Tassazione agevolata premi di produttività: anche per il 2024 resta al 5%

22.04.2024 - Tempo di lettura: 7'
Tassazione agevolata premi di produttività: anche per il 2024 resta al 5%

La Legge di Bilancio 2024 ha rinnovato la detassazione dei premi di produttività anche per l’anno in corso. Così come per il 2023, nel rispetto dei requisiti previsti, si può applicare l’imposta sostitutiva con aliquota al 5%.

 

Anche per l’anno 2024 è stato stabilito il potenziamento della tassazione agevolata dei premi di produttività.

Fino al 31 dicembre dell’anno in corso si può applicare l’imposta sostitutiva dell’IRPEF sui premi di risultato e di partecipazione agli utili d’impresa del 5% anziché del 10% e delle addizionali regionale e comunale.

È stata infatti nuovamente rinnovata la misura, già stabilita per il 2023, che permette una tassazione di favore sui bonus riconosciuti dal datore di lavoro ai dipendenti.

L’intervento ha l’obiettivo di venire incontro ai lavoratori, aumentando il netto in busta paga grazie alla riduzione delle imposte “trattenute” sui premi di risultato.

Continuano ad applicarsi le regole stabilite in precedenza dalla Legge di Bilancio 2016.

Tassazione agevolata premi di produttività: la conferma nella Legge di Bilancio 2024

Il comma 18 dell’articolo 1 della legge 213/2023, ovvero la Legge di Bilancio 2024, ripropone la tassazione agevolata per i premi di produttività.

Così come per il 2023, anche per i premi erogati nel 2024 si potrà applicare l’imposta sostitutiva dell’IRPEF con aliquota al 5 per cento.

Le somme interessate sono quelle indicate dall’articolo 1, comma 182, della Legge di “Stabilità” 2016 (legge 208/2015).

Fino al 31 dicembre 2024 si applicano le stesse regole previste dalla precedente Manovra finanziaria per le somme complessive erogate entro il limite di 3.000 euro, che può arrivare a 4.000 euro al netto delle trattenute previdenziali obbligatorie nel caso di coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro.

La “tassazione agevolata” si applica ai lavoratori dipendenti del settore privato con reddito di lavoro dipendente, nell’anno precedente a quello di percezione delle somme, non superiore a 80.000 euro.

Anche per quest’anno si intende venire incontro ai lavoratori dipendenti, riducendo le imposte sui premi di produzione e aumentando quindi il netto in busta paga dei beneficiari.

Per accedere alla tassazione agevolata i premi devono essere attribuiti ai lavoratori dipendenti in esecuzione di contratti aziendali o territoriali.

Gli importi interessati, come ribadito anche dalla circolare numero 5/E del 7 marzo scorso dell’Agenzia delle Entrate, sono:

  • i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti dal decreto interministeriale del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, approvato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 25 marzo 2016;
  • le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.

Tassazione agevolata premi di produttività: si applicano le stesse regole dello scorso anno

Le regole da applicare, nei casi di tassazione agevolata dei premi di produttività, sono quelle già previste dalla Legge di Bilancio del 2016, nello specifico dall’articolo 1, commi da 182 a 189, della legge 208/2015.

Il successivo decreto interministeriale del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 25 marzo 2016, approvato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha stabilito:

  • i criteri di misurazione degli incentivi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione;
  • le modalità attuative del regime di tassazione agevolato;
  • gli strumenti e le modalità di partecipazione all’organizzazione del lavoro;
  • le regole per il monitoraggio dei contratti aziendali o territoriali.

L’applicazione dell’aliquota agevolata è prevista “salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro”, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro. Tale limite passa a 4.000 euro se c’è il coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro.

In merito, come specificato nel decreto interministeriale di attuazione delle norme, non costituiscono strumenti e modalità utili al coinvolgimento paritetico dei lavoratori i gruppi di lavoro di semplice consultazione, addestramento e formazione.

Nel calcolo per la determinazione dei premi di produttività deve essere considerato anche il periodo obbligatorio di congedo di maternità.

Come anticipato, le regole si applicano ai lavoratori dipendenti del settore privato, titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 80.000 euro, nell’anno precedente alla percezione dei premi di produttività.

Per il rispetto di tale requisito è stato inoltre stabilito che se il sostituto d’imposta chiamato ad applicare l’imposta sostitutiva non è lo stesso che ha rilasciato la certificazione unica relativa al precedente periodo d’imposta, il beneficiario deve attestare in forma scritta l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno di riferimento.

I premi devono essere erogati in esecuzione di contratti aziendali o territoriali di cui all’articolo 51 del decreto legislativo numero 81/2015.

Il richiamo normativo fa riferimento ai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e ai contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalla rappresentanza sindacale unitaria.

Per i diversi aspetti relativi alla tassazione agevolata, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si può fare riferimento alle istruzioni fornite in precedenza nei seguenti documenti di prassi:

  • circolare n. 23/E del 2023;
  • circolare n. 5/E del 2018;
  • circolare n. 28/E del 2016.

Tassazione agevolata premi di produttività 2024

Una sintesi sulle regole da rispettare per l’accesso alla tassazione agevolata dei premi di produttività è qui riportata:

  • Aliquota dell’imposta sostitutiva: 5%
  • Soglia di applicabilità: 3.000 euro (4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro)
  • Limite di reddito: 80.000 euro
  • Regole per l’erogazione dei premi: agevolazione per dipendenti privati in esecuzione di contratti aziendali o territoriali e in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili in base ai criteri stabiliti dai contratti collettivi
  • Aliquota dell’imposta sostitutiva: 5%.
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