Fondo dote famiglia: le istruzioni per gli enti che devono ricevere i contributi

Coinvolti in prima linea nel circuito del bonus sport previsto dal Fondo dote famiglia, gli enti ricevono direttamente i contributi per le attività svolte: le istruzioni da seguire per riceverli
Il Fondo dote famiglia prevede un contributo fino a 300 euro per i ragazzi e le ragazze tra i 6 e i 14 anni che appartengono ai nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 euro e partecipano alle attività sportive e ricreative degli enti che hanno aderito all’iniziativa.
Il bonus viene richiesto dalle famiglie, ma arriva direttamente alle associazioni e alle società che svolgono i corsi.
Per ottenerlo, però, gli enti devono seguire specifiche procedure e rispettare i requisiti fissati dal decreto attuativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15 luglio.
Come ricevere i contributi del Fondo dote famiglia
Sono proprio le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD), gli Enti del Terzo settore e le ONLUS ad avere innescato il meccanismo dell’agevolazione prevista dal Fondo dote famiglia che è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2025.
In linea con il provvedimento attuativo, gli enti sono stati invitati a iscriversi, entro la scadenza dell’8 settembre, nell’elenco dei soggetti che organizzano attività sportive e ricreative coperte dai contributi, fornendo una serie di dati:
- la tipologia di corso sportivo o la natura dell’attività ricreativa;
- il periodo di attività;
- il numero dei posti disponibili;
- la durata complessiva espressa in mesi (per un minimo di sei mesi);
- il costo totale dell’attività, che potrà anche essere superiore ai 300 euro del contributo;
- le ore settimanali di attività garantite.
L’iscrizione dell’elenco degli enti aderenti, però, rappresenta solo la prima delle procedure da seguire per chi entra nel circuito del Fondo dote famiglia.
Fondo dote famiglia: come organizzare i corsi che danno diritto ai contributi
Gli ETS dovranno rispettare precise scadenze sia per l’avvio che per la conclusione dei corsi, che dovranno avere una cadenza bisettimanale:
- il primo appuntamento deve essere messo in calendario per il 15 dicembre;
- mentre per l’ultimo incontro non si potrà andare oltre il 30 giugno 2026.
Per ogni ragazzo o ragazza tra i 6 e i 14 anni che hanno diritto a beneficiare del bonus sport, le associazioni e le società riceveranno fino a 300 euro.
“Le risorse saranno erogate direttamente ai Destinatari sulla base della corretta rendicontazione dei contributi utilizzati”, si legge nel testo del decreto attuativo.
Fondo dote famiglia: come avviene il pagamento dei contributi
Il pagamento sarà effettuato in tre tranche nel rispetto di alcune regole:
- la prima, pari al 30 per cento del contributo, verrà pagata al momento dell’inizio delle attività;
- la seconda, del valore del 40 per cento del contributo, sarà erogata al compimento della metà del corso, verificata l’effettiva frequenza da parte dei beneficiari e delle beneficiarie dei contributi;
- la restante del 30 per cento sarà erogata alla fine del corso, sempre verificando la partecipazione.
Il coinvolgimento effettivo di ragazzi e ragazze destinatarie del bonus sport è fondamentale, quindi, per ottenere i fondi.
“La mancata frequenza da parte del beneficiario ad oltre il 30 per cento delle lezioni o delle attività erogate comporta la decadenza dal beneficio e la restituzione di quanto erogato”, mette in guardia il provvedimento attuativo.
A vigilare sulle attività ci sarà la società Sport e salute che verificherà l’effettiva fruizione del servizio da parte dei beneficiari, “anche mediante ispezioni in loco” presso associazioni e società.
