elettronica tra privati che sarà realizzato in due fasi distinte: – la prima con inizio il 1° luglio 2018 limitatamente alle operazioni relative alle cessioni di benzina, o gasolio per motori, e per le prestazioni di subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici; – la seconda fase con partenza il 1°gennaio 2019 e con l’avvio dell’obbligo allargato a tutte le operazioni tra soggetti privati, comunemente noto come B2B. Tale obbligo partirà con le modalità di funzionamento che dovrebbero essere uguali a quelle attuali: dunque il Sistema di Interscambio sarà confermato nel ruolo di sistema di recapito per tutte le fatture elettroniche, sia verso le verso la Pubblica Amministrazione che tra privati. In pratica, nell’ambito dei rapporti fra privati (B2B), per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, in sostituzione del previgente regime opzionale, è prevista esclusivamente l’emissione di fatture elettroniche attraverso il Sistema di Interscambio. In caso di violazione dell’obbligo di fatturazione elettronica la fattura si considera non emessa e sono previste sanzioni pecuniarie. Si prevede inoltre la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati relativi alle cessioni di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti in Italia, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche.

I vantaggi

I vantaggi dell’introduzione della Fatturazione Elettronica sono numerosi: il primo è quello di riuscire a creare una cultura digitale, abituando le imprese italiane, a gestire documenti in ingresso o in uscita in formato elettronico; poi, la fatturazione elettronica può favorire un aumento della produttività nella Pubblica Amministrazione, grazie al monitoraggio costante della Spesa Pubblica e del suo andamento; infine, potrebbe portare ad una crescita di competitività nelle imprese italiane semplificando le relazioni commerciali grazie alla leva digitale.

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