Digitalizzazione del piano di manutenzione: più controllo e meno rischio in cantiere

24.11.2025 - Tempo di lettura: 8'
Digitalizzazione del piano di manutenzione: più controllo e meno rischio in cantiere

La gestione del ciclo di vita di un edificio non termina con la chiusura del cantiere. Anzi, è proprio da quel momento che inizia una fase cruciale per la sicurezza, l’efficienza e la conservazione del valore dell’opera: la manutenzione. Il piano di manutenzione edilizia è il documento strategico che guida questa fase, ma la sua gestione tradizionale, basata su carta e fogli di calcolo, si rivela spesso inefficace e fonte di rischi.

La digitalizzazione trasforma questo obbligo normativo in un’opportunità strategica, permettendo a progettisti, direttori dei lavori e imprese di avere un controllo dinamico e puntuale su ogni intervento, garantendo aggiornamenti costanti, rispetto delle scadenze e una tracciabilità impeccabile.

Cos’è il piano di manutenzione edilizia e chi lo redige

Il piano di manutenzione edilizia è un documento tecnico che fa parte integrante del progetto esecutivo di un’opera. Il suo scopo è prevedere, pianificare e programmare tutte le attività di manutenzione necessarie per conservare nel tempo le funzionalità e le caratteristiche di sicurezza di un edificio e dei suoi impianti.

La responsabilità della redazione di questo documento ricade sul coordinatore per la progettazione in fase di progetto. Successivamente, spetta al direttore dei lavori e alle imprese esecutrici assicurare che la documentazione tecnica dei cantieri sia completa e che il piano venga redatto correttamente, per poi essere consegnato al committente al termine dei lavori.

Questo strumento diventa così la “carta d’identità” gestionale dell’immobile, essenziale per la sua corretta conservazione.

Obblighi normativi e contenuti minimi

L’obbligatorietà del piano di manutenzione è sancita dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/08) e dettagliata nel DPR 207/2010. Questo piano, per essere conforme, deve articolarsi in almeno tre sezioni essenziali.

La prima riguarda il manuale d’uso, che fornisce indicazioni per un utilizzo corretto degli spazi e delle componenti dell’edificio, con particolare attenzione agli impianti. La seconda sezione è il manuale di manutenzione, dove vengono descritti gli interventi necessari per la conservazione dell’immobile, specificando le procedure da seguire e la frequenza con cui devono essere eseguiti. Infine, il programma di manutenzione pianifica nel tempo le azioni da intraprendere, definendo i livelli di prestazione da garantire, le eventuali anomalie da monitorare e le ispezioni da effettuare. Questa parte include la gestione degli impianti, la cura delle strutture e la manutenzione delle finiture.

Omettere o gestire in modo inadeguato questo documento non solo espone a sanzioni, ma aumenta il rischio di degrado accelerato dell’immobile e di potenziali pericoli per gli occupanti.

Vantaggi della gestione digitale

Passare da un piano cartaceo a un software per il piano di manutenzione non è un semplice cambio di formato, ma una vera e propria rivoluzione gestionale. I vantaggi sono concreti e immediati.

Compilazione automatica

I software dedicati permettono di superare la compilazione manuale, lunga e soggetta a errori. Partendo dal modello BIM o dal progetto esecutivo, queste piattaforme possono generare in modo semi-automatico le schede di manutenzione, associando a ogni elemento costruttivo o impiantistico le relative operazioni e scadenze, in linea con le normative tecniche e le indicazioni dei produttori.

Scadenze e alert

Uno dei maggiori problemi della gestione tradizionale è il rischio di dimenticare scadenze cruciali per la manutenzione programmata edilizia. Un sistema digitale risolve questo problema alla radice. Il software, infatti, monitora costantemente il calendario e invia notifiche e alert automatici ai responsabili (il direttore dei lavori, l’impresa, il facility manager) all’approssimarsi di una scadenza, garantendo che nessun controllo o intervento venga saltato.

Condivisione con committente e PA

La digitalizzazione rende il piano di manutenzione un documento vivo e accessibile. Attraverso piattaforme Cloud, è possibile condividerlo in tempo reale con tutti gli attori coinvolti: il committente può verificare lo stato di salute del proprio immobile, le imprese manutentrici possono accedere alle schede operative e caricare i rapporti di intervento, e la Pubblica Amministrazione può effettuare controlli sulla documentazione in modo rapido e trasparente.

TeamSystem Construction Project Management per gestire la manutenzione negli edifici e cantieri

Per rispondere con efficacia alle necessità di progettisti, direttori dei lavori e imprese, TeamSystem ha ideato Construction Project Management (CPM), una piattaforma Cloud che consente di gestire in modo integrato tutte le fasi del cantiere, inclusa la redazione e il monitoraggio del piano di manutenzione.

Grazie a TeamSystem CPM, il piano di manutenzione smette di essere un semplice documento statico e si trasforma in uno strumento dinamico e collaborativo. All’interno della piattaforma, tutte le informazioni rilevanti (come le schede tecniche, i manuali e i programmi di manutenzione) vengono archiviate in un unico ambiente digitale, sicuro e costantemente accessibile.

Con strumenti come TeamSystem Construction Project Management, digitalizzare il piano di manutenzione non è solo una scelta tecnologica, ma diventa parte integrante di una strategia di gestione consapevole che valorizza l’edificio per tutta la sua vita utile, assicurando al contempo la conformità alle normative e una riduzione significativa dei rischi.

TeamSystem CPM
Devi gestire molti cantieri? TeamSystem CPM è la soluzione giusta per gestire progetti e commesse in parallelo.

Articoli correlati